Aménagement liturgique
Nel 1958 il vescovo Pasquale Venezia, come accennato nella descrizione storica, ha intrapreso un ampio programma di lavori che dovevano culminare nel progetto di adeguamento dell'area presbiteriale secondo lo spirito della riforma liturgica del Concilio Vaticano II.
Tale opera, una sorta di anticipazione dei tentativi di trasformazione spaziale in relazione alle nuove indicazioni per la liturgia, è rimasta bloccata per il sisma del1962.
II recupero funzionale della chiesa completato nel luglio del 1982 è stato pero perseguito secondo il progetto unitario iniziato precedentemente; l'opera è stata realizzata su progetto e direzione dei lavori
dell'ingegnere Vincenzo Aliperta e con Ia consulenza storica e liturgica di monsignor Donato Minelli. Riguardo all'assetto del presbiterio per realizzare il nuovo spazio e stata eliminata la balaustra marmorea
con cancello di ferro.
Nella parte absidale - nel contesto dell'intervento iniziato all'inizio degli anni Sessanta del XX secolo -è stato collocato un coro ligneo, in duplice ordine di stalli, della seconda meta del XVII secolo, e proveniente dalla chiesa cittadina di San Francesco, officiata dai Francescani Riformati della provincia di Puglia, ancora opportunamente modificato durante gli ultimi lavori di restauro (1979-1982) svolti in continuità con il progetto voluto da monsignor Venezia; al centro del coro, sulla parete absidale e sottostante La grande tela dell'Assunta di Persico, e stata collocata la cattedra episcopale con annessi scanni laterali per la sede del celebrante.
Il nuovo altare (consacrato il10 luglio 1982 dal vescovo Nicola Agnozzi) è stato sistemato al centro dello spazio presbiteriale su una pedana marmorea; era prima collocato nella cappella del Santissimo Sacramento, ma proveniente dalla chiesa dei Domenicani di Ariano dopa la soppressione del1807. Attualmente in questa cappella (nel braccio destro del presbiterio) è collocato il vecchio altare maggiore
(meta del XVIII secolo) rovinato dopo il terremoto del 1930 opportunamente restaurato.
L’ambone, realizzato con elementi marmorei di spoglio nel 1982, è collocato sulla destra dell’altare maggiore, in posizione dominante sulla scalinata che conduce al presbiterio.
La Cappella feriale e localizzata nella Cappella della Visitazione (parete di fonda a destra del presbiterio); in essa ha sede la custodia eucaristica.
Nella cattedrale esiste un pulpito, non più usato, in marmi policromi realizzato nel XVII secolo e collocato nel quarto sottarco tra la navata centrale e quella minore destra, nei pressi del presbiterio.
La disposizione dei fedeli avviene lungo la navata centrale su due file di scanni, simile disposizione si ritrova nella cappella feriale.
Per lo spazio destinato alla celebrazione della riconciliazione o penitenzieria sono in uso due confessionali, collocati lungo le apretie a ridosso delle cappelle, nella seconda e terza campata laterale sinistra.
L'antico fonte battesimale, usato regolarmente anche per le celebrazioni parrocchiali della chiesa, è collocato nella prima campata della navata laterale destra, immediatamente a ridosso dell’ingresso.
La struttura e composta da numerosi elementi di spoglio: il fonte secentesco e inserito in un pregevole arco di epoca rinascimentale, finemente ::scalpellato e decorato (capitelli compositi, fregi, stemmi decorazioni), e realizzato nel1585 cittadinanza di Ariano per l'altare del santo patrono; è posta su due gradini ed è protetta da una recinzione in ferro ottocentesca.
Riguardo all’apparato iconografico si rilevano vari interventi.
Da segnalare, in particolare, quello relati intapresi nel progetto di adeguamento nel 1958, con la realizzazione di affreschi nei riquadri tra le finestre della volta centrale, eseguiti dal professor Geppino Volpe di Napoli.
Tra gli interventi eseguiti dopo il1980, che definiscono l’attuale configurazione dell'impianto, sono da indicare : il trasferimento di due antiche colonne di spoglio della primitiva cattedrale (1070 circa) che, prima collocate nella cappella della Visitazione, sono attualmente ai lati del crocifisso (a desta dell’ingresso principale e di fronte all'antico battistero) l’apposizione, sopra l'arco trionfale, dello stemma di papa Giovanni Paolo II (durante il cui papato la chiesa cattedrale di Ariano è stata anche designata basilica minore) che sostituisce quello preesistente di Pio XI; la realizzazione dello stemma del vescovo Nicola Agnozzi nella pavimentazione, davanti alla scalinata del presbiterio, a testimonianza dei lavori di restauro (1979-1982); e, infine, la realizzazione delle porte di bronzo nella facciata principale, eseguite su progetto dello scultore don Tarcisio Manta, dell'ordine dei Minori francescani di Potenza, per volere del vescovo Agnozzi, e per in carico del vescovo successore Antonio Forte.
In chiesa l'accesso e consentito, oltre che dalla facciata principale - tre ingressi (aperto generalmente solo quello centrale) in corrispondenza delle navate interne, anche dalla limitrofa via Roma (portale rinascimentale con accesso alla navata laterale destra a ridosso della sacrestia) Non sono stati effettuati particolare interventi sul sagrato antistante piazza Duomo; si ricorda però che la scalinata, costruita nella prima metà dell’ottocento per rendere più agevole l'ingresso alla cattedrale, è stata più volte restaurata nel corso del Novecento a causa dei dissesti provocati dai vari terremoti e, in ultimo, nel prospetto della scala sono stati sostituiti completamente gli originari mattoni, piuttosto degradati e con parti mancantii. Si segnala ,infine, la ricostruzione del campanile lungo via Roma, nei pressi dell'ingresso secondario della chiesa.