Beni architettonici
- Calvanico (SA)
-
Parrocchia di Santissimo Salvatore
-
Diocesi
Salerno - Campagna - Acerno
-
Regione ecclesiastica
Campania
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
sussidiaria
-
Denominazione principale
Chiesa di Maria Santissima delle Grazie
-
L'edificio religioso chiude la cortina edilizia prospettante su via Francesco Leone. La facciata principale ha accesso da un marciapiedi che assume la connotazione di un vero e proprio slargo a nord ovest su cui insiste il prospetto laterale. Il portone d'ingresso è in legno a due ante battenti ed è incorniciato in un portale in pietra. Una zoccolatura costituita da lastre in pietra di recente manifattura protegge l'attacco della muratura al marciapiedi. Un secondo ordine basamentale, rappresentato da un ingrosso dell'intonaco è impostato alla quota della base delle lesene poste a chiusura del prospetto principale. In asse con il portone vi è una bucatura a mezzaluna con vetrata e fascione sottostante che riporta il nome della chiesa. Ai due lati del portone due effigi sacre riportanti rispettivamente a sinistra San Gerardo e a destra San Michele Arcangelo, Santo patrono della città, sono raffigurate su piastrelle maiolicate. La copertura è a due falde inclinate con manto di tegole in laterizio.
La pianta rettangolare è ad una sola navata con zona absidale rialzata rispetto all'aula liturgica e separata da essa da una balaustra metallica. Sulle pareti laterali sono presenti due altari minori simili per forme e materiali all'altare principale. Un cornicione in stucco con modanature aggettanti interrompe la verticalità dell'ambiente. Cornici e fregi in stucco impreziosiscono le pareti ed il soffitto. -
- Coperture
- La copertura è a due falde inclinate con manto di tegole in laterizio.
- Facciata
- L'edificio religioso chiude la cortina edilizia prospettante su via Francesco Leone. La facciata principale ha accesso da un marciapiedi che assume la connotazione di un vero e proprio slargo a nord ovest su cui insiste il prospetto laterale. Il portone d'ingresso è in legno a due ante battenti ed è incorniciato in un portale in pietra. Una zoccolatura costituita da lastre in pietra di recente manifattura protegge l'attacco della muratura al marciapiedi. Un secondo ordine basamentale, rappresentato da un ingrosso dell'intonaco è impostato alla quota della base delle lesene poste a chiusura del prospetto principale. In asse con il portone vi è una bucatura a mezzaluna con vetrata e fascione sottostante che riporta il nome della chiesa. Ai due lati del portone due effigi sacre riportanti rispettivamente a sinistra San Gerardo e a destra San Michele Arcangelo, Santo patrono della città, sono raffigurate su piastrelle maiolicate.
- Pianta
- La pianta rettangolare è ad una sola navata con zona absidale rialzata rispetto all'aula liturgica e separata da essa da una balaustra metallica. Sulle pareti laterali sono presenti due altari minori simili per forme e materiali all'altare principale. Un cornicione in stucco con modanature aggettanti interrompe la verticalità dell'ambiente. Cornici e fregi in stucco impreziosiscono le pareti ed il soffitto.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è costituita da piastrelle quadre in cotto con inserti colorati nel corridoio centrale e nella riquadratura perimetrale. Le piastrelle sono poste a cardamone, fatta eccezione per i due riquadri di chiusura perimetrali ove sono poste in file parallele ed ortogonalmente all'ingresso.
- Coperture
-
- 1009 ‐ 1009 (menzione carattere generale)
- L'edificio religioso è situato nel cuore dell'abitato periferico di Calvanico. La documentazione storica, nella quale compare per la prima volta il toponimo del luogo Calvanico, negli atti del Codice Diplomatico della Badia di Cava dei Tirreni (SA), è del 1009 (DCXVII) con un atto rogato dal notaio Mirando, trattasi di una donazione, nel quale compare la seguente dicitura: “una pecia de terra cum castanietum et quertietum et bacuum uno teniente, quod abeo in actum calbanico ubi posa bocatur”.
- 1032 ‐ 1058 (menzione carattere generale)
- Il pezzo di terreno riporta la flora allora presente sul territorio: castagni, querce, con scarso rendimento; come riporta il toponimo “Posa” che corrisponde all’odierna località “Poza do’ conte” situata all’inizio del bosco della Madonna delle Grazie, ad ovest dell’abitato attuale. Seguono altri documenti, appartenenti al Codice Cavense degli anni 1032, 1058 e altri, nei quali è scritto “Calbanicu” e “Calbanicum”. Sull'edificio religioso non si rilevano significative notizie storiche.
- 1009 ‐ 1009 (menzione carattere generale)
-
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1982 circa)
- La chiesa è stata adeguata alle indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico. L'altare, di tipo fisso, è costituito da un blocco di marmo bianco con riquadro e croce centrale di colore più scuro.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1982 circa)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Salerno - Campagna - Acerno)