Beni architettonici
- Furore (SA)
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Parrocchia Santi Elia Profeta e Michele Arcangelo
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Diocesi
Amalfi - Cava De' Tirreni
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Regione ecclesiastica
Campania
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di Sant'Elia Profeta
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La chiesa di Sant'Elia, parte di un complesso architettonico che comprende anche il campanile, la sacrestia e la canonica, sorge nella parte più meridionale dell'omonima località del borgo di Furore. Il contesto è costituito da un modesto pianoro che si sviluppa in un territorio molto acclive e scosceso, prossimo ad una parete rocciosa a picco sul mare. Tale territorio è sistemato a terrazzamenti coltivati e a giardini, attraversato da viali, stradine e ripide gradinate, con una edificazione piuttosto rada ma in via di intensificazione, dai caratteri locali e rurali. In questo sito la chiesa, orientata in senso est-ovest, presenta la fiancata sinistra completamente cieca e accostata all'alto terrapieno roccioso laterale e la fiancata destra libera e prospettante sul sagrato. La chiesa non presenta una tradizionale facciata in asse all'aula, ma al suo posto si sviluppano alcuni ambienti ad essa collegati (sacrestia e canonica). Una sorta di facciata è, invece, costituita dalla sua fiancata destra, delimitata a sinistra dal campanile che accoglie, al suo piano terra, l'unico portale d'accesso alla chiesa. L'interno dell'edificio è costituito da una singolare successione di spazi in asse tra loro: la sacrestia (a pianta quadrata, suddivisa in quattro campate da due colonnine marmoree binate, poste al centro dell'ambiente), una navata trasversale intermedia, tripartita (in corrispondenza del campanile e dell'ingresso), la navata unica della chiesa, a sviluppo longitudinale e suddivisa in tre campate coperte a volta a crociera, e, infine, la campata terminale, coperta da cupola ribassata, ospitante il presbiterio. Mancano transetto e abside. La navata presenta un trattamento architettonico delle pareti ad un solo livello mediante paraste a capitello floreale che inquadrano arcate a tutto sesto e reggono una leggera trabeazione estesa a tutto il perimetro della chiesa. Al di sopra di questa sono impostate le volte di copertura. Le arcate prossime al presbiterio, sui due lati, ospitano cappelline laterali con altari. La navata è unita al presbiterio mediante un arco trionfale su piedritti accostati alla muratura ma alquanto sporgenti. La campata del presbiterio presenta gli stessi caratteri architettonici della navata ma con maggiori articolazioni. La navata è collegata al vestibolo d'ingresso mediante un arco ribassato sormontato da un seconda arcata con parapetto in muratura, corrispondente ad una sorta di cantoria. L'illuminazione interna è piuttosto ampia, proveniente dalle finestre della fiancata destra, esposte a mezzogiorno.
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- Pianta
- La pianta della chiesa segue la tipologia longitudinale, ad una sola navata, senza abside e senza transetto. La navata è preceduta da una sorta di navata trasversale, suddivisa in tre piccole campate: la campata destra, che corrisponde alla cella di base del campanile, accoglie l'unico ingresso (aperto sulla fiancata destra della chiesa), la campata centrale (leggermente più ampia) costituisce una sorta di vestibolo interno in asse da un lato alla navata della chiesa e dall'altro ad una sala-sacrestia, la campata sinistra è adattata a cappella laterale e recintata da balaustra in legno. La navata della chiesa è suddivisa in tre campate mediante lesene accostate alle pareti, dove sono presenti piccole rientranze; l'ultima campata, invece, presenta ai due lati cappelle più profonde ospitanti altari marmorei. Una quarta campata, in prosecuzione della navata, si sviluppa oltre i piedritti dell'arco trionfale, è rialzata di un gradino ed ospita il nuovo presbiterio e l'altare maggiore preconciliare accostato alla parete di fondo.
- Facciata
- Manca una vera facciata. Lo spazio antistante la chiesa è occupato da ambienti ad essa annessi. La fiancata destra della chiesa, dove è anche ubicato il portale d'ingresso (alloggiato in un vano ad arco ribassato), funge da facciata "sostitutiva". Essa si compone di una parete uniforme, delimitata ad ovest dal campanile e definita superiormente dalla linea orizzontale della gronda, su cui termina la falda del tetto; al di sotto della linea di gronda è presente una serie di finestre ovoidali. La superficie è trattata ad intonaco civile color ocra.
- Campanile
- Il campanile, a pianta quadrata e a forma di torre, sorge al di sopra del vestibolo d'ingresso, la cui prima campata costituisce la cella di base dello slanciato manufatto. Esso si sviluppa per tre livelli. Il primo livello, leggermente emergente dalla fiancata della chiesa e parte integrante di essa, è aperto da un fornice ad arco a tutto sesto, dove è ospitato l'unico portale d'ingresso (a piattabanda) della chiesa. I due livelli superiori presentano monofore ad arco a tutto sesto. La copertura è costituita da una piccola calotta emisferica. I vari livelli sono suddivisi da marcapiani. La superficie è uniforme e trattata ad intonaco civile coloro ocra, similmente ai prospetti della chiesa.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione dell'intero edificio è costituita da mattonelle di cotto tradizionale, posate a cardamone.
- Coperture
- La copertura della navata è composta da una sequenza di volte a crociera ogivale. Il presbiterio ha copertura a cupola ribassata ellittica su piccoli pennacchi di raccordo al rettangolo di base. La navata trasversale presenta una volta a crociera al centro e due volte a vela ai lati. La copertura della sacrestia è suddivisa in quattro volte a crociera con appoggio comune centrale. All'esterno è presente un tetto a doppia falda spiovente.
- Elementi decorativi
- L'interno della chiesa è rivestito di una veste decorativa di gusto barocco sobria ed elegante, composta di delicate cornici e fregi floreali, che sottolineano le varie membrature architettoniche (alle volte del vestibolo e dell'unica navata) e di un insieme ornamentale maggiormente articolato nel presbiterio e nelle cappelle laterali, dove sono presenti altari marmorei sormontati da edicole decorate con motivi vari in stucco. Va segnalato l'intradosso della cupola in presbiterio, decorata a settori radiali con affreschi nei pennacchi. La superficie interna è rifinita ad intonaco civile nella bicromia del bianco avorio e dell'ocra chiara; alcune modanature sono dipinte in finto marmo.
- Sacrestia
- La sacrestia è accessibile dal vestibolo d'ingresso, dal lato opposto rispetto alla navata della chiesa, e si sviluppa in asse ad essa. E' composta da un ambiente a pianta quadrata, suddiviso in quattro campate mediante un gruppo di colonnine marmoree geminate, con piccoli capitelli lavorati, poste al suo centro. Questo spazio prende il posto della tradizionale facciata (che manca) ed è sormontato da ambienti adibiti a canonica, ma accessibili autonomamente.
- Impianto strutturale
- L'impianto strutturale della chiesa si compone di muratura continua portante e di orizzontamenti archivoltati in muratura. Tale struttura, in sacrestia, è integrata da colonnine marmoree geminate al centro di quattro volte a crociera. Il tetto ha struttura lignea.
- Sagrato
- Il sagrato è costituito da uno slargo di forma rettangolare, con cui termina la strada rotabile di accesso, in corrispondenza della fiancata destra della chiesa.
- Pianta
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- XII ‐ 1474 (fondazione intero bene)
- Pur non avendo notizie documentate sull'origine della chiesa di Sant'Elia, per la sua analogia tipologica con quella di San Pietro in Tovere, la si può far risalire al XII-XIII secolo, anche perché è definita "antichissima" dagli storici. Sappiamo, tuttavia, che fu di fondazione laicale. La prima notizia della chiesa risale al 1474, quando fu restaurata e ampiamente rimaneggiata.
- XVII ‐ XVIII (rimaneggiamento interno)
- Nel corso dei secoli XVII-XVIII la chiesa fu sottoposta a interventi restaurativi e subì al suo interno una trasformazione ornamentale, assumendo la veste barocca ancor'oggi conservata.
- 1888 ‐ 1888 (costruzione altare maggiore)
- L'altare maggiore in marmo fu realizzato nel 1888 per iniziativa di Casimiro Fusco, appartenente alla famiglia che deteneva il patronato della chiesa.
- XX ‐ XX (rifacimento coperture)
- Nel corso del XX secolo fu ripristinata la copertura a tetto.
- 1908 ‐ 1960 (costruzione e restauro altare laterale sinistro)
- L'altare laterale sinistro fu costruito nella fattura marmorea attuale nel 1908 da Cosimo Candido e poi restaurato nel 1960.
- 1980 ‐ 1998 (danni sismici e restauri intero bene)
- In seguito al sisma del 1980 l'edificio subì notevoli danni e divenne inagibile e chiuso al culto. Seguirono integrali restauri, condotti dalla Soprintendenza e completati nel 1992, quando la chiesa fu riaperta. Gli interventi riguardarono il consolidamento delle murature, delle volte di copertura, del tetto e del campanile, il restauro delle ornamentazioni interne, la realizzazione degli impianti. Ulteriori lavori furono eseguiti nel 1998.
- 1986 ‐ 1986 (giurisdizione intero bene)
- Nel 1986 le parrocchie di San Michele Arcangelo e di Sant'Elia Profeta sono state unite in un solo nuovo ente (parrocchia Santi Elia Profeta e Michele Arcangelo), di cui la chiesa di Sant'Elia Profeta è diventata sede sussidiaria.
- XII ‐ 1474 (fondazione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1992)
- L'adeguamento liturgico, effettuato per la riapertura della chiesa al culto nel 1992, è consistito nell'introduzione di arredo ligneo mobile, senza alterazioni strutturali del presbiterio e dell'altare maggiore. Sul gradino del presbiterio, anteriormente all'altare maggiore, è stato disposto il nuovo altare rivolto al popolo, costituito da una base traforata al centro ed una mensa superiore. Il modesto ambone, composto da una base rettangolare sormontata da leggio, è disposto all'inizio della navata, ai piedi del gradino del presbiterio (a sinistra). Manca la sede, sostituita da semplici sedie provvisoriamente accostate alla parete destra del presbiterio.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1992)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Amalfi - Cava De' Tirreni)