La prima traccia attendibile circa l’esistenza di una canonica di San Rufino risale al 1029, e riguarda certamente la seconda fase storica dell’edificio, voluto dal vescovo Ugone e divenuto sede vescovile nel 1036 al posto di Santa Maria Maggiore. La struttura doveva inglobare numerosi resti archeologici, in parte di epoca romana e in parte appartenenti alla preesistente parva basilica, eretta all’epoca del Vescovo Basilio (V secolo). Nel 1140, su progetto di Giovanni da Gubbio, fu fondata la terza cattedrale, consacrata da Innocenzo IV nel 1253. Nel 1571, i gravi eventi sismici succedutisi nei tre secoli precedenti, la mutata sensibilità estetica del periodo storico e le nuove esigenze liturgiche conseguenti alla Riforma Cattolica portarono ad una globale riconfigurazione dell’edificio. Il progetto fu redatto dal perugino Galeazzo Alessi, ma i lavori si conclusero solo a tredici anni di distanza dalla sua morte (1585). La struttura romanica a tre navate, con copertura lignea a falde e muratura lapidea a faccia vista, venne così sottoposta a radicali modifiche: riduzione dell’altezza libera dei pilastri mediante inserimento di copertura a volte; irrigidimento della facciata e della prima campata tramite spalle murarie; abbassamento del presbiterio; realizzazione di una cupola sorretta da massicci sostegni murari; chiusura delle due ampie aperture ai lati dell’abside. Nel 1882 si procedette infine ad una globale decorazione degli interni. Di straordinaria bellezza è il prospetto a capanna, ritmato da quattro lesene che rispecchiano l’interna articolazione spaziale. Nel primo ordine, segnato da una fitta trama di cornici modanate, si inseriscono i tre portali con lunette monolitiche scolpite, fiancheggiati in basso da leoni stilofori e grifi. Il secondo, delimitato dalla finta galleria e da un cornicione retto da mensole su archetti pensili, accoglie i tre rosoni, disposti in asse con i sottostanti portali. Nel timpano, infine, spicca un rincasso a ogiva. Attraverso la sacrestia, posta alla destra del presbiterio, si giunge all’Oratorio di San Francesco, dove il Santo pregava prima delle omelie. Dalla navata destra si accede alla Cripta, appartenente alla cattedrale ugoniana, con sarcofago romano del III secolo e affreschi dell’XI secolo, e ai locali dell’Archivio e del Museo della Cattedrale, dai quali è visibile il fianco destro della chiesa medievale con interessanti resti di affreschi. Tra le opere custodite all’interno, Affreschi dell’oratorio di S. Rufinaccio (Puccio Capanna, secondo quarto del XIV secolo) e Polittico di S. Rufino di Niccolò Alunno (1462).

FESTIVITIES AND PARTICULAR DEVOTIONS

12 agosto:
Festa di S. Rufino
Processione del Venerdì Santo con recita della lauda trecentesca della Scavigliazione
Festa della Chiesa Diocesana (IV domenica di ottobre)

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S. Rufino
(altare maggiore e sacrestia)
S. Rufino d’Arce
(altare omonimo)

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