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Conversano: una pubblicazione sugli angeli nell'arte

Archivio e biblioteca diocesani presentano il 30° volume della collana "Crescamus"

Archivio diocesano di Conversano (Conversano), Biblioteca diocesana Domenico Morea (Conversano), 29/10/2020

Ecco il testo di presentazione della pubblicazione, curato dai due enti diocesani.

Introdotto da mons. Giovanni Intini, vescovo di Tricarico, che ne sottolinea gli aspetti religiosi, lo studio si dispiega su tre coordinate artistiche: storia italiana, cinema, musica e letteratura, e storia locale.

Partendo dalle raffigurazioni parangeliche presenti nelle epoche pagane assire, greche e romane, Giuseppe Lenoci evidenzia ed esalta la specifica figura dell'angelo nell'Alto e Basso Medioevo attraverso mosaici, affreschi e pitture con gli autori Duccio, Cimabue, Giotto, Martini, Piero della Francesca e Beato Angelico; poi dal Rinascimento con Leonardo da Vinci, Botticelli, Perugino, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio passa all'età moderna con Caravaggio, Tiziano Vecellio, Correggio, Pietro da Cortona, il Veronese e a noi più vicini Finoglio e Fracanzano, per concludere molto brevemente con Canova, Rossetti e Previati nell'età contemporanea (pp. 7-28).

Non meno rappresentata è la figura dell'angelo nel cinema, nella musica e nella letteratura: così nella settima arte Maria Teresa Lenoci la coglie perfino con derive esoteriche "nei paranormale romance o storie dai risvolti cruenti o epici come nel fantasy italiano e non", citando City of Angel, remake de Il cielo sopra Berlino; nella musica segnala Ron, U2 e Vasco Rossi; e nella vasta letteratura Emily Dickinson e la poetessa Mathilde Wesendonck (pp. 29-32).

Infine Antonio Fanizzi non poteva non tratteggiare la figura angelica nella nostra Conversano attraverso le copiose sculture e pitture con una puntuale collocazione topica e annotazioni storiche e devozionali (pp. 33-37).

La conclusione nell'Appendice è presentata dallo stesso Giuseppe Lenoci, per il quale l'immagine angelica "trasmette e trasmetterà la bellezza divina, allo stato puro e vero, esaltando in noi sentimenti e sensazioni di umana felicità" (pp. 38-39).

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