Beni architettonici
- Lucca (LU)
-
Parrocchia di Santa Maria Assunta
-
Diocesi
Lucca
-
Regione ecclesiastica
Toscana
-
Ambito culturale
- classicismo (ampliamento)
- maestranze lucchesi (costruzione)
-
Tipologia
chiesa
-
Qualificazione
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria Assunta
-
In una pergamena proveniente dall’archivio del Monastero di S. Ponziano, datata 24 agosto 1081, si cita «un pezzo di terra coltivato a vigna posto nella zona pertinente alla pieve di San Macario che si chiama Colle di S. Maria». In un secondo documento, del medesimo archivio datato all'anno 1109, si registra la permuta di un pezzo di terra «presso la Chiesa di Santa Maria, in luogo detto a Colle». Nei due documenti non viene esplicitamente citata la chiesa di Santa Maria Assunta, ma solo il toponimo del colle su cui si svilupperà l’omonimo insediamento per cui si può supporre che tra la fine dell’XI secolo e i primi anni del XII venne edificata la chiesa. La prima notizia certa dell'esistenza dell’edificio religioso dedicato a Santa Maria si ha dall’estimo del 1260. Le visite pastorali del XVII secolo documentano che l’edificio era ben tenuto e in buone condizioni. Nel XIX secolo l’aumento demografico della popolazione portò alla necessità di ampliare l’edifico di culto e il 14 marzo 1883 l'architetto Giuseppe Pardini presentò il disegno ed il preventivo dei lavori. Il progetto prevedeva l’allungamento della navata centrale di oltre 16 metri e l’aggiunta delle navate laterali. I lavori iniziarono il 27 aprile 1883 e terminarono nell’agosto 1884. La facciata a salienti è caratterizzata da un impaginato architettonico, in stile neoclassico con alcuni elementi plastici in malta e altri, quali sbalzi e elementi decorativi in laterizio a vista. L’edificio ha una pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato in direzione sud-est; l’interno è coperto a volte e si compone di tre navate divise in quattro campate e di un transetto che all'incrocio con la navata maggiore è coperto a crociera. Dietro al transetto si trova una tribuna di due campate. L’interno dell’edificio è scandito da un impaginato architettonico in stucco con paraste di stile corinzio che inquadrano archi in stile dorico che dividono la navata maggiore da quelle minori. Sopra la trabeazione si trovano ampie finestre rettangolari. Le volte sono decorate con un effetto in trompe l’oeil di recente realizzazione. Il campanile, che sembra di impianto più antico, è stato completamente restaurato all'inizio del nuovo Millennio ed è intonacato.
-
- Facciata
- La facciata a salienti è caratterizzata da un impaginato architettonico in malta e laterizio. La porzione centrale, corrispondente alla navata centrale, è articolata da un sistema a serliana, impostato su quattro semicolonne di ordine ionico, che inquadra, nella parte inferiore, il portale d’ingresso; nella parte superiore una lunetta è serrata da due paraste di ordine corinzio che vanno a sorreggere una trabeazione su cui è posto un frontone. Le due porzioni laterali della facciata, in corrispondenza delle navate laterali, vengono articolate da un impaginato architettonico in continuità con la porzione centrale, dove però sono due paraste di ordine ionico che serrano l’edificio, andando a sostenere la trabeazione continua della facciata, sopra la quale si imposta quell’ ideale frontone triangolare “inferiore” che prende corpo solo nelle parti laterali. In analogia a quello centrale, i due ingressi laterali vengono inquadrati da un motivo a serliana impostato su lesene di ordine dorico. Gli elementi plastici, quali capitelli, mensole e alcune modanature, sono in laterizio lasciato a vista. Solo lo zoccolo basamentale è in arenaria grigia.
- Pianta
- L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore è orientato da sud-est a nord-ovest, con l’ingresso in quest’ultima direzione. L’interno dell’edificio si compone di tre navate di quattro campate, un transetto che all'incrocio con la navata maggiore forma uno spazio di crociera, oltre in quale è collocata una tribuna di due campate.
- Tribuna
- La tribuna di larghezza uguale a quella della navata maggiore, si compone di due campate quadrate. Ospita il presbiterio nella prima e gli stalli lignei del coro nella seconda.
- Presbiterio
- Il presbiterio occupa tutta la tribuna e parte dello spazio di crociera. È rialzato di tre gradini rispetto al piano della crociera.
- Impianto strutturale
- Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da: muratura continua, archi trasversali in muratura incatenati e volte.
- Coperture
- Il manto di copertura è in embrici e coppi di laterizio.
- Pavimenti e pavimentazioni
- L’intero edificio è pavimentato in marmi policromi.
- Elementi decorativi
- L’interno dell’edificio è scandito e articolato da un impaginato architettonico in stucco, composto da paraste di ordine corinzio che inquadrano archi di ordine dorico i quali dividono la navata maggiore da quelle minori. L'incrocio tra navata e transetto è coperto da una volta a crociera, come le navate laterali, mentre la navata maggiore, i due bracci del transetto e la penultima campata della tribuna sono coperti a botte; l’ultima campata della tribuna è coperta da una cupola a sesto ribassato impostata su pennacchi. Sopra la trabeazione si aprono delle finestre rettangolari. Le volte presentano una decorazione ad illusionismo pittorico con uno sfondato verso il cielo.
- Cantoria
- La cantoria posta in controfacciata è sorretta da due mensole lignee. Il parapetto ligneo ad andamento mistilineo è ripartito da paraste.
- Campanile
- Di antico impianto, il campanile che è stato completamente restaurato all’inizio del nuovo Millennio si presenta completamente intonacato. Il trattamento della malta a finta cortina mette in risalto la parte basamentale a scarpa e le angolate, mentre una fascia di archetti pensili, sempre in malta, divide in due parti la porzione centrale. La cella campanaria presenta finestre archivoltate. La torre è conclusa da una guglia e quattro pinnacoli agli angoli.
- Facciata
-
- 1081 ‐ 1081 (menzione intero bene)
- In data 24 novembre 1081 viene redatto un atto di donazione in cui viene menzionato il colle di S. Maria nel piviere di San Macario.
- 1260 ‐ 1260 (attestazione intero bene)
- Nel 1260 vengono redatti gli estimi in cui è chiaramente citata la chiesa di Santa Maria a Colle.
- 1883 ‐ 1883 (progetto ampliamento intero bene)
- Il 14 marzo 1883 l’architetto Giuseppe Pardini presenta il progetto per l’ampliamento dell’edifico.
- 1989 ‐ 1989 (incendio interno)
- Il 5 novembre 1989 un incendio danneggia gravemente gli interni della chiesa.
- 1990 ‐ 1992 (restauri interni)
- Tra il 1990 e il 1992 sono stati effettuati i lavori di restauro per riparare i danni causati dall'incendio del 1989.
- 2000 ‐ 2000 (restauri campanile)
- Nel 2000 sono stati fatti lavori di restauro al campanile.
- 2004 ‐ 2004 (resauri copertura)
- Nel 2004 sono stati fatti lavori di restauro alla copertura dell’edificio.
- 2005 ‐ 2005 (restauri esterni)
- Nel 2005 sono stati fatti lavori di restauro agli esterni dell’edificio.
- 2012 ‐ 2013 (restauro organo a canne)
- Tra il 2012 e il 2013 è stato restaurato l'organo a canne.
- 1081 ‐ 1081 (menzione intero bene)
-
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1990-1992)
- L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto, prima di tutto, la rimozione delle balaustrate anteriori, lo spostamento dell’altare maggiore storico in prossimità della parete di fondo della tribuna e l’avanzamento dell’area presbiteriale verso lo spazio della crociera. Nella parte anteriore del presbiterio, direttamente sulla pavimentazione, è stato collocato l’altare della celebrazione in marmo. Sulla sinistra, sempre a diretto contatto con la pavimentazione del presbiterio, si trova l’ambone in marmo; mentre, addossato alla parete sinistra della tribuna e posto su una pedana lignea, uno scranno ligneo maggiore di coro funge da sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico. Sulla destra dell’altare della celebrazione, direttamente sulla pavimentazione del presbiterio, si trova il fonte battesimale in marmo.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1990-1992)
-
Data di pubblicazione
23/02/2024
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Lucca)