Beni architettonici
- Nole (TO)
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Parrocchia di San Vincenzo Martire
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Diocesi
Torino
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Regione ecclesiastica
Piemonte
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Tipologia
cappella
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Qualificazione
sussidiaria
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Denominazione principale
Cappella della Madonna delle Grazie
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La cappella è collocata nella zona a nord del comune di Nole, in prossimità della grande arteria che congiunge Torino con le valli di Lanzo. L'edificio ha struttura indipendente rispetto alle altre costruzioni e presenta facciata rivolta a sud.
La cappella ha pianta rettangolare ad aula unica, suddivisa in due campate, sormontata da volta a botte con unghie;il vano posto oltre la seconda campata è adibito a sacrestia.
La struttura dell'edificio è in muratura di laterizio portante; il tetto è a doppia falda, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
La facciata ha fronte a capanna, delimitata da paraste angolari. In posizione centrale si apre il portone, riquadrato da cornice sagomata e sormontata da timpano curvilineo; due finestre rettangolari si aprono ai lati del portone. Al centro della facciata è dipinta la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta.
Sul colmo del tetto, in posizione centrale, è collocato il campaniletto, su base quadrata, con cella campanaria aperta sui quattro lati.
L'edificio presenta buono stato di conservazione sia internamente che esternamente. -
- pianta
- La cappella ha pianta rettangolare ad aula unica, suddivisa in due campate. Il vano posto oltre la seconda campata è adibito a sacrestia.
- facciata
- La facciata è rivolta a sud e presenta fronte a capanna, delimitato da paraste angolari. L'ingresso è collocato in posizione assiale; il portone, in legno a due battenti, è riquadrato da una cornice sagomata e sormontato da un timpano curvilineo, nel cui sfondato si trova la testa di un putto. Ai lati del portone si aprono due finestre rettangolari, munite di grate. Al centro della facciata si trova un dipinto raffigurante la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, opera del pittore Luigi Rovero, racchiuso entro cornice. La facciata presenta finitura ad intonaco, tinteggiata nella tonalità grigio-azzurra, con paraste e cornici di colore giallo chiaro. Una zoccolatura in pietra corre lungo il perimetro dell'edificio. Due panche in pietra sono posate al di sotto delle finestre.
- prospetti laterali
- I prospetti laterali sono ripartiti da paraste, impostate sulla zoccolatura in pietra, la cui centrale si interrompe a oltre due terzi dell'altezza della parete. Sui prospetti si aprono finestre di dimensioni differenti. I prospetti sono intonacati, e le paraste sono tinteggiate di colore giallo chiaro.
- Impianto strutturale
- La struttura è in muratura di laterizio portante. Internamente l'aula è sormontata da volte a botte con unghie. Il tetto è a doppia falda, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
- presbiterio
- Il presbiterio è collocato nella seconda campata ed è allo stesso livello dell'aula. Sulla parete è collocato l'altare maggiore, su cui poggia un'edicola in stucco: due angeli sorreggono la trabeazione conclusa da un timpano spezzato, entro il quale si trova una tela tardo seicentesca raffigurante Dio Onnipotente; sul timpano troneggiano due putti. Al centro dell'edicola una nicchia ospita la statua della Madonna. Sulla sinistra dell'altare si apre il passaggio che conduce alla sacrestia retrostante.
- interni
- Le pareti laterali sono ripartite da lesene concluse con capitelli, tinteggiati a finto marmo, su cui si imposta una doppia cornice modanata che corre lungo il perimetro. Le pareti sono tinteggiate di colore giallo, con riquadrature grigie, mentre le cornici e gli stucchi sono di colore bianco; le volte sono di colore blu. La pavimentazione è in piastrelle di pietra di Barge. Nella sacrestia sono conservati quadretti ex voto.
- apparato liturgico
- L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento.
- Campanile
- Il campanile è collocato sul colmo del tetto, in posizione centrale. Si eleva su base quadrata, intonacata e tinteggiata. La cella campanaria è aperta sui quattro lati e conclusa con ampia cornice mistilinea, sulla quale si imposta la copertura.
- pianta
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- metà XVII ‐ metà XVII (costruzione intero bene)
- L'analisi tipologica della struttura e i documenti pervenuti fanno risalire la costruzione della cappella alla seconda metà del XVII secolo. La cappella veniva tradizionalmente considerata privata, tant'è che nelle relazioni parrocchiali veniva sempre riportata la dicitura "è di pretesa proprietà privata", esprimendo con il termine "pretesa" il dubbio sulla legittimità di tale possesso.
- 1758 ‐ 1758 (archivio parrocchiale intero bene)
- Il Prevosto Giò Domenico Corio relaziona "Si dice propria delli fratelli Cat, come ne consta da scritto esistente sopra la porta", ma afferma anche che "presentemente viene custodita e mantenuta dal Prete D.Domenico Noveri". Prosegue con breve descrizione dell'edificio sacro: "dentro di detta Cappella vi è l'altare formato di muro con alcuni ornamenti di stucco, la mensa del quale è munita della necessaria tavola di bosco.. e pallio di tela dipinta. In mezzo a detto altare, e nel muro vi è una statua rappresentante la Beatissima Vergine con Gesù Bambino, e detto altare è munito dei necessari ornamenti. Dietro detto altare vi esiste una piccola sagrestia... dentro la quale vi è un armadio con le necessarie suppellettili per la celebrazione della messa".
- fine XVIII ‐ fine XVIII (intitolazione carattere generale)
- Nella relazione dello Stato della Parrocchia, redatta da don G.D.Corio, la cappella è denominata Cappella Noveri.
- 1830 ‐ 1830 (archivio parrocchiale carattere generale)
- Don Pietro Antonio Noveri relaziona "presentemente si amministra da una certa famiglia Noveri, che ne pretendono la proprietà; ma anticamente doveva essere propria di una certa famiglia Catti".
- 1840 ‐ 1840 (archivio parrocchiale carattere generale)
- Don Giacomo Grella relaziona "questa Cappella si crede propria di una certa famiglia Noveri, benché da alcuno si pretenda il contrario, sia perché tengono li Sig.ri Noveri sulla porta della medesima lo stemma della famiglia, sia perché fu sempre la medesima da essi pacificamente amministrata".
- metà XIX ‐ metà XIX (intitolazione carattere generale)
- Nella relazione dello Stato della Parrocchia, redatta da don D.Chiaretta, la cappella è denominata Cappella della Visitazione. Nell'archivio parrocchiale è conservata una lettera scritta da Giuseppe Noveri, con la quale richiede all'arcivescovo di poter far celebrare, dopo la ss.messa, la benedizione eucaristica della cappella di sua proprietà; il Vicario Generale della Diocesi concede tale facoltà il 24 giugno 1801.
- 1896 ‐ 1896 (archivio parrocchiale carattere generale)
- Nell'archivio parrocchiale è conservato l'atto di vendita, rogito Ferrero Giuseppe, che testimonia "il Signor Cav.Guglielmo Tempo vende, cede e dismette alli signori Baima Natalina e Giuseppe coniugi Novero che accettano oltre ad un fabbricato ed al cortile annesso li diritti di comproprietà colli Eredi Vineis della Cappella dedicata alla Visitazione sita sulla via Vauda verso il Camposanto nello stato in cui si trova puramente e semplicemente". Nei successivi atti di vendita o di successione del fabbricato i diritti sulla cappella non vengono più menzionati.
- inizio XX ‐ inizio XX (intitolazione carattere generale)
- Nella relazione dello Stato della Parrocchia, redatta da don D.Gisolo, la cappella assume l'intitolazione attuale della Madonna delle Grazie.
- 1914 ‐ 1914 (nuovo altare presbiterio)
- Viene eretto il nuovo altare in laterizio intonacato, addossato alla parete, benedetto il 1 luglio dello stesso anno dal Prevosto Don Chiaretta.
- 1927 ‐ 1927 (restauro facciata)
- Viene tinteggiata la facciata e, sopra il portoncino, realizzata la pittura raffigurante la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, ad opera del pittore nolese Luigi Rovero.
- 1930 ‐ 1930 (nuova costruzione campanile)
- Viene costruito il nuovo campanile a pianta quadrata, in laterizio intonacato, concluso da una cornice aggettante, con copertura a quattro falde.
- 1964 ‐ 1964 (restauro tetto)
- Viene restaurato il tetto.
- 1968 ‐ 1968 (rifacimento altare presbiterio)
- Viene demolito l'altare contro il muro e sostituito con uno nuovo in marmo. Viene rifatta la pavimentazione.
- 1978 ‐ 1978 (restauro esterno)
- Viene rifatto l'intonaco sulle pareti esterne e la tinteggiatura della facciata.
- 1985 ‐ 1986 (restauro intero bene)
- La cappella è oggetto di lavori di restauro: consolidamento della volta e delle pareti perimetrali; risanamento delle crepe e del voltino; demolizione e rifacimento totale degli intonaci;rifacimento dell'impianto elettrico con nuova disposizione di illuminazione e acustica; restauro della cornice d'imposta e dei capitelli; restauro degli stucchi settecenteschi dell'edicola, dell'altare e suoi componenti. Esecutori del restauro sono Ernesto Bodoira, pittore e decoratore, e Martino Grandi, stuccatore.
- 2013 ‐ 2013 (restauro interno)
- Realizzazione del vespaio sotto tutta l'aula e la sacrestia; rifacimento della pavimentazione con piastrelle in pietra di Barge; sostituzione dell'impianto elettrico esistente con uno nuovo costituito da apparecchiature a led.
- metà XVII ‐ metà XVII (costruzione intero bene)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocesi di Torino)