Tesori del Passato. Luce sul futuro.

La Biblioteca San Pier Crisologo e l'Archivio storico dell'Arcidiocesi di Ravenna-Cervia

CHIESA CATTOLICA. Missale, Missale Romanum, Venetijs, a Petro Liechtenstein, 1536 (BDRA, Fondo Seminario, XXVII. B. 27)
Canon Missae (ASDRA, Capitolo della Cattedrale, ms 20, 1503)
G. ROSSINI, Partitura autografa del Credo della Messa (Et incarnatus est de Spiritu Sancto), Ravenna, 1808 (ASDRA, Capitolo della Cattedrale), partitura e frontespizio
ALIGHIERI, Dante, Comento di Christophoro Landino fiorentino sopra la comedia di Danthe Alighieri poeta fiorentino, (Impresso in Vinegia, per Petro Cremonese dito Veronese, adi xviii di Nouembrio 1491) (BDRA, Fondo Arcivescovile)
1311 luglio 5, Piacenza. Guidotto degli Arcelli, vicario generale di Ugone, vescovo di Piacenza, per commissione avutane dall’arcivescovo Rinaldo riceve le purgazioni dei frati Raimondo e Giacomo Fontana e Mauro da Pigazzano, templari piacentini (ASDRA, pergg. riunite 4071, 9715, 9716), particolare
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L'Archivio storico diocesano

Nel ricchissimo patrimonio di documenti che gli archivi italiani conservano, gli archivi ecclesiastici rivestono una importanza straordinaria per i documenti di grande antichità posseduti. Senza di questi non sarebbe possibile conoscere quindi ricostruire la storia italiana dei secoli del Medioevo e poi via via procedere sino all'epoca contemporanea. Questi caratteri di antichità e di continuità per 2000 anni di storia sono rappresentati nell'Archivio Storico Diocesano di Ravenna, che è considerato il più antico archivio d'Europa.

La presenza di atti scritti su papiro e su pergamena a partire dalla metà del V secolo d.C. ne fa uno straordinario deposito della memoria e delle vicende di Ravenna e del territorio della Romagna e delle varie diocesi riunite sotto l'autorità dell'arcivescovo, che si rivela negli infiniti aspetti della vita religiosa, politica e sociale emergenti dai documenti originali e ufficiali scritti dai notai.

La recente costituzione dell'Archivio Arcivescovile come Archivio Storico Diocesano nel 2011 rinsalda anche dal punto di vista istituzionale l'unità degli archivi degli enti dipendenti dall'arcivescovo e la conseguente necessità di assicurare per il futuro la conservazione e la valorizzazione di questo tesoro di conoscenza da parte del mondo della cultura scientificamente intesa (Scuola, Università, Beni Culturali).

La Biblioteca San Pier Crisologo

Il 18 marzo 2011 è nata la Biblioteca Diocesana di Ravenna-Cervia, dedicata all'insigne Santo ravennate.

La nuova Biblioteca riunisce in sé due importanti fondi librari: quello del Seminario e quello Arcivescovile (per un totale di circa 90.000 volumi). Sia la Biblioteca del Seminario SS. Angeli Custodi sia la Biblioteca Arcivescovile non esistono ormai più come realtà istituzionali, ma al loro posto vi è una sola realtà quella della Biblioteca Diocesana.

La Biblioteca Diocesana San Pier Crisologo è una biblioteca ecclesiastica, ovvero propria di un ente ecclesiastico, l'Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, quindi il suo patrimonio librario è costituito perlopiù da libri di argomento religioso.

La Biblioteca Diocesana, oltre a costituire di per sé una biblioteca avente un proprio patrimonio librario, ovviamente ancora agli inizi, è un contenitore non solo dei due predetti fondi librari, ma è anche destinata a contenere, o per meglio dire concentrare, ogni altra biblioteca ecclesiastica presente nel territorio diocesano il cui ente per varie vicende è estinto o il cui stato di conservazione sia precario e necessiti quindi di un intervento in tal senso.

Gli scopi primari, infatti, della Biblioteca Diocesana sono essenzialmente due: la conservazione del patrimonio librario a essa affidato ed in aggiunta quello della sua valorizzazione attraverso attività che ne favoriscano la fruizione da parte degli utenti.