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Il Palazzo vescovile di Lipari apre le porte al pubblico

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Gli spazi allestiti rappresentano l'anteprima del nascente Museo diocesano

Museo Diocesano di Lipari (Lipari), 20/08/2020

In occasione dei festeggiamenti di San Bartolomeo apostolo, patrono delle Isole Eolie, che quest'anno - a motivo dell'emergenza sanitaria in corso - sono stati vissuti in un clima di austerità, l'Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela ha reso possibile, dallo scorso 20 agosto, la visita al Palazzo vescovile di Lipari, all'interno del quale sono stati allestiti, in anteprima, alcuni spazi del nascente Museo Diocesano. Essi custodiscono alcune opere pittoriche e scultoree, argenti e paramenti sacri provenienti da diverse chiese dell'Isola di Lipari.

In un momento di incertezze e di destabilizzazione globale, la Comunità ecclesiale di Lipari, attraverso la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico-artistico, intende porre un seme di speranza. La memoria storica e la possibilità di ammirare quanto i predecessori hanno realizzato hanno infatti una grande forza pedagogica: dicono che "nulla è impossibile" e che, attraverso la condivisione di ciò che è bello, si può essere creativi e testimoni dell'amore che Dio non fa mai mancare alle sue creature.

L'intento è quello di "restituire" il Palazzo del Vescovo, di origini seicentesche e rimaneggiato nel corso dei secoli, alla fruibilità degli eoliani e dei tanti turisti, immaginando di trasformarlo in un luogo di arte, di cultura e di promozione umana.

Raccontare le tradizioni religiose di un'Isola attraverso quanto realizzato e tramandato nel tempo rappresenta una sintesi affascinante tra la vita quotidiana e una spiritualità vissuta tra preghiera e simboli di condivisione, tra memoria e ospitalità di un territorio straordinario come l'Arcipelago delle Eolie, con il desiderio di avvicinare il passato con il presente, per far conoscere uno spaccato e un aspetto molto importante della vita degli abitanti del posto e di come queste tradizioni siano giunte fino a noi.

È un modo per accostare il fascino delle bellezze naturali del territorio con il patrimonio storico, religioso e culturale: un accostamento tra due tipi di bellezza, la natura e le tradizioni popolari e religiose che hanno fatto la storia.

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