La cattedrale di Benevento rappresenta un complesso di antiche origini di cui però sussistono soltanto la facciata e il campanile, oltre a preziosi elementi di spoglio (alcuni esposti anche nel contiguo Museo Diocesano). La chiesa è stata costruita ex novo su un progetto dell’architetto Paolo Rossi de Paoli, in seguito agli irreparabili danni provocati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale (estate del 1943). Piuttosto antiche risultano le origini dell’impianto che, come riporta qualche fonte, sembra essere sorto sulla preesitenza di una primitiva basilica (VII secolo, per volere del vescovo David). Nel IX secolo in seguito alla traslazione delle spoglie di San Gennaro dalle catacombe napoletane, la cattedrale beneventana fu ampliata (impianto a tre navate) per iniziativa del principe Sicone. Successivamente la chiesa fu più volte trasformata così come testimoniano la porta bronzea d’ingresso (seconda metà XII secolo) e l’antica facciata su modelli pisani (XIII secolo); nel 1278 per volere dell’arcivescovo Romano Capodiferro fu costruito il campanile, ricco di elementi di spoglio, e durante l’episcopato di Gaspare Colonna l’impianto fu arricchito e decorato con marmi preziosi. In seguito a un terremoto, a partire dal 1456, la struttura fu ampliata assumendo una configurazione a cinque navate, mentre in epoca barocca furono realizzati fastosi apparati decorativi policromi soprattutto per volere del cardinale Vincenzo Maria Orsini. Alle ricche trasformazioni dell’età moderna, documentate da interessanti foto storiche ed esistenti fino al 1943, fanno seguito anche lavori di sistemazione e restauro intrapresi nel XIX secolo. Il progetto di ricostruzione della Cattedrale è stato completato negli anni Sessanta provvedendo contestualmente all’adeguamento degli spazi liturgici secondo le indicazioni conciliari. Iniziato intorno al 1950 secondo istanze riconducibili a un tardo esito relativo ai canoni dell’arte razionalista del primo quarto del XX secolo, i cui caratteri sono evidenti soprattutto nello sviluppo della facciata laterale prospiciente la piazza Orsini; tale prospetto è caratterizzato da un rivestimento in mattoni di travertino (al primo livello) e da superfici intonacate con una teoria continua di archetti (al livello superiore) da cui emerge il volume aggettante quadrato della cappella del Santissimo Sacramento, coperta da un cilindro a mo’ di cupola con alto tiburio. L’interno di quello che è più esatto definire come “nuovo Duomo” di Benevento è l’esito di un’ipotesi monumentale, ricca di citazioni artistiche come il baldacchino di copertura o ciborio dell’altare maggiore o anche la cappella del Santissimo Sacramento, ispirata evidentemente a modelli dell’arte neoclassica. La volta di copertura interna, in cemento armato, è disegnata secondo forme che tendono a ricordare l’originario sviluppo dell’impianto, basato su una primitiva croce latina, ma poi successivamente trasformata. Piuttosto ricco è il moderno apparato iconografico, realizzato a mosaici da Elena Schiavi (1960), artista veneziana, sull’enorme parete che costituisce in pratica l’arco trionfale dell’impianto. La pianta della attuale chiesa, come si è detto riecheggia quella originaria: longitudinale, a croce latina con cinque navate e annesse cappelle laterali di minima profondità. Agli estremi dell’area presbiteriale sono presenti, a sinistra, la cappella invernale (oggi dedicata a San Pio da Pietrelcina) e, a destra, alcuni locali a uso ufficio e di servizio (già vecchia sacrestia). Nel contesto dei lavori di ricostruzione post-bellica della Cattedrale –iniziati intorno al 1950 e completati soltanto nel 1965 con la definitiva consacrazione della nuova chiesa– sono stati affrontati anche i temi riguardanti l’adeguamento liturgico dal progettista Paolo Rossi de Paoli e dai liturgisti dell’arcidiocesi, proprio in relazione alle norme stabilite in quegli anni dal Concilio Vaticano II. L’opportunità ha così permesso di mettere in opera alcune idee e spunti che in quel tempo erano dibattute a livello teorico, organizzando proprio in modo particolare l’area del presbiterio che, collocata su una gradinata, presenta due amboni ai lati della iconostasi, un altare conciliare su un classicheggiante ciborio sostenuto da massicce colonne angolari e sul fondo absidale la cattedra episcopale realizzata in marmo con tessere musive policrome. Vi è un ingresso laterale (non sempre in funzione) da piazza Orsini, lungo la facciata laterale del complesso, annesso al Museo Diocesano e alla sede vescovile. Da circa un decennio nell’ampia piazza – rimaneggiata durante la seconda guerra mondiale e su cui prospetta la facciata laterale al Duomo – è stata ricollocata la settecentesca e preziosa fontana dedicata al cardinale Vincenzo Maria Orsini (poi papa Benedetto XIII).

LITURGICAL ADEQUACY

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FESTIVITIES AND PARTICULAR DEVOTIONS

24 agosto:
S. Bartolomeo apostolo, patrono di Benevento

SAINT WORSHIP

Reliquie di S. Bartolomeo apostolo
(chiesa omonima al corso Garibaldi)

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