La mostra di documenti presentata presso l'Archivio diocesano di Pisa si inserisce nel ricco programma di iniziative con le quali la città celebra Galileo Galilei nel giorno della nascita, avvenuta a Pisa il 15 febbraio 1564. Il programma è curato dal Comune di Pisa, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant'Anna, Archivio di Stato e Arcidiocesi di Pisa e archivio diocesano, CNR - Istituto Nazionale di Ottica. Tutti gli eventi sono aperti al pubblico e gratuiti.

Il ciclo di incontri si è aperto martedì 15 febbraio alle ore 10:00 presso l'Archivio di Stato di Pisa con la presentazione del programma e con gli interventi della  Direttrice dell'Archivio di Stato, l'Assessore al Turismo e ai servizi e politiche integrate con le università, il Presidente del Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Pisa, per poi proseguire con l'intervento del Direttore Museo degli Strumenti di Fisica – Dipartimento di Fisica – Università di Pisa dal titolo Gli anni pisani di Galileo. Alle 10:45 si è avvenuta l'inaugurazione dell'esposizione dei documenti galileiani presenti nell'Archivio di Stato, più precisamente nel fondo dell'Università di Pisa (mandati di pagamento e relative quietanze firmate da Galileo), nel fondo Gabella dei contratti (dote della madre di Galileo, Giulia Ammannati) e nel fondo del Comune di Pisa, Divisione "D" (istruzioni del Comune per il maestro di grammatica del 1569).

Nella stessa giornata, alle 14.30 presso l'Aula Magna Storica della Sapienza si è tenuto il convegno La Geometria della luce: L'ottica da Galileo agli space telescopes, che ha trattato gli aspetti storici e didattici della Ottica Geometria, ripercorrendo la storia della disciplina dalle prime osservazioni telescopiche di Galileo e la formalizzazione dovuta a Keplero, che rappresentano uno dei momenti fondanti della modernità, fino agli esiti nella ricerca contemporanea. Insieme al Museo degli Strumenti di Fisica e al Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, collaborano all'iniziativa l'Istituto Nazionale di Ottica del CNR (Pisa) e la Associazione per l'Insegnamento della Fisica (AIF). Gli interventi si sono svolti in presenza e trasmessi in streaming all'indirizzo https://call.unipi.it/Galilei2022.

Alle ore 15:00, presso l'Archivio Diocesano,  è avvenuta l'inaugurazione dell'esposizione di documenti conservati nell'Archivio e nella Biblioteca "Card. Maffi" relativi a Galileo: l'atto di battesimo del 19 febbraio 1564, avvenuto nel Battistero; gli appunti e il carteggio dell'Arcivescovo Pietro Maffi con le varie istituzioni pisane e alcuni articoli di giornale relativi al progetto per un monumento dedicato allo scienziato, ideato dallo stesso Arcivescovo per la piazza del Duomo, ma mai realizzato. Il Cardinale Pietro Maffi, arcivescovo di Pisa dal 1903 al 1931, noto anche per la sua attività scientifica di matematico e astronomo - ricordiamo i suoi studi sulle stelle cadenti e le numerose pubblicazioni scientifiche, la sua carica di presidente del consiglio direttivo della Specola Vaticana e fondatore della Rivista di Scienze fisiche , naturali e matematiche - iniziò a progettare il monumento già dal 1906, con la chiara intenzione di riabilitare la figura dello scienziato, processato per eresia dalla Santa Inquisizione nel 1633. L'iniziativa del Maffi e il rifiuto da parte dell'area massonica della giunta comunale del tempo di accettare l'omaggio del monumento offerto dal presule alla città, offrono nuovi e interessanti spunti di riflessione. Provenienti dalla Biblioteca fondata dallo stesso Arcivescovo sono due autografi dello scienziato relativi al periodo padovano (1606) e un manoscritto seicentesco contente le "postille all'esercitazioni del Signor Antonio Rocco opera del Signor Galileo Galilei". L'esposizione proseguirà anche lunedì 21 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e martedì 22 febbraio dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

Infine mercoledì 16 febbraio, alle ore 11:00, presso la Sala della Baleari di Palazzo Gambacorti si terrà la premiazione della terza edizione del premio Galileo Galilei con l'intervento dell'assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani.