L'ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Catania propone un percorso attraverso le origini della presenza cristiana nella città, con particolare riferimento al martirio della giovane Agata e alle varie manifestazioni del culto ad essa legate. La narrazione della vita della martire Agata parte dallo studio dei documenti storici più antichi e dalle opere degli artisti più famosi  nel campo della pittura, della scultura e dell'oreficeria per constatare come il culto agatino si sia diffuso non solo nel territorio etneo ma anche in Europa. Così oggetti d'arte come il Reliquiario a busto della Santa e la cassa che custodisce gli altri reliquiari antropomorfi, insieme al Fercolo e alle Candelore, hanno assunto nei secoli il ruolo di "veicoli" portatori e moltiplicatori  del culto popolare della martire attraverso un itinerario che, snodandosi nelle vie cittadine, propone alle migliaia di devoti un cammino interiore per rinvigorire la propria fede cristiana.    

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