Beni architettonici
- Montoro Superiore (AV)
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Parrocchia di Santi Eustachio e Antonio Abate
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Diocesi
Salerno - Campagna - Acerno
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Regione ecclesiastica
Campania
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di Sant'Eustachio
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La chiesa si presenta a navata unica, ampia ed alta, con finestroni laterali, intervallati, da arcate che costituiscono un' ampia volta a botte ribassata che sormonta l'aula. Si completa con un ampio abside.
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- Pianta
- La Pianta dell'edificio è rettangolare, a navata unica e si completa con un ampio abside semi-circolare.
- Facciata
- La Facciata principale si erge da un'ampia scala monumentale. Al di sopra del piano basamentale vi si impostano quattro paraste sormontate dal timpano triangolare decorato con cornici modanate. Le paraste suddividono la facciata inquadrando il portale d'ingresso in pietra chiuso da un infisso in legno massiccio. Al di sopra del portale d'ingresso vi è un'apertura vetrata dalle forme barocche.
- Campanile
- Lateralmente alla facciata principale, a destra si affianca il campanile, costituito da quattro ordini rastremati in altezza a pianta quadrata. Infine, a completamento, vi è una cupoletta a forma di pera.
- Elementi decorativi
- Le finiture interne sono in stucchi e tinteggiatura a calce.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione dell'aula è in marmi policromi.
- Pianta
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- 1143 ‐ 1212 (menzione intero bene)
- In un istrumento dell'ottobre 1143, inserto di un altro del giugno 1212, sono nominati i territori posseduti dalla Chiesa di Salerno in Montoro. Tra questi "ad s.eustasium et plaude [...] ecclesia s. sustasi locus ubi calendulu dicitur". E' la prima notizia del casale e della chiesa, che ha lo stesso nome.
- 1309 ‐ 1309 (menzione intero bene)
- Nel 1309 ha il rettore, Giovanni Conte da Salerno, ed il cappellano Giovanni de Rofrido.
- 1338 ‐ 1480 (menzione intero bene)
- Nel 1338 è in beneficio di Matteo Manganario. Un ulteriore conferimento risulta da una bolla arcivescovile del 1480.
- 1511 ‐ 1511 (menzione intero bene)
- Nel 1511 è detta parrocchia. La relazione della visita pastorale annota che non vi si conserva il Santissimo perchè la chiesa è ubicata in zona isolata, vi sono però il fonte battesimale e gli oli santi. In quest'anno la chiesa risulta ricostruita.
- 1568 ‐ 1568 (menzione intero bene)
- Nel 1568 i fedeli ricorrono al vicario capitolare per indurre il rettore a versare il suo contributo per il mantenimento della chiesa.
- 1575 ‐ 1575 (menzione intero bene )
- Il 25 settembre 1575 è rettore di S. Eustachio di Montoro, S. Maria de Laura e S. Nicola di Banzano il sacerdote d. Pietro de Iudice da Salerno, il quale fitta le rendite con gli obblighi inerenti.
- 1581 ‐ 1581 (menzione intero bene)
- Il 27 febbraio 1581 la chiesa è chiusa per essere il rettore ammalato. Non viene visitata.
- 1625 ‐ 1625 (menzione intero bene )
- Nella visita del 7 agosto 1625 parroco e rettore sono distinti. Il parroco, che abita in parrocchia, oltre a percepire le decime, ha una rendita di 50 ducati annui di cui 14 versati dal rettore. L'arcivescovo visita gli altari della b. V. Maria della Laura e di S. Nicola. Di ambedue è beneficiato l'abate Vincenzo de Iudice da Salerno, che ha l'onere di 20 messe per ciascun beneficio. Le messe vengono celebrate dal curato, che percepisce 40 carlini annui.
- 1802 ‐ 1878 (menzione intero bene)
- L'attuale chiesa è stata ricostruita dalle fondamenta dal parroco d. Giosuè Cipolletti molto stimato dal popolo per lo zelo sacerdotale.
- 1143 ‐ 1212 (menzione intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (2000)
- Il presbiterio è costituito dal tabernacolo inserito tra marmi policromi, dall'ambone in marmo chiaro alternato a fasce scure, dal battistero, dall'altare maggiore in pietra chiara e dalla sede mobile in legno.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2000)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Salerno - Campagna - Acerno)