Beni architettonici
negli appunti
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- Forni di Sopra (UD)
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Parrocchia di Santa Maria Assunta
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Diocesi
Udine
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Regione ecclesiastica
Triveneto
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Tipologia
chiesa
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa della Beata Vergine della Salute
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Edificio ad aula, orientato, con sedime al livello del piano di campagna; profondo presbiterio ad abside trilatera più ristretto dell'aula. Piccolo e basso corpo di sacrestia annesso a settentrione. Tetto a due spioventi in scandole. Atrio porticato con tre aperture perimetrato da un basso muretto con sei colonne lapidee sorreggenti la copertura a tre falde. Prospetto principale a capanna, con fasce marcapiano che ne ripartono la facciata in cinque parti; portale dai piedritti e architrave lapidei tra due finestre rettangolari con cornice in pietra e architrave. Al di sopra dell'atrio la finestra termale; al di sotto della gronda oculo sommitale di areazione per il sottotetto. Sull’apice la monofora campanaria lapidea. L'interno è scandito da tre archeggiature inserite nelle campiture determinate dalle paraste, al di sopra delle quali corre l'alto cornicione decorato e modanato. Due le finestre termali per lato. Le due porte contrapposte che immettono rispettivamente a meridione all'esterno e a settentrione nella sacrestia sono praticate nelle campiture in prossimità del presbiterio. L'aula è voltata a botte con unghioni e campo centrale affrescato entro cornice a stucco. L'area dell'altare, rialzata di tre gradini, prospetta tramite l'arcosanto a tutto sesto decorato, illuminata da due finestre contrapposte, è voltata a botte con unghioni in prossimità delle finestre. Retrostante all'altare catino absidale sulla parete rettilinea. Pavimentazione in lastre di pietra grigia quadrate disposte a losanga con fascia a delimitare la corsia centrale.
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- Pianta
- Edificio ad aula quadrangolare con ampio loggiato antistante.
- Coperture
- Copertura lignea con manto in coppi di laterizio.
- Prospetto principale
- L'atrio porticato, antistante al prospetto principale, è perimetrato da basso muretto sul quale poggiano sei colonne lapidee sorreggenti la copertura a tre falde. Il prospetto principale, a capanna, ha fasce decorative che scandiscono la facciata in partizioni; il portale ha piedritti e architrave lapidei ed è affiancato da due finestre rettangolari con cornice in pietra e architrave. Al di sopra dell'atrio si apre la finestra termale; nella partizione sommitale, al di sotto della gronda, si apre l'oculo. Al di sopra della copertura, in prossimità della facciata, si colloca la monofora campanaria lapidea.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è in lastre di pietra grigia quadrate disposte a losanga con fascia a delimitare la corsia centrale.
- Pianta
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- XVI ‐ 1748 (preesistenze intero bene)
- Narra la leggenda che nel 1511 un pellegrino, giunto a Forni per chiedere l’intercessione di San Floriano, portò con sé la tragica notizia della peste che all’epoca mieteva vittime in tutto il Friuli. I Fornesi si appellarono alla protezione Divina mediante l'intercessione della Beata Vergine Maria promettendole, come voto qualora fossero stati preservati dalla pestilenza, di dedicarle una Cappella. Ottenuto il sospirato beneficio nel 1515, tra l'attuale Santuario della Madonna della Salute ed il torrente Tollina costruirono "l'Oratorio Campestre” dove raffigurarono la Madonna della Salute tra i martiri Rocco e Sebastiano. L’edificio sopravvisse a tre catastrofi naturali, l’ultima delle quali l’esondazione nel 1748.
- 1849 ‐ 1849 (costruzione intero bene)
- Il 22 gennaio del 1849 don Niccolò Sala inviò all'Arcivescovo di Udine, Monsignor Zaccaria Bricito, la richiesta volta ad ottenere l'autorizzazione per costruire un Santuario più capiente. Il 31 dello stesso mese, l'Arcivescovo autorizzò la costruzione dell’edificio e diede a don Niccolò il permesso di benedire la posa della pietra d'angolo. Il 1° novembre 1849 venne benedetta e posta in opera la prima pietra e negli anni successivi continuarono i lavori di realizzazione.
- 1851 ‐ 1852 (trasferimento affresco)
- Il 19 dicembre 1851 la Curia Arcivescovile autorizzò il trasferimento dell'affresco della Madonna della Salute nella chiesa in costruzione. Il 31 luglio 1852 venne tolta la sacra immagine e traslata nella nuova chiesa. I due affreschi ai lati della Madonna durante i lavori di scorporamento andarono perduti e il sacello fu demolito.
- 1852 ‐ 1852 (benedizione intero bene)
- Il 3 agosto 1852 la Curia autorizzò il parroco a benedire la chiesa: il 24 ottobre dello stesso anno l'edificio di culto venne inaugurato e si celebrò la prima Messa Solenne.
- 1923 ‐ 1923 (sostituzione campana)
- Nel 1923 fu collocata la nuova campana, al posto di quella requisita il 4 maggio 1918 dall'esercito Asburgico occupante.
- 2008 ‐ 2010 (restauro intero bene)
- In seguito al terremoto del 6 maggio 1976, la Chiesa fu oggetto di restauro tra la fine del 2008 e l'estate del 2010. La benedizione del santuario restaurato avvenne l'11 settembre 2010.
- XVI ‐ 1748 (preesistenze intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1990 ca.)
- rialzato di tre gradini, balaustre assenti.
- altare ‐ aggiunta arredo (1990 ca.)
- ligneo, a cassa
- ambone ‐ aggiunta arredo (1990 ca.)
- leggio ligneo
- cattedra ‐ aggiunta arredo (1990 ca.)
- sedia, in asse
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1990 ca.)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Udine)