Adaptación litúrgica
Nell'ambito dei lavori di restauro eseguiti nello scorso ventennio, realizzati in seguito ai danni provocati dal sisma del1980, si e provveduto alia trasformazione degli spazi celebrativi nello spirito della riforma liturgica. La ristrutturazione è stata completata nel 1987 (riapertura al culto il 23 maggio con solenne consacrazione) durante l'episcopato di monsignor Felice Leonardo.
In un tale contesto di emergenza e dovendo ripristinare l'antica struttura si e provveduto pertanto anche a trasformazioni incisive dell'area del presbiterio che, sia pur di particolare valenza storica, si presentava dopo il tragico sisma in condizioni piuttosto precarie. E’ stato così possibile rimuovere la balaustra-in posizione dominante su una scalinata-che separava dalla navata maggiore e avanzato il nuovo altare sino in prossimità dell'arco trionfale; la mensa eucaristica, di forma rettangolare piuttosto accentuata, rivolta verso i fedeli e realizzata ex novo in marmo bianco di Carrara, presenta un paliotto diviso in sette pannelli (il primo a sinistra di dimensioni maggiori degli altri) con decorazioni musive che raffigurano i Sacramenti e, al centro, gli Evangelisti. Accanto al nuovo altare, sulla destra, e stato realizzato anche l'ambone con analoghi intarsi a mosaico, caratterizzati da raffinati e astratti cromatismi.
Entrambi gli elementi, di importanza significativa per Ia nuova liturgia postconciliare, sono stati realizzati su
disegno di Ubaldo Zenobia (artista e docente originario di Roseto degli Abruzzi).
La cattedra episcopale (in legno di noce intagliato senza l'annesso baldacchino con sedili laterali) e stata eseguita su progetto di padre Tarcisio Musto è collocata sui fondo absidale, al centro della spazio al di sotto del vecchio altare maggiore sormontato dalla tela di Michele Foschini rappresentante La Trinità con L’Immacolata.
Alle spalle dell'ambone, in uno stallo del cora ligneo, appoggiato alia parete destra del presbiterio e la sede del celebrante.
La disposizione dei fedeli e predisposta da un sistema con due file di scanni e spazio libero al centro.
La cappella feriale, nella stesso luogo riservato allo spazio per l'adorazione (custodia eucaristica), è stata ubicata in quella della Santissima Trinità (cappella sul fonda sinistro del presbiterio), dotata di altare-mensa e di relativi scanni per i fedeli nella spazio prospiciente la balaustra marmorea di ingresso alia cappella. Per il sacramento della riconciliazione o penitenza si segnalano quattro confessionali (non tutti pero in uso) posti nelle navate laterali (in prossimità degli ingressi laterali) e agli estremi del transetto.
Nella prima cappella della navata laterale sinistra, in prossimità del relativo ingresso minore e con accesso dalla prima campata, è collocato il battistero (in uso) realizzato recentemente con efficace contrasto di marmi chiari e scuri; sulla parete di fondo è una vetrata policroma con un'immagine di San Giovanni che battezza Cristo, accanto, il cero pasquale. Oltre a interventi di manutenzione ordinaria, collegati ai lavori di restauro, non si segnalano opere particolari a riguardo della spazio esterno del sagrato, la cui piazza antistante presenta uno spazio di verde attrezzato.
Nel contesto dei lavori di adeguamento non sono stati previsti particolari interventi relativi all'apparato iconografico, sebbene la cura per alcuni elementi (si veda l'esecuzione dell'altare, dell'ambone e del battistero) abbia apportato un significativo arricchimento simbolico e figurativo, sia pure di minori dimensioni. Si ricorda che nel1960 e stata realizzata anche una nuova pavimentazione per Ia cattedrale, voluta dall'arcivescovo di Napoli Alfonso Castaldo e durante l'episcopato di Felice Leonardo, così come documenta una lapide marmorea ai piedi della scainata che conduce al presbiterio ("EX MUNIFICENTIA ALFONSI CASTALDO / ARCHIEPISCOPI NEAPOLITAN! FELICE LEONARDO EPISCOPO A.D. MCMLX").