Sorge nel cuore della città, a perenne testimonianza del culto del martire Feliciano, vescovo di Foligno morto quivi nel III secolo, all’età di novantaquattro anni, durante la persecuzione di Traiano Decio. Sepolto nel campiello (agello) di sua proprietà, il Santo fu dapprima posto in un semplice sacello, poi corredato di una solida cinta muraria (Civitas Sancti Feliciani). Gradualmente si configurò un primo edificio a croce latina, con tre navate, abside, presbiterio rialzato e sottostante cripta. Ampiamente trasformato nel X secolo, fu completamente riedificato, a partire dal 1133, per volontà del vescovo Marco. Nel 1201, sotto il vescovo Anselmo, fu compiuta la costruzione del fronte secondario su Piazza Repubblica, probabilmente concepito dagli scultori-architetti Rodolfo e Binello. La parte superiore, commissionata dalla nobile famiglia dei Trinci, risale invece al secolo XIV. Tra il 1512 e i 1515 Cola di Caprarola diresse cospicui lavori di modifica, culminati tra il 1543 e il 1548 nella realizzazione della cupola, progettata dal fiorentino Giuliano di Baccio d’Agnolo. L’attuale configurazione interna dell’edificio si deve all’architetto folignate Giuseppe Piermarini, che tra il 1772 e il 1808 portò a termine la riprogettazione in stile neoclassico concepita da Luigi Vanvitelli, sebbene modificandone la portata. L’operazione, pur determinando la perdita di numerose opere d’arte, attraverso la sapiente enfatizzazione delle membrature conferì all’interno un disegno calibrato e fortemente unitario. Il sontuoso baldacchino, che ripropone dimezzandone le proporzioni quello romano del Bernini, è opera del gesuita A. Pozzo. La complessa volumetria dell’edificio ingloba il corpo massiccio del Palazzo delle Canoniche, letteralmente incastonato tra il transetto sinistro e la navata. Il fronte principale, dai caratteri tipicamente locali, è scandito in tre ordini da due cornici orizzontali, e presenta un portale ad archi multipli, una loggetta affiancata da bifore e, al centro, un rosone. Particolarmente degno d’attenzione è tuttavia il fronte secondario, ricchissimo nella composizione e nell’apparato decorativo. Il campanile medievale, colpito dal sisma del 1832, fu ricostruito nel 1847 su progetto dell’architetto Vitali. Al suo interno, ornata da affreschi quattrocenteschi, la cella in cui visse il Beato Pietro Crisci (+ 1323). Già oggetto di ingenti lavori di ripristino ai primi del Novecento, la Cattedrale è stata fortemente danneggiata dal terremoto del 1997. Conclusi i lavori di restauro (Arch. G Carini, Ing. G. Colombatti, L. e L. Radi Architetti), sono stati realizzati il nuovo presbiterio e il nuovo fonte battesimale (L. e L. Radi Architetti).

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

24 gennaio:
Festa di S. Feliciano
08 dicembre:
Festa dell'Immacolata concezione
Corpus Domini

CULTO DEI SANTI

S. Feliciano, S. Messalina, S. Marone
(cappella delle reliquie, all’ingresso della Cripta)

EVENTI PARTICOLARI

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