Diocese of Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli - Treia

Chiesa di San Giuliano

La facciata della cattedrale San Giuliano a Macerata
Veduta dell’aula dall’ingresso

La Cattedrale di Macerata sorge in Piazza S. Vincenzo Strambi, sul luogo dell’antica pieve dedicata a San Giuliano documentata dal 1022 ma risalente probabilmente all’VIII secolo. Nel 1320 Papa Giovanni XXII conferiva a Macerata il titolo di città elevando la pieve a chiesa cattedrale della nuova diocesi. Il Vescovo Nicolò dall’Asta nel 1464 ne promosse la ricostruzione in seguito al ritrovamento della reliquia del Braccio di San Giuliano. L’edificio presentava allora un impianto ad aula unica affiancato da cappelle devozionali e con copertura lignea a vista. Di esso si conserva il solo campanile (1478): venne infatti demolito nel 1771 per lasciare il posto ad una nuova fabbrica, l’attuale, progettata da Cosimo Morelli e terminata nel 1790. La facciata è rimasta incompiuta. L’interno della Cattedrale, in stile neoclassico, presenta un impianto a croce latina, con coperture voltate, scandito in tre navate da arcate poggianti su colonne binate con capitelli ionici. Nelle pareti delle navi laterali si aprono sei cappelle con gli altari devozionali. I pilastri che sorreggono la cupola all’incrocio del transetto sono segnati da lesene corinzie e da una cornice con decorazione a medaglioni. Sul fondo del transetto di sinistra si accede alla cappella del Santissimo Sacramento ristrutturata in “stile eclettico” nel 1932 e decorata da Ciro Pavese; entro l’altare è custodita un’urna in legno di ebano del 1647 decorata con dorature e cristalli di rocca: conserva un prezioso Corporale che si vuole macchiato dalle gocce di sangue sgorgate nel 1356 da un’ostia consacrata. Nella prima cappella della navata sinistra è situato il fonte battesimale racchiuso in una costruzione lignea seicentesca. Le decorazioni pittoriche nelle volte del presbiterio (Ritrovamento del braccio di San Giuliano) e nel catino absidale (Assunzione della Vergine) sono anch’esse opera di Ciro Pavisa eseguite tra il 1924 ed il 1937. Ai lati del presbiterio, due ampie scalinate, conducono alla chiesa inferiore, dedicata alla SS. Trinità. Nel 1970 la cattedrale è stata oggetto di un intervento di adeguamento alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. A destra della Cappella del SS. Sacramento si accede alla sacrestia dove sono conservati, oltre gli arredi e paramenti sacri, una serie di dipinti fra i quali il Trittico di Allegretto Nunzi da Fabriano (1369) e la Deposizione di Filippo Bellini.

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Marche
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Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli - Treia
Piazza Strambi

Macerata (MC)

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1. altare celebrato

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. fonte battesimale

5. Cappella del Santissimo

I S. Giuliano, C. Unterberger

II San Michele Arcangelo, G. Calandra

III Sacro Corporale

Data del rilievo: 2015

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Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli - Treia

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30/06/2017

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