Dopa il 1980, in seguito ai danni provocati dal violento sisma, sono stati compiuti nella cattedrale lavori di restauro statico e conservativo. ln seguito all'esecuzione di tale ristrutturazione, negli anni Novanta è stato compiuto l'adeguamento funzionale alle indicazioni della riforma liturgica prevista dal Concilio Vaticano II.
Per quanta riguarda lo schema organizzativo del presbiterio (altare, ambone, sede episcopale) è stata rimossa la balaustra marmorea (di epoca tardobarocca) che separava il presbiterio dalla navata centrale; in tale contesto è stato rifatto un sistema di gradini di invito all'area presbiteriale e sono stati ricavati ai lati due spazi principali, in quello a sinistra, accanto alla sede del celebrante, è stato posto l’ambone, realizzato con materiali di spoglio della balaustra rimossa.
L'altare, posto al centro del presbiterio, è stato eseguito con elementi del precedente altare tridentino
probabilmente già ubicato sul fondo absidale; la sede episcopale (al centro e sulla parete terminale dello spazio absidale) è stata costruita nella parte basamentale con elementi dispoglio e nuovi inserti, analogamente agli scanni laterali, e inquadrata in un sistema decorativo marmoreo a parete.
La custodia eucaristica e lo spazio per l'adorazione, nonché la cappella feriale, sono stati ubicati nella cappella sul lato destro del profondo spazio della tribuna; vi sono due file di scanni con passaggio al centro per la disposizione dei fedeli, ma non c’è altaremensa rivolto verso La piccola aula.
II battistero e nella prima cappella a sinistra dell'ingresso costituito da una vasca marmorea con copertura, posta all'interno di un apparato decorative tipico dell'epoca tardobarocca- con una transenna in ferro lavorato.
La disposizione dei fedeli avviene su due file di scanni nella navata centrale con passaggio libero al centro, e ancora un'unica fila di scanni negli spazi del transetto rivolti verso l'altare, sia a destra che a sinistra. La penitenzieria è costituita da un confessionale ubicato nella parete sinistra del transetto.
Per quanto attiene all'apparato iconografico non si segnalano particolari interventi.
II sagrato e gli spazi sussidiari (facciata laterale destra del complesso) risultano purtroppo occupati da un invasivo parcheggio pubblico di automobili.