Urbisaglia è un paesino in provincia di Macerata: qui, palazzo Bandini Giustiniani - parte del complesso monumentale dell'Abbazia di Fiastra - negli anni 1940-1943 fu sede di un piccolo campo di concentramento destinato per lo più a cittadini italiani ebrei e antifascisti. Entrambi internati, il triestino Bruno Pincherle e il ferrarese Renzo Bonfiglioli costruirono un'amicizia e un dialogo che portò Bonfiglioli ad innamorarsi del libro e a diventare poi un grande collezionista. Insomma i due giovani in una situazione di blocco continuarono a sperare, a pensare e a parlare di cultura.
Di qui l'idea de I Dialoghi di Urbisaglia, nati in questi mesi drammatici e dolorosi segnati dalla pandemia, che costringe le nostre vite nelle quattro mura domestiche. Così gli amici del CRELEB - Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ci suggeriscono che il pensiero - come la vita - non si ferma e ci offrono una serie di brevi interviste fatte a persone che a vario titolo si occupano di libri e di biblioteche.
Focus del dialogo qui proposto è la biblioteca diocesana: ne parlano Luca Montagner, collaboratore del CRELEB, e Paola Sverzellati, responsabile della Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi.
Concediamoci allora uno spazio di riflessione.