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Volterra: finalmente il museo diocesano ha un sito web

Un portale semplice ma al tempo stesso elegante, accattivante e facilmente accessibile.

Museo diocesano d'arte sacra (Volterra), 09/10/2020

Finalmente è online il nuovo sito web del Museo Diocesano d'Arte Sacra di Volterra, che ora si rivolge al proprio pubblico anche attraverso il mondo digitale.

Il portale risulta semplice, ma al tempo stesso elegante, accattivante, facilmente accessibile e navigabile; esprime la volontà di rendersi sempre più aperti e accessibili al mondo, potenziando la conoscenza e la promozione della collezione conservata e mettendo al centro i visitatori, anche quelli solo fisicamente più lontani. Intenzione del Museo è quella di mirare ad arricchire e agevolare "l'esperienza di visita", promuovendo la collezione d'arte e le attività culturali proposte.

L'architettura del sito web guida il pubblico visitante per aree tematiche: una sezione è intitolata CHI SIAMO ed è dedicata a presentare la storia del Museo e dell'edificio (la monumentale chiesa di S. Agostino) che lo ospita. Interessanti anche le indicazioni per chi volesse sostenere l'attività istituzione del Museo.

Nella sezione VISITA IL MUSEO sono reperibili tutte le indicazioni per effettuare la visita (ubicazione del Museo, contatti, orari e biglietti).

Nella sezione COLLEZIONE viene presentata una selezione di alcune delle opere principali, corredate da splendide immagini fotografiche. In questa sezione si può ammirare la dinamicità del Museo attraverso delle pagine dedicate ai restauri in corso e alle mostre a cui il Museo partecipa con le proprie opere d'arte.

Molto interessante, infine, è la sezione dedicata al TERRITORIO, in cui vengono presentate le altre tre sedi che il Museo ha nel territorio della Diocesi: Casole d'Elsa (SI), Peccioli (PI) e Pomarance (PI).

Naturalmente il sito web non può essere, per sua natura, considerato un prodotto statico e proprio per questo motivo nella sezione IL TUO MUSEO viene richiesto ai visitatori digitali e a quelli che fisicamente si sono recati a Volterra di dare suggerimenti su come rendere ancora più accessibile la collezione.

 (Andrea Falorni Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici  Diocesi Volterra)

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