Plano

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Sede

5. Cappella feriale

6. Fonte battesimale

7. Candelabro Trivulzio

Data del rilievo: 2011

Adaptación litúrgica

Il progetto di adeguamento liturgico della cattedrale milanese trova definitiva stesura nel 1982 -1983, durante l’episcopato di Carlo Maria Martini, a opera di Ernesto Brivio, dopo il lungo periodo sperimentale, coinciso con l’uso di un altare provvisorio in legno, iniziato nel 1965 (il giorno dell’Epifania di quell’anno il cardinale arcivescovo Giovanni Colombo presiede la prima celebrazione eucaristica in lingua italiana) e via via rinnovato, a seguito dei lavori di restauro del Duomo, nel 1969, 1972 e 1981. Nella nuova sistemazione l’area presbiterale si amplia verso l’assemblea per consentire la collocazione prossima e distinta dei tre poli liturgici. L’altare consiste nella messa in luce della primitiva mensa della cattedrale jemale di Santa Maria Maggiore, inserita nel XVI secolo alla base del ciborio - tabernacolo di Pellegrino Pellegrini: la sua “traslazione inversa”, al centro di una composizione spaziale di matrice circolare e su un podio rialzato di più di un metro rispetto al piano delle navate, ha segnato una tangibile continuità di fede con le radici storiche della cattedrale. La cattedra episcopale è stata collocata a ridosso del pilone contraddistinto dal pulpito meridionale, secondo una rotazione di 45 gradi rispetto all’asse dell’edificio; si è abbandonata la posizione al fondo del presbite rio (in uso dai tempi di Federigo Borromeo e fino all’episcopato di Giovanni Battista Montini) per mitigarne gli effetti scenografici e con sentire migliori condizioni di presidenza dell’assemblea, senza che ciò facesse venir meno il legame spazia le del seggio vescovile con il Capitolo. Questi è disposto in un nuovo coro ligneo che chiude l’avanzamento presbiterale verso l’abside, secondo un andamento semicircolare alle spalle dell’altare. L’ambone, che si affianca al pulpito settentrionale (riutilizzato dagli arcivescovi Martini e Tettamanzi a partire dal 1986) come luogo della Parola, appare di dimensioni minute ed è portato in un punto prossimo ai fedeli, sui risalti curvi del presbiterio. Il punto di sintesi tra antico e nuovo spazio celebrativo è il ciborio cinquecentesco, traslato in avanti di una campata al fine di mantenerne viva e significativa la presenza quale luogo della custodia eucaristica e di con- sentire l’allestimento della cappella per i riti feriali nel vano absidale. La cattedra e l’ambone attualmente in uso sono stati creati in bronzo a rilievo da Mario Rudelli (n. 1938); l’arredo liturgico della cappella feriale è opera di fra Costantino Ruggeri (1925-2007).

INFORMACIONES

Anno di adeguamento
1982 -1983
Vescovo committente
Carlo Maria Martini
Architetto/i progettista
Ernesto Brivio
Artista/i che hanno lavorato all'arredo liturgico
Mario Rudelli , Costantno Ruggeri , Ugo Dellapiana , Carlo Ravelli

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Lo spazio liturgico delle cattedrali - Diócesis de Milano

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Nascente

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