Beni librari
Beni librari
Attività e collaborazioni
Molte di queste attività sono il frutto di collaborazioni e accordi con istituzioni nazionali e internazionali e aprono ulteriori spazi e suggestioni per nuovi servizi.
Nell’ambito dei beni librari, la collaborazione con l’ Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) si concretizza innanzitutto con l’adesione del Polo di Biblioteche ecclesiastiche (PBE) al Servizio Bibliotecario Nazionale.
Di grande rilevanza a gennaio 2018 è la Convenzione “SBN Ecclesiastico” grazie alla quale si è realizzato il flusso di dati dal catalogo centrale Indice di SBN verso il catalogo BeWeB.
Un ulteriore contributo per il coordinamento e il dialogo tra il lavoro svolto dalle biblioteche del PBE e il sistema nazionale dedicato alle biblioteche è dato dagli accordi che hanno riguardato la descrizione e la catalogazione dei documenti librari manoscritti, per i quali le biblioteche del Polo usufruiscono del software Manus on-line promosso dall'ICCU.
Anche la descrizione delle biblioteche è parte di un accordo con l’ICCU, in base al quale le schede istituto censite nell’ Anagrafe degli istituti culturali ecclesiastici rappresentano la fonte ufficiale dei dati pubblicati nell’ Anagrafe delle biblioteche Italiane (ABI).
La collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) si concretizza con la creazione e il coordinamento del Gruppo per l’accrescimento e lo sviluppo del Nuovo soggettario per i termini di ambito religioso, che si pone l’obiettivo di contribuire all’integrazione del Nuovo Soggettario di Firenze relativamente alle voci di soggetto di ambito religioso.
La partecipazione al Gruppo italiano Utenti MARC 21 (GUMARC 21) , promosso dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e da quella di Valencia, si pone l’obiettivo di contribuire alla diffusione, sviluppo e aggiornamento del formato bibliografico Marc21.
La collaborazione con il Consortium of European Research Libraries (CERL) riguarda l’adesione in qualità di special membership al Material Evidence in Incunabula (MEI) , avviando così per le biblioteche ecclesiastiche aderenti al PBE la possibilità di procedere alla descrizione degli incunaboli posseduti utilizzando un tracciato estremamente dettagliato e qualificato e implementando una base dati di respiro internazionale.