Diocesi di Tursi - Lagonegro

Chiesa di Maria Santissima Annunziata

Sin dal 968 Tursi era sede vescovile bizantina di rito greco suffraganea di Otranto. Contemporaneamente alla conqui-sta Normanna dei territori bizantini avviene l’azione riformatrice della chiesa romana tesa fin dal sinodo di Melfi del 1059, a sottrarre i territori di culto bizantino alla metropolia di Otranto; in quest’ epoca la cattedrale aveva sede nella chiesa di San Michele Arcangelo. Dunque nel 1069 Papa Alessandro II affida Tursi alla diocesi di rito romano di Acerenza, e la nuova sede episcopale passa ad Anglona. Sono anni bui per la cattedrale di Tursi; fino al 1544 quando papa Paolo III trasferisce definitivamente la sede episcopale a Tursi. Da questo momento sorgono discussioni, anche accese, sull’opportunità di trasferire il titolo di Cattedrale alla più nuova e grande chiesa della SS. Annunziata. Grazie all’intervento dell’ allora signore di Tursi, il Principe di Salerno Ferdinando Sanseverino D’Aragona, il Papa Paolo III trasferisce il titolo di Cat-tedrale dalla chiesa di San Michele Arcangelo in quella della SS. Annunziata. Questa chiesa fu costruita nel XIV sec.; nel XV secolo con l’incremento della popolazione fu costruita una nuova chiesa a ridosso di questa, che ne divenne la sacrestia, dedicata alla SS. Annunziata. Nel corso degli anni, a causa dei terremoti e di altre calamità, alla Cattedrale sono state apportate molte modifiche, anche alle parti strutturali tanto da farle perdere lo stile originario. Nel 1718 vi fu un restauro e la ricostruzione del campanile crollato da parte di Mons. Domenico Sabatino. Nel 1726 venne rifatta e arredata con armadi la sacrestia e dotata la chiesa di suppellettili e opere d’arte ad opera di Mons. Ettore Quarti. La cattedrale fu nuovamente re-staurata nel 1901 da Mons. Carmelo Pujo in particolare la facciata. Col crollo di parte del cassettone della navata centrale nel 1931, furono necessari nuovi lavori di restauro eseguiti nel 1934. Due incendi ravvicinati uno la notte tra il 7 e l’ 8 novembre 1988 e l’altro tra l’ 11 e il 12 novembre 1988 devastarono e distrussero prima la sacrestia e poi la chiesa lasciando in piedi solo i muri perimetrali. I restauri appena finiti (la chiesa è stata riaperta al culto il 1 Maggio 2006) hanno riproposto il più fedelmente possibile lo stile originario: sono state riaperte gli archi dell’abside a sinistra dell’altare maggiore, sui cui pilastri sono venuti alla luce due affreschi, murati agli inizi del XVII sec. quando si collocò il coro ligneo; sulla parete di fondo del coro è venuta alla luce una monofora prima nascosta dall’organo; sono state riaperte due volte all’entrata della cattedrale occultate durante i restauri del 1934; sotto tutto il pavimento si sono rinvenute numerose tombe e nella sacrestia si è rinvenuto un ossario e i resti di una precedente costruzione. La cattedrale ha impianto basilicale a croce latina a tre navate, transetto con abside rettangolare affiancato a sinistra dal cappellone del Sacro Cuore e a destra dalla sacrestia.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

26 maggio:
Festa del Santo Protettore (San Filippo Neri) con processione liturgica solenne
17 giugno - 25 giugno:
Novena di San Filippo Neri
Festa della Madonna delle Grazie con novena di preparazione (seconda domenica di luglio)

CULTO DEI SANTI

Beato Agostino Lentini

EVENTI PARTICOLARI

Concerti di musica sacra e natalizi

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Pianta

1. altare

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. battistero

5. cappella del Santissimo

I. altare in marmi policromi intarsiati

II. affreschi del XVI sec.

III. soffitto ligneo con dipinti dell’Annunciazione e incoronazione della Vergine

IV. Resti di affreschi (1960)

Data del rilievo: 2015

FONTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Tursi - Lagonegro

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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