Beni architettonici
- Brindisi (BR)
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Parrocchia Cattedrale Visitazione e San Giovanni Battista
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Diocesi
Brindisi - Ostuni
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Regione ecclesiastica
Puglia
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
rettoria
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
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La facciata della chiesa, articolata su due piani raccordati da volute, è coronata da un timpano con apice interrotto. Nel piano inferiore, tripartito da lesene, si apre l'ingresso rettangolare scolpito in pietra bianca e chiuso dalla porta lignea del XVII secolo con rappresentazioni in bassorilievo di San Francesco d'Assisi, Santa Chiara, i Santi Evangelisti Giovanni e Matteo. Al di sopra del portale è lo stemma dei duchi di Lorena che sono da annoverarsi fra i principali finanziatori di questa iniziativa laurenziana. Sulla cornice partipiano si innalza il secondo ordine, limitato da due lesene con capitelli corinzi, decorato al centro da una grande finestra con immagine su vetro di San Lorenzo da Brindisi dipinta da Tommaso Sardelli agli inizi del secolo e sormontato da un timpano spezzato. La facciata della prima chiesa, su via San Lorenzo, ha frontone triangolare scorniciato, ai cui estremi sono due doccioni zoomorfi, finestrone rettangolare delimitato da cornice scolpita con altorilieví a motivi vegetali, semplice portale rettangolare. Il campanile che, secondo fonti non documentate, l'arcivescovo Giovanni Pedrosa (1598-1604) aveva già pensato di erigere facendone anzi iniziare i lavori, sembra assai vicino, per le linee architettoniche a quello, medievale, di San Benedetto.
L'interno, a croce latina, è ad unica navata con profonde cappelle laterali; la prima a destra, sotto il titolo di Sant'Anna, conserva un Crocefisso in legno laccato qui traslato da Santa Maria del Casale nel 1886 ed attribuito al riformato fra' Angelo da Pietrafitta (m. circa 1699) che dovrebbe averlo eseguito negli ultimi anni del XVII secolo. Sull'altare è la Sacra Conversazione, olio su tela eseguito post mortem per suor Camilla Serrati (1576-1672), sulla parete sinistra la Madonna coi santi Francesco di Sales e Rosa, dipinto attribuito al pittore locale Barnaba Zizzi (1762-1828) e collocabile nella fase di produzione dell'artista compresa fra 1780 e 1790. Nella successiva cappella di San Francesco è la tela rappresentante San Francesco in estasi consolato da angelo musicante, commissionata ancora da suor Camilla Serrati; un'epigrafe qui ammurata ricorrendo nel 1926 il settimo centenario della morte dell'assisiate costituisce anche la prima pubblica memoria dell'elevazione di Brindisi a capoluogo di provincia. La terza cappella, dedicata a Sant'Antonio da Padova, ha una tela d'analogo soggetto eseguita dal pittore ateniese Giovanni Papagiorgio nel 1641. La quarta ed ultima, dedicata all'Immacolata, con tela d'artista locale collocabile cronologicamente a metà del XVII secolo, conserva un dipinto rappresentante la Madonna del Latte, eseguito fra XVI e XVII secolo anch'esso da bottega locale. Sulla sinistra si susseguono le cappelle di San Pasquale Baylon, con tela rappresentante il dedicatario; di San Lorenzo da Brindisi, con dipinto attribuito ad Oronzo Tiso (c. 1726-1800); di Santa Maria Margherita Alacoque, con tela dipinta nel 1950 da Salvatore Scoditti e del Crocefisso. In quest'ultima è il Crocefisso d'avorio, inviato da san Lorenzo alla sua chiesa nel 1615 ed opera della scuola di tornitura eburnea di Monaco di Baviera. Il telo di fondo, in seta con ricami in oro, è tardo settecentesco. Qui sono anche le sacre memorie donate da Lorenzo alla sua chiesa; i ventisei reliquiari costituiscono e delineano la funzione che la chiesa doveva avere di nuovo pantheon cristiano di Brindisi. Nel transetto sono quattro tele: Adorazione dei pastori, Adorazione dei Magi, Circoncisione, Fuga in Egitto, attribuite a Diego Oronzo Bianco (1683-1767) ed eseguite nel terzo decennio del secolo decimoottavo. La grande macchina scenografica che definisce l'area della celebrazione liturgica, fiancheggiata dalle due statue in pietra di San Francesco d'Assisi e Santa Chiara, inquadrata dalle quattro colonne tortili e parzialmente occupata dal seriore altare maggiore , in marmo policromo, può ritenersi eseguita nella seconda metà del `600. -
- Pianta
- l'interno, a croce latina, è ad unica navata con profonde cappelle laterali
- Coperture
- volte in muratura e controsoffitto ligneo dipinto
- Scale
- l'accesso principale è privo di scale e barriere architettoniche, quello laterale presenta scale.
- Pavimenti e pavimentazioni
- marmo
- Impianto strutturale
- impianto strutturale in muratura e conci
- Pianta
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- XVII ‐ XVII (costruzione campanile)
- Il campanile fu costruito durante la seconda metà del Seicento.
- 1609 ‐ 1609 (costruzione intero bene)
- I lavori di costruzione della chiesa terminarono nel 1609 con facciata rivolta a ponente ossia sull'attuale via San Lorenzo.
- 1619 ‐ 1619 (costruzione monastero)
- Alla chiesa venne annesso il monastero per le clarisse cappuccine, i cui lavori terminarono nel 14 febbraio 1619.
- XX ‐ XX (passaggio di proprietà intero bene)
- l'edificio, con lo scioglimento della comunità religiosa, entra a far parte dei beni di appartenenza diocesana.
- 1914 ‐ 1914 (demolizione monastero)
- Nel 1914 il monastero sarà infine demolito per dar luogo ad un edificio per scuole elementari, dopo lo scioglimento della comunità monastica.
- 2019 ‐ 2019 (intervento di restauro intero bene)
- nel 2019 l'edificio è stato oggetto di vari interventi di restauro conservativo che hanno interessato il recupero strutturale del campanile, bonifica dell'impianto strutturale, la messa a norma dell'impianto elettrico e del sistema di videosorveglianza, quindi la riqualificazione del lastricato solare.
- XVII ‐ XVII (costruzione campanile)
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- altare ‐ aggiunta arredo (2005)
- Per l'adeguamento è stato aggiunto l'altare in marmo bianco con rettangoli in marmo scuro presenti nel paliotto e nello stesso stile si registra il leggio.
- altare ‐ aggiunta arredo (2005)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Brindisi - Ostuni)