Diocesi di Melfi - Rapolla - Venosa

Chiesa di Santa Maria Assunta

Le prime notizie relative alle sede vescovile di Melfi risalgono all’epoca del primo concilio che vi fu celebrato nel 1059 da papa Niccolò II. Roberto il Guiscardo decise di erigere una “nuova” cattedrale che fu consacrata nel 1076. L’edificio religioso subì danni tanto gravi a causa delle guerre e degli assedi che si verificarono durante la prima metà del XII secolo, che Ruggero decise di costruire una nuova cattedrale, su progetto di Noslo di Remerio, dotata di un imponente campanile, che fu consacrata nel 1153. Dell’edificio normanno resta l’impianto di base, che rappresenta un esempio di transizione fra una pianta a croce greca ed una a croce latina. Lo spazio interno è suddiviso in tre navate mentre le cappelle laterali furono aggiunte fra il 1300 e il 1500. Nel 1472 il vescovo Loffredo fece abbattere il catino absidale e costruire il coro rettangolare dando alla cattedrale l’attuale forma a croce latina. Nel corso del XVI secolo con i vescovi Rufino, Mario e Alessandro vennero compiuti ulteriori lavori di ampliamento e sistemazione con la costruzione della sacrestia accanto al coro. Agli inizi del XVII secolo il vescovo Branciforte imposto il primo nucleo della cappella per la custodia del SS. Sacramento. Nel 1694 un violento sisma lesionò le murature portanti dell’edificio, che vennero prima consolidate e poi, ad opera del vescovo Spinelli, in parte ricostruite. La facciata e la navata centrale vennero completamente riedificate e gli spazi interni rimodellati secondo i canoni artistici e decorativi barocchi. A distanza di un secolo il terremoto del 1851 provocò ulteriori gravi danni che furono riparati nel 1906 dal vescovo Camassa. Ma un successivo violento sisma nel 1930, aggravò l’entità delle lesioni e costrinse ad un lungo intervento di restauro durante il quale furono abbattute le cappelle laterali per problemi di stabilità e siasportarono le superstiti decorazioni barocche per riportare alla luce, dove possibile, le antiche strutture normanne. La cattedrale fu riaperta al culto nel 1938.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

15 agosto:
Festa dell’Assunta co-patrono di Melfi con processione religiosa
09 dicembre:
Festa patronale di S. Alessandro patrono di Melfi e della Diocesi con processione religiosa solenne

CULTO DEI SANTI

Festa di S. Alessandro
(altare omonimo)
35 reliquie di Santi
(altare di S. Alessandro)
S. Teodoro Martire
(sotto altare principale)

EVENTI PARTICOLARI

Concerti di musica sacra a S. Alessandro e nel periodo pasquale.

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Pianta

1. altare

2. ambone

3. cattedra

4. fonte battesimale

5. custodia eucaristica

I. altare pre-consiliare in marmi policromi

II. coro ligneo del XVI sec.

III. altare di S. Alessandro con 35 reliquie di Santi

IV. pergamo ligneo di scuola napoletana

V. cappella della vestizione.

VI. Icona della Madonna Bizantina

VII. Tela dell’ultima cena (XVII sec.)

Data del rilievo: 2015

FONTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Melfi - Rapolla - Venosa

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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