Beni architettonici
- Cervignano del Friuli (UD)
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Parrocchia di San Michele Arcangelo
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Diocesi
Gorizia
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Regione ecclesiastica
Triveneto
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di San Marco Evangelista
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L'attuale chiesa di Scodovacca fu costruita sull'impianto della chiesa precedente, conservandone il presbiterio. I lavori, per quanto riguarda le strutture portanti, furono eseguiti tra il 1829 e il 1830 e nel 1833 la chiesa fu consacrata. La chiesa fu dotata di altari, fonte battesimale e pulpito provenienti dalla vecchia chiesa. Le opere di completamento, come la posa della pavimentazione, continuarono, a più riprese, per tutto il secolo. Negli anni Venti del Novecento furono realizzate le pitture e le decorazioni del presbiterio e a metà secolo venne eretta la cantoria. Ulteriori interventi che interessarono sostanzialmente il presbiterio, modificandone il suo assetto, furono attuati a fine anni Settanta e all'inizio del Duemila furono restaurati gli interni e ammodernati gli impianti tecnici.
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- Preesistenze
- L'antica chiesa di Scodovacca, costruita nel 1575, fin dall'origine dedicata a San Marco Evangelista, aveva dimensioni modeste; era composta da un'unica navata, con la sacrestia dietro al presbiterio; il battistero, circondato da balaustra, si trovava in fondo alla chiesa a sinistra; a metà del Seicento risale l'edificazione dell'altare laterale dedicato alla Vergine Annunciata e nel Settecento era dotata di quattro altari, di cui quello maggiore dedicato a San Marco, gli altri a San Gottardo, alla Santissima Trinità e alla Vergine Annunciata - tra il 1746 e il 1789 l'altare della Vergine fu smantellato e la sua dedicazione fu trasferita all'altare della Trinità. Esternamente era circondata dal cimitero. Addossato al corpo della chiesa, accanto al presbiterio verso Nord, si erigeva il campanile, demolito a fine Settecento e ricostruito come lo vediamo oggi. Alla fine del Settecento la chiesa versava in condizioni pessime e, dopo degli interventi prima di messa in sicurezza delle strutture, poi di restauro precario e puntuale, a inizio Ottocento si decise di costruire ex novo tutto l'edificio.
- Impianto planimetrico
- La chiesa è orientata ad Ovest - probabilmente questa soluzione è stata condizionata dalla direzione della strada pubblica. La configurazione planimetrica è molto semplice: l'edificio si compone di un'unica navata longitudinale con una nicchia sul fianco sinistro e di un presbiterio a base quasi quadrata. Sul retro del presbiterio vi è la sacrestia, accessibile attraverso due porte ai lati dell'altar maggiore, e, dietro a questa un deposito. La chiesa è preceduta da un breve sagrato, delimitato da paletti in ferro. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 24,32 ml; larghezza 9,76 ml e altezza navata 8,68 ml.
- Coperture
- La copertura della chiesa è a falde, con struttura lignea e manto in coppi; all'interno nella navata vi è un controsoffitto piano impostato su di una volta a schifo, mentre il presbiterio è sormontato da una volta a crociera.
- Campanile
- Il campanile è isolato e si colloca a fianco del sagrato, chiudendolo sul fianco destro della chiesa. È costituito da una torre campanaria a base quadrata, in pietra a vista, percorsa da cornici marcapiano; la cella campanaria, in cui si apre una bifora per lato, ospita tre campane; è coperto da un tetto a quattro falde con struttura lignea e manto in coppi. Sul lato Est, sopra al basamento, sono collocate due lastre marmoree iscritte, di cui quella superiore è del 1923 in memoria del legame con la Serenissima e delle mutazioni politiche del primo dopoguerra e presenta in alto il rilievo del leone alato, quella inferiore, datata 25 aprile 1965, ricorda i caduti di Scodovacca.
- Apparato decorativo
- L'interno della chiesa ha un aspetto sobrio; anche i colori utilizzati per la tinteggiatura, sulle tonalità del beige e del rosa, sono tenui e contribuiscono a conferire un'atmosfera contenuta. La navata è percorsa da una cornice modanata leggermente sporgente che si interrompe in corrispondenza dell'arco santo e nei muri laterali, centralmente, in cui è presente una lieve rientranza delimitata ai lati da lesene dipinte e conclusa superiormente da un arco a tutto sesto modanato. La pavimentazione della navata è realizzata in piastrelle quadrate di pietra bianca e nera messa in opera diagonalmente; nel presbiterio la parte centrale è occupata da una struttura a gradoni in lastre marmoree color avorio, che congiunge l'altare maggiore all'altare verso il popolo; lateralmente vi sono due corsie coperte in saliso rossiccio mentre dietro all'altare maggiore è stata lasciata un'area in tavelle quadrate in cotto poste ad un livello leggermente inferiore, appartenente o alla pavimentazione della precedente chiesa o ad una prima pavimentazione della nuova chiesa. La volta del presbiterio è divisa in quattro vele da due arcate dipinte e decorate disposte diagonalmente: al loro incrocio, in un occhio circolare è raffigurato l'agnello pasquale, mentre nelle vele sono dipinti dei tondi con i Quattro Evangelisti rappresentati con i suoi simboli. Le lunette su cui è imposta la volta sono arricchite da tre tempere: sulla parete di fondo è rappresentato Cristo con un bastone ricurvo in mano che si avvicina ad una porta; sul lato destro Cristo con bambini; sulla sinistra la scena del figliol prodigo. La nicchia del fonte battesimale è affrescata la scena di Giovanni Battista che impartisce il battesimo a Gesù.
- Apparato liturgico
- L'altare maggiore realizzato in marmo, con la mensa in marmi screziati e levigati chiusa sui fianchi da due lente volute, presenta sui piedritti laterali le statue in gesso di San Marco e Sant'Antonio di Padova. In cornu evangelii e in cornu epistolae trovano posto due altari, dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e a San Gottardo con Sant'Antonio Abate; entrambi con struttura a mensa, il primo, con la mensa ad intarsi in marmi policromi e le colonne in marmo nero, ha la statua lignea realizzata dallo scultore Francesco Ellero nel 1937, il secondo è realizzato in marmo rosso e pietra grigia. Tutti gli altari, comprese le statue e il tabernacolo marmoreo dell'altar maggiore provengono, eccetto qualche lieve modificazione, dalla vecchia chiesa. Anche il fonte battesimale in pietra proviene dalla vecchia chiesa: è attribuito allo stesso lapicida che ha realizzato la pila dell'acqua santa; è collocato in una nicchia absidata, nel muro sinistro in fondo alla chiesa, inquadrato da un arco a tutto sesto impostato su due lesene. In fondo alla chiesa è stata realizzata la cantoria lignea, sostenuta da due esili pilastri in metallo, sotto alla quale è collocata la bussola d'ingresso.
- Strutture verticali
- Tutte le murature sono in pietrame. La facciata principale a capanna è intonacata e tinteggiata color pesca; è divisa verticalmente in tre fasce, di cui quelle laterali sono leggermente sporgenti, tinteggiate di bianco e scandite da una sequenza di fasce orizzontali, quella centrale presenta il portale d’ingresso, inquadrato in pietra d’Aquileia e sormontato da una fascia di cornice sporgente, al di sopra della quale si apre una mezzaluna avente vetri policromi; ai lati del portale due lesene con capitello dorico percorrono la facciata fino al cornicione sopra a cui è riportata la dedica della chiesa a San Marco Evangelista («DIVO MARCO EVANGELISTÆ DICATUM»). L a facciata è conclusa da un frontone con cornice aggettante, nel cui timpano si apre un occhio circolare. I muri laterali chiudono linearmente l’edificio, ad eccezione della sporgenza semicircolare dettata da battistero interno; in corrispondenza della navata in alto si aprono due mezzelune per lato, mentre nel battistero una finestra rettangolare. A ridosso del muro meridionale vi sono quattro lapidi funerarie. Anche il resto dell’edificio è intonacato, ma presenta macchie e muffe superficiali.
- Preesistenze
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- 1575 (?) ‐ 1575 (?) (preesistenza intero bene)
- Edificazione della chiesa dedicata a San Marco Evangelista; l'epigrafe posta all'interno della chiesa indica il 1565 come anno di costruzione; si tratta probabilmente di un errore in quanto la documentazione relativa alla chiesa è posteriore al 1572; in particolare la delibera per la costruzione dell'edificio sacro con annessa casa del parroco da parte di nobili di Scodovacca risale al 4 febbraio 1572.
- metà XVII ‐ metà XVII (preesistenza interno della chiesa)
- Costruzione dell'altare laterale dedicato alla Vergine Annunciata, per volontà del nobile Giorgio Cristomoli di Venezia.
- 1746 ‐ 1749 (preesistenza interno della chiesa)
- Lavori di manutenzione e rinnovamento della chiesa, tra cui lo smantellamento dell'altare dell'Annunciata, conferendone la dedicazione all'altare della Santissima Trinità - fu cambiata anche la dedicazione dell'altare del San Gottardo a Madonna del Rosario; il tabernacolo ligneo fu sostituito con uno marmoreo.
- 1791 ‐ 1810 (preesistenza intero bene)
- Serie di diversi interventi per la messa in sicurezza del soffitto del presbiterio; l'innalzamento del pavimento del presbiterio di un gradino; il rifacimento delle fondazioni e il restauro dell'altar maggiore, aggiungendo le due ali su cui furono collocate le statue; posa delle balaustre per separare lo spazio presbiterale dalla navata; costruzione del pulpito.
- 1798 ‐ 1799 (completamento esterno della chiesa)
- Costruzione del nuovo campanile; i lavori furono diretti dal capomastro Giovanni Bolpetto di Villa Vicentina.
- 1829 ‐ 1830 (completo rifacimento intero bene)
- I lavori iniziarono il 15 giugno 1829; furono seguiti dagli impresari Giacomo e Giovanni Bolpetto di Villa Vicentina; fu demolita la sacrestia ed i muri perimetrali della navata; vennero realizzate nuove fondazioni e innalzata la nuova struttura, dapprima i muri laterali poi la facciata; venne montata la copertura in travi lignee con manto in coppi; fu costruita la sagrestia e venne completato l'esterno, recintando il cimitero; venne posto in opera il pavimento e realizzati gli intonaci; in seguito la chiesa fu tinteggiata e completata con gli altari (quelli laterali furono costruiti ex novo, quello maggiore proviene dalla chiesa precedente), il pulpito, le decorazioni e le pitture degli interni.
- 1833 ‐ 1833 (consacrazione intero bene)
- La chiesa fu consacrata dall'arcivescovo di Gorizia Giuseppe Walland il 4 settembre 1833.
- 1835 ‐ 1835 (decorazione interno della chiesa)
- Realizzazione dell'affresco nella nicchia del fonte battesimale, per mano del pittore e decoratore friulano Domenico Paghini.
- 1872 ‐ 1872 (completamento interno della chiesa)
- Realizzazione parziale della nuova pavimentazione in piastrelle quadrate di cotto.
- 1891 ‐ 1891 (completamento interno della chiesa)
- Realizzazione parziale della nuova pavimentazione in piastrelle quadrate di pietra bianca e nera.
- 1912 ‐ 1912 (completamento intero bene)
- Costruzione del corpo di fabbrica, dietro alla sacrestia e collegato a questa, attualmente adibito a deposito.
- 1920 ‐ 1920 (decorazione intero bene)
- Esecuzione, per mano di artista sconosciuto, delle tempere nelle lunette del presbiterio e della volta.
- 1936 ‐ 1954 (completamento intero bene)
- Costruzione della cantoria e della bussola d'ingresso su progetto dello scultore di Latisana Francesco Ellero.
- 1970 ‐ 1980 (modifica interno della chiesa)
- Realizzazione della pavimentazione del presbiterio, creando un rialzo a gradoni che congiungesse l'altare rivolto verso il popolo e quello rivolto verso Dio.
- 2000 ‐ 2000 (restauro interno della chiesa)
- Intervento di restauro dell'interno della chiesa ed esecuzione delle decorazioni.
- 1575 (?) ‐ 1575 (?) (preesistenza intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (fine anni Settanta XX)
- Lo spazio presbiterale è stato prolungato oltre l'arco santo e le balaustre che lo delimitavano sono state avanzate e disposte lateralmente a definire il nuovo spazio presbiterale; è stato collocato un nuovo altare marmoreo rivolto verso il popolo, che è stato collegato all'altar maggiore mediante una struttura a gradoni che occupa il centro del presbiterio. Tra questo i due altari sono state poste tre sedute mobili che costituiscono l'attuale sede, in aggiunta a quella antica ubicata sulla sinistra del presbiterio costituita da scranni lignei; sulla destra del presbiterio vi è un leggio in pietra.
- navata ‐ intervento strutturale (fine anni Settanta XX)
- Il pulpito che si trovava sul lato sinistro della navata in posizione centrale fu rimosso.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (fine anni Settanta XX)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Gorizia)