Nel 1968, durante l’episcopato di monsignor Roberto Massimiliani (1948-1975), che aveva avuto parte attiva nell’appena concluso Concilio Vaticano II, furono realizzati dei primi lavori di sistemazione del presbiterio, così come documenta l’iscrizione riportata sulla mensa in travertino che compone l’altare per la celebrazione. Un sarcofago del IV secolo raffigurante episodi biblici con al centro la Consegna delle chiavi a san Pietro, rialzato utilizzando capitelli marmorei, fu collocato a mo’ di altare alla sommità della scala monumentale, di fronte all’altare settecentesco. Questa soluzione fu preferita a quella, caldeggiata dal vescovo Massimiliani, di posizionare il nuovo altare ai piedi della scalinata, più in prossimità dell’assemblea.
Il fonte battesimale e il cero pasquale sono stati collocati nell’aula, sul lato sinistro, presso la scala monumentale che conduce all’area presbiterale. Il fonte, opera rinascimentale, è composto da una vasca circolare in marmo, ornata di cherubini. Precedentemente inserito in una cappella battesimale posta sulla destra dell’ingresso, ora utilizzata come luogo della penitenza, fu spostato nel luogo attuale poco dopo il 1993. Il fonte viene utilizzato saltuariamente per la celebrazione battesimale, mentre nella maggioranza dei casi si fa uso di un bacile mobile.
Il 20 ottobre 2013 è stata inaugurata dal vescovo Romano Rossi (2007) la nuova cattedra episcopale, collocata nell’area presbiterale sul lato sinistro. Realizzata in travertino e bronzo, è stata progettata dall’architetto Romano Adolini. L’alto dossale e una opportuna e puntuale illuminazione permettono di apprezzare in maniera discreta la “presenza” pastorale del vescovo. Nelle intenzioni dell’architetto si segnala la volontà di realizzare un oggetto di forma “archetipa, ma nello stesso tempo attuale, solenne, ma anche sobrio ed essenziale”. La testimonianza diretta del progettista racconta di un primo tentativo di realizzare una cattedra, sulla base delle
indicazioni della committenza, recuperando alcune parti dei plutei cosmateschi conservati nell’oratorio del Sacro Cuore di Maria, progetto opportunamente abbandonato in favore dell’idea progettuale che ha portato all’attuale realizzazione. La sistemazione della cattedra vescovile ha seguito un percorso di partecipazione, controllo e sperimentazione da parte della comunità diocesana attraverso anche il posizionamento di modelli in polistirolo realizzati in dimensione reale.
La sistemazione ancora non ha previsto un ambone, e per la proclamazione della Parola di Dio si usa un leggio in legno sistemato ai piedi della gradinata, dove anche è collocato un faldistorio che funge da sede per il presidente nelle celebrazioni senza il vescovo.
Il Santissimo Sacramento è conservato nella cappella della Madonna del Rosario, nel transetto sinistro.
Come accennato precedentemente, nella prima cappella di sinistra è collocata la Penitenzieria.
Al di sopra della porta principale della chiesa sta la cantoria, sorretta da due colonne di marmo, e l’organo con decorazioni in legno intagliato e dorato.
L’altare e la cattedra
Il fonte battesimale
La cattedra episcopale
La cripta
Pianta della cripta e pianta del suo progetto di restauro (da B.M. Apollonj Ghetti, Antica Architettura sacra nella T...
Il fonte battesimale nella precedente collocazione (da S. Boscolo. L. Creti. C. Mastelloni. a cura di. La cattedrale...
La cripta (da Boscolo. Creti, Mastelloni. La cattedrale di Civita Castellana cit. p. 37)