In occasione del Giubileo "Pellegrini di Speranza" l'Ufficio diocesano beni culturali di Modena, in collaborazione con il Museo benedettino e diocesano di Nonantola e i Musei del Duomo di Modena, presenta una mostra dedicata ad alcune parole care alla tradizione cristiana: "banchetto", "croce", "giardino".
Attraverso opere dei due musei, accanto ad altre provenienti da chiese del territorio, dall'archivio e dalla biblioteca diocesani, si compone un ideale viaggio alla scoperta dei modi con cui la fede lungo i secoli ha narrato la speranza all'uomo del suo tempo.
Per l'occasione nelle sale dei due musei sono ospitate anche le opere pittoriche e scultoree che gli studenti dell'IIS "A. Venturi" di Modena hanno realizzato per raccontare ai visitatori le loro speranze.
Tra i pezzi più pregevoli e significativi esposti al Museo benedettino e diocesano di Nonantola in un allestimento dialogante con il visitatore si segnalano: la croce romanica di Spilamberto (XII secolo), il calice "di Matilde di Canossa" proveniente da Montebaranzone, due codici miniati (XII secolo) dell'Archivio diocesano, un raro incunabolo della Biblioteca diocesana, una intensa crocifissione di Antonio Corsetti (1744) e la Via Crucis incisa da Giuseppe Graziosi (XX secolo).
Situata nel cuore di Modena, l'esposizione ai Musei del Duomo porta il visitatore all'interno di un ideale giardino composto da dipinti del Sei-Settecento messi in dialogo con incisioni tratte da affreschi di Raffaello e miniature medievali. In un allestimento immersivo, elementi naturali, suoni e profumi accompagnano una proiezione multimediale in cui le sculture del Duomo prendono vita.
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