Aménagement liturgique
Attualmente nella cattedrale di Imola vengono celebrate solo le ordinarie liturgie parrocchiali. La disposizione spaziale è ferma a un adeguamento provvisorio realizzato immediatamente a ridosso della chiusura del Concilio. In realtà già in quegli anni erano stati ipotizzati interventi più consistenti, come ad esempio la realizzazione di un unico grande scalone centrale per l’accesso al presbiterio, ma i progetti non hanno mai superato le opposizioni della Soprintendenza, fino ad oggi per nulla incline a concedere la possibilità di introdurre modifiche.
Pertanto, lo stato di fatto risulta essere il seguente: davanti alla scala per la discesa in cripta è collocato l’altare in legno, posizionato sopra una pedana. Tra l’altare e la rampa di scale trova posto la sede ordinaria; mentre l’ambone, un normale leggio in legno rialzato su predella, è situato alla sinistra dell’altare. La cattedra è invece un manufatto settecentesco in legno, rivestito con le stoffe nei colori previsti dai diversi tempi liturgici. La si vede alloggiata nel presbiterio antico, sulla sinistra, addossata al pilastro e appoggiata su di un elemento in marmo costituito da quattro gradini poligonali, appositamente realizzate a fine 2002 su progetto dell’Arch. Bettini di Imola.
Il vescovo presiede da lì i riti più importanti, in occasione dei quali si torna addirittura alla tradizione preconciliare, con il celebrante che officia dall’altare maggiore, volgendo le spalle al popolo. In questi casi un ambone-leggio viene collocato a ridosso dei gradini del del vecchio altare. Il cerimoniale prevede inoltre una apposita prescrizione per le rare occasioni in cui si debba celebrare il rito dell’ingresso di un nuovo vescovo. In quel caso infatti l’altare “versus populo” in legno viene spostato in alto, al centro del presbiterio, per consentire di avanzare con la fila di sedute destinate all’assemblea.
Infine, un’ultima eccezione, limitata al solo tempo pasquale e rappresentata dalla collocazione accanto all’altare maggiore del tradizionale cero, alloggiato in un monumentale supporto databile tra il XVII e il XVIII secolo, custodito in sagrestia per la rimanente parte dell’anno.
Il fonte battesimale, nella prima cappella di sinistra, è pressoché inutilizzato, in quanto solitamente si ricorre, per praticità, ad un fonte in legno posto davanti all’altare post-conciliare.
Alla fine degli anni novanta si è provveduto all’installazione di quattro confessionali: due di questi provenivano dal seminario locale e sono stati utilizzati come campione per la costruzione degli altri due nuovi elementi. Sempre in quel periodo è stato inoltre realizzato l’attuale impianto di illuminazione; l’intervento ha però riguardato solo l’adeguamento alle normative sulla sicurezza senza fornire soluzioni funzionali alle celebrazioni liturgiche e, anzi, determinando nuove carenze, soprattutto per quanto riguarda l’illuminazione dell’assemblea.