Beni architettonici
- Caggiano (SA)
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Parrocchia di Santissimo Salvatore e Santa Caterina
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Diocesi
Salerno - Campagna - Acerno
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Regione ecclesiastica
Campania
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire
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La chiesa di S. Caterina si trova alla parte estrema dei paese, verso "Marvicino". La chiesa di S. Caterina è l'insieme di due cappelle ad angolo retto: la piccola ad oriente è lunga circa sei metri, larga poco meno, ed alta otto; l'altra più grande, a mezzogiorno, è lunga quasi diciassette metri, larga ed alta quanto la cappella minore. Si tratta i un edificio in muratura portante con pianta alquanto irregolare proprio per le origini del complesso. Nel soffitto a cassettoni, con tela dipinta, si osservano tre capolavori settecenteschi dei Peccheneda: uno rappresentante il Corpo di Cristo, l'altro più grande, il martirio di S. Caterina, e il terzo San Carlo Borromeo. Sui muri laterali sì notano altri due quadri ad olio dello stesso autore; su quelle a destra è raffigurato il Cristo che assolve l'adultera; nell'altro, a sinistra, è la Conversione della Samaritana.
A settentrione, nella cappella minore, un'altra tela, anche dei Peccheneda, rappresenta Maria SS. dei Carmine e San Simone. Nel Presbiterio è l'altare maggiore, opera pregiata in marmo "screziato”. L'aula è pavimentata con lastre di marmo chiaro. Le pareti e le nicchie laterali sono decorate con stucchi, gessi e modanature. -
- Impianto strutturale
- Edificio in muratura portante
- Pianta
- Edificio a pianta irregolare ottenuta dall'unione di due cappelle.
- Elementi decorativi
- Nel soffitto a cassettoni, con tela dipinta, si osservano tre capolavori settecenteschi dei Peccheneda: uno rappresentante il Corpo di Cristo, l'altro più grande, il martirio di S. Caterina, e il terzo San Carlo Borromeo. Sui muri laterali sì notano altri due quadri ad olio dello stesso autore; su quelle a destra è raffigurato il Cristo che assolve l'adultera; nell'altro, a sinistra, è la Conversione della Samaritana. A settentrione, nella cappella minore, un'altra tela, anche dei Peccheneda, rappresenta Maria SS. dei Carmine e San Simone. Nel Presbiterio è l'altare maggiore, opera pregiata in marmo "screziato”. Le pareti e le nicchie laterali sono decorate con stucchi, gessi e modanature.
- Pavimenti e pavimentazioni
- L'aula è pavimentata con lastre di marmo chiaro.
- Impianto strutturale
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- XI ‐ XI (costruzione intero bene)
- La Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire risale al XI secolo ed era dedicata al culto greco-ortodosso, come confermato dalla pianta a croce greca.
- XX ‐ XX (ristrutturazione intero bene)
- Fu danneggiata dal terremoto del 1857 ed in parte recuperata agli inizi del XX secolo, con l’aggiunta di affreschi sulla volta del presbiterio.
- 2001 ‐ 2001 (riapertura al culto intero bene)
- Il 15 luglio 2001, alla presenza del ArciVescovo Metropolita di Salerno, Mons. Gerardo Pierro, con una solenne cerimonia che ha festeggiato i 50 anni di sacerdozio dell’Arciprete don Vittorio Lamattina, la chiesa di Santa Caterina è stata riaperta al culto dopo i restauri dei danni subiti dal sisma del 23 novembre 1980.
- XI ‐ XI (costruzione intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (2000)
- Il presbiterio è costituito dal tabernacolo inserito tra marmi policromi, dall'altare maggiore, dal leggio e dalla sede mobile in legno.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2000)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Salerno - Campagna - Acerno)