Le Varette di Cittanova, nella Diocesi di Oppido Palmi, sono sculture risalenti all'800 che rappresentano, con sconvolgente e immediato pathos, i momenti più significativi della Passione di Cristo. Dette anche I Misteri del Venerdì Santo, queste opere nel corso degli anni hanno acquistato un valore identitario per l'intera comunità cittadina cittanovese. Oltre 30 statue, per dodici gruppi scultorei, ricavate con sapienza dal legno di tiglio dagli artisti Francesco e Vincenzo Biangardi durante tutta la metà del XIX secolo. Un compendio di arte napoletana elevata alla massima espressione, secondo canoni in uso a quell'epoca. In circa 30 anni di attività, il lavoro dei maestri coinvolse direttamente la popolazione, svolgendosi spesso in botteghe di artigiani locali.
Il ciclo si apre con L'orazione nell'orto di Getsemani e prosegue, in un crescendo di condivisione emotiva tra la raffigurazione e il fedele, con La Flagellazione, L'Incoronazione di Spine, La Caduta, L'ecce homo, Il Calvario, La Maddalena, La Pietà, L'Addolorata, San Giovanni, Il Crocifisso, La Deposizione ed Il Cristo Morto. Un vero e proprio percorso di fede restituito sotto vesti pregiatissime e dalla potenza inossidabile. Figure che, nel corso di tutto il ‘900, entreranno di fatto nell'anima e nella storia di un intero territorio, incarnando significati molteplici al di là della materia legnosa, verso la comunione e l'identità che fortifica e riflette nel suo specchio.
Ogni anno, dal portone della chiesa Madre, le spalle dei portatori si susseguono come in un rito sociale, oltre che profondamente cristiano. Spalle sempre uguali nel tempo, che si ritrovano arrossate quasi come di fronte ad un richiamo ineluttabile. Padri che lasciano il posto ai figli, amici che si stringono nel percorso sacrificante dell'ascesa al Calvario. Ciò che è iniziato sembra non potersi interrompere più. È storia ed è tradizione. È fede ed è legame alla propria terra con i suoi riti e le sue narrazioni emotive più autentiche.
A cura di Paolo Martino