DESCRIZIONE
Il Fonte battesimale in pietra calcarea bianca, del VII sec. molto probabilmente voluto dal patriarca Callisto (726 – 756) o dal suo successore Sigualdo, è un opera scultorea di bottega longobarda, proveniente dalla demolita chiesetta di san Giovanni davanti al Duomo, come testimonia un’iscrizione sul fonte posta nella cosiddetta Lastra di Sigwald «Hoc tibi restituit Sigua/d Baptesta Johannes», che molto probabilmente fa riferimento ad un restauro del fonte stesso effettuato durante il patriarcato di Sigwald, nell'ultimo periodo del regno longobardo.
Nel 1645, venne trasferito all’interno del Duomo stesso; oggi è conservato nelle sale del Museo Cristiano - Tesoro del Duomo di Cividale del Friuli
Il fonte battesimale è composto da una vasca ottagonale e sormontato da un tegurio (edicola con baldacchino, ed è composto di archi a tutto sesto, sostenuto da colonne corinzie, decorati da motivi fitomorfi, zoomorfi e geometrici.
Alla base del fonte sono inserite delle lastre, due delle quali sono decorate a bassorilievo e denominate lastra di Sigwald (o Sigualdo, 772 - 776) e Lastra di san Paolino II (776 - 802), successore di Sigwald nella cattedra di Aquileia
La prima lastra rettangolare e decorata con Simboli degli Evangelisti: l’angelo per san Matteo, il leone per san Marco, il bue per san Luca, e l’aquila per san Giovanni (aquila) - identificati ciascuno da un cartiglio nel quale è inciso il nome di ognuno di essi con i versi latini del poeta cristiano Celio Sedulio. La lastra è poi divisa in due zone: sulla parte superiore è scolpita una croce, con decorazione a treccia e rosetta al centro, affiancata da due rosette, due candelabri e due palmette; sulla parte inferiore vi è in forme stilizzato l’Albero della vita - con due rami che terminano a testa di leone, ai lati del quale si notano due grifi e due uccelli che sorreggono, con il becco, grappoli d'uva. Altre sei rosette sono presenti sui bordi laterali della lastra.
La Lastra denominata di san Paolino II è frammentata è sicuramente reimpiegata per un restauro del fonte battesimale. Essa è costituita da due parti: ¿a destra, presenta, tra motivi a treccia e piante, i Simboli di due Evangelisti, con cartiglio, rappresentanti: san Luca (bue) e san Giovanni (Aquila); a sinistra, reca rilevata entro un cerchio a spina di pesce, una rosa circoscritta da una treccia e gigli contrapposti, sotto la quale si sviluppa rami e foglie.
Il tegurio è composto da otto lastre anch’esse decorate: con pavoni che si dissetano ad una fonte d’acqua; agnelli tra alberi di palma che si nutrono, simbolicamente, del pane eucaristico; tralci di vite con pampini e grappoli; grandi pesci squamosi, muniti anteriormente di zampe, si affrontano e ciascuno di essi sta per divorare un pesciolino.