L'Associazione onlus Gruppo San Luca
Il Gruppo San Luca Onlus è un'associazione a carattere volontaristico della Parrocchia Prepositurale di Sant'Erasmo di Castel Goffredo, il cui scopo è il coordinamento e la promozione di attività culturali.
L'associazione, fondata nel 2000, si occupa in particolare di tutela, restauro e valorizzazione culturale e religiosa dei beni di pregio storico e artistico della Parrocchia stessa.
Dalla sua fondazione il San Luca, oltre all'organizzazione di concerti, conferenze, eventi cinematografici e teatrali e viaggi culturali, ha promosso ricerche e studi relativi agli oggetti, alle collezioni e al territorio, che hanno portato alla realizzazione di quattro importanti mostre corredate da altrettanti cataloghi scientifici:
· Iubilate Deo - Antichi libri liturgici della prevostura di Castel Goffredo (2000)
· Il tesoro ritrovato - Reliquie e reliquiari dell'antica prevostura di Sant'Erasmo in Castel Goffredo (2002)
· Sulle tracce di Mantegna. Zebellana, Giolfino e gli altri. Sculture lignee tra Lombardia e Veneto. 1450–1540 (2004)
· D'oro e d'argento - Giovanni Bellavite e gli argentieri mantovani del Settecento (2006)
Il progetto
Tali esperienze hanno costituito per il Gruppo l'impulso alla programmazione di un progetto più ambizioso: l'allestimento di una sezione che racconti il "Tesoro" della chiesa prepositurale, con l'apertura al pubblico dell'Antica Sagrestia interna all'edificio ecclesiastico, interamente recuperata e ristrutturata per la nuova destinazione d'uso, grazie al finanziamento della parrocchia di Sant'Erasmo, con il contributo del Gruppo San Luca e di Fondazione Cariplo nell'ambito del progetto "Castel Goffredo in rete".
Il progetto allestitivo: criteri e scelte dell'ordinamento e del percorso espositivo
La premessa costituisce la base su cui si fonda il progetto che ha previsto il restauro dell' "Antica Sagrestia" realizzata nel XVI sec., situata a nord-est del fabbricato, precedentemente adibito a deposito. La stanza presenta una volta ad ombrello e ha due ingressi: uno presso il coro retrostante l'altare maggiore e uno che collega lo spazio con il cortile absidale affacciato su via Mantova.
La stanza ospiterà il ricco patrimonio di reliquie e reliquiari che dall'inizio del Seicento ha arricchito la Prepositurale nel clima del rinnovato fervore spirituale che animò la riforma post-tridentina.
Il culto dei santi, da sempre considerati intercessori presso Dio, e la consuetudine di conservare e venerare le loro reliquie (letteralmente "resti"), ebbero grande impulso a Castel Goffredo dal 1610, anno in cui il duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga donò alla chiesa 134 reliquie provenienti dalla Cappella Palatina di Santa Barbara in Mantova, inserite nei quattro reliquiari ad altarolo dell'inizio del XVII secolo.
Vincenzo era entrato in possesso del feudo di Castel Goffredo nel 1603 dopo lunghe trattative giudiziarie seguite all'uccisione del marchese Rodolfo sui gradini della prepositurale. Con questa donazione volle esprimere la munificenza gonzaghesca nei confronti della comunità Castellana, a testimonianza della sua centralità nella storia religiosa e nelle vicende politiche di una terra evidentemente considerata snodo di memoria e di fede.
L'Antica Sagrestia, e il patrimonio in essa conservato, arricchisce il connubio ideale tra il modello museale più adatto alla narrazione di un territorio, di un paese e del suo contesto socio-religioso, già individuato nel "Museo della Città" e il "Museo Ecclesiastico" esplicitato nell'acronimo MAST "Museo Arte Storia Territorio" (riconosciuto da Regione Lombardia con d.g.r. 16/10/2018 n. XI/646).