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Jean-Joseph Balechou, ha dapprima studiato pittura con Philippe Sauvan, pittore ad Avignone. Ha poi appreso la tecnica dell'incisione con Jean Michel, incisore di francobolli ed ex libris. Proseguì la sua carriera a Parigi dove entrò nello studio di Jacques-Philippe Le Bas e poi in quello di François-Bernard Lépicié. I suoi primi lavori riguardano una trentina di incisioni raffiguranti vari ornamenti: caminetti, consolle, tavoli e altri arredi tratti da lavori di Thomas Lainée e René Vial, così come scene di genere da Étienne Jeaurat e Michel-François Dandré-Bardon. Fu accolta alla Accademia Reale di Pittura e Scultura il 29 marzo 1749 grazie alla riproduzione del ritratto del re di Polonia Federico Augusto II di Sassonia realizzata nel 1715 da Hyacinthe Rigaud e destinata alla galleria di Dresda. Questo ritratto provocò un clamoroso processo: l'artista fu infatti accusato da Théodore Le Leu, agente del re di Polonia, di aver conservato più stampe del numero concordato. Il processo fu lungo, ma Balechou rimase membro dell'Accademia di pittura. Dopo questo processo, Balechou tornò ad Avignone nel 1753 dove continuò a lavorare. Ha inciso dipinti di Joseph Vernet. Morì ad Avignone l'8 agosto 1764, avvelenato, si disse, da un rimedio che aveva imprudentemente preparato. Aveva per allievo, tra gli altri, Pierre-François Laurent.
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Categoria
Persona
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Sesso
M
Data di nascita
11 luglio 1715
Luogo di nascita
Arles (Francia)
Data di morte
08 agosto 1764
Luogo di morte
Avignone (Francia)
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Codice CEI
CEIAF0015646
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Codice VIAF
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Codice ISNI
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Intestazioni
- Balechou, Jean-Joseph <1715-1764>
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Beni storici e artistici
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Data di ultima modifica
11/07/2023
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Fonte dei dati
Banca dati authority file CEI (AF CEI)