Diocesi di Atri

Chiesa di Santa Maria Assunta

Piazza Duomo, entro una zona termale, nel cuore dell’antica Hatria Picena” lungo il Decumano che ancor oggi, costituisce la direttrice principale della città.. L’impianto originario, a cinque absidi, (le cui tracce sono emerse durante i restauri eseguiti fra il 1964 e il 1965), risalente al IX-X sec.d.C. (una bolla pontificia ne attesta l’esistenza certa al 1140), fu realizzato sui resti di una piscina limaria di epoca romana adibita nel Medioevo a cripta. La chiesa, dopo essere stata distrutta verosimilmente insieme alla città nel 1154 per mano dei Normanni, (stessa sorte era toccata a Teramo), fu ricostruita dai Cistercensi e consacrata nel 1224; in tale periodo furono probabilmente demolite le absidi per ricavare tre cappelle quadrilatere. Elevata a cattedrale indipendente nel 1251, un anno dopo venne sottoposta alla più antica ed importante Diocesi di Penne. Nel 1949 infine fu unita “aeque principaliter” a quella di Teramo. L’attuale edificio a tre navate, privo di transetto e abside, è caratterizzato dallo stile gotico e dall’uso della pietra d’Istria. E’ il risultato dell’intervento di riedificazione e ampliamento resosi necessario con l’acquisita dignità di sede vescovile e realizzato tra la fine del XIII e l’inizio del XIV sec da Raimondo di Poggio e Rainaldo di Atri, progettisti e valenti scultori, i quali ispirandosi alla tradizione dei marmorari romani e pugliesi, seppero realizzare una corrente artistica di spicco, (la cosiddetta “Scuola Atriana”), che operò per tutto il Trecento. Il nucleo orientale e più antico del maestoso edificio, (scandito da pilastri quatrilobati) si estende dal coro fino al campanile; è opera di Raimondo di Poggio e a lui si devono due dei tre eleganti portali minori (quello mediano -1288 - e quello di destra - 1302) aperti sul fronte meridionale armoniosamente ritmato da lesene. La parte occidentale della fabbrica, (scandita anch’essa da piloni quatrilobati, ma ad interasse inferiore e senza rivestimento di rinforzo), corrispondente al prolungamento dal campanile alla facciata, va invece attribuita a Rainaldo di Atri. La facciata, di grande semplicità, a coronamento orizzontale (tipologia che ha avuto una grande diffusione in Abruzzo tra il XIII e il XIV sec.) è tripartita da lesene, le quali inquadrano nella parte centrale lo splendido portale del 1305 ed il pregevole rosone a forma di ruota, inseriti in un’unica incorniciatura a timpano. Il terzo portale laterale aperto a sinistra del sucitato fronte, detto Porta Santa, fu realizzato anch’esso da Raimondo l’Atriano. Gli affreschi verosimilmente estesi in tutto lo spazio interno a partire dalla fine del XIII sec raggiunsero il culmine due secoli dopo con lo splendido ciclo pittorico di Andrea Delitio, rimasto intatto fino ai nostri giorni; le pitture più antiche, di tipo votivo, gravemente danneggiate dagli intonaci sovrapposti nel XVII sec, furono riportate in luce, seppur con estese lacune, negli interventi di restauro del 1895. Il campanile, a pianta quadrata, è medioevale nella parte inferiore mentre il tamburo ottagonale cuspidato fu realizzato da Antonio da Lodi nel 1502. La Nuova Sagrestia addossata al prospetto settentrionale fu inaugurata nel 1599. Nel periodo barocco l’altare maggiore fu impreziosito di un ciborio in legno, realizzato da Carlo Riccione (1677), ad imitazione di quello berniniano di San Pietro, che attualmente si trova nell’adiacente e comunicante chiesa di S Reparata realizzata da Giovanni Battista Gianni da Milano (1741). La copertura, tranne la campata del coro con volta a crociera costolonata, è realizzata con capriate lignee; le volte fatte costruire nel 1824, unico sostanziale cambiamento effettuato nella Cattedrale (oltre alla seicentesca sovrapposizione degli intonaci sugli affreschi più antichi), furono eliminate durante i restauri del 1955-1960, condotti prima dal Soprintendente Delogu e poi proseguiti dal Matthiae. Adiacente il prospetto posteriore della chiesa è il chiostro trecentesco; da qui, attraverso una breve scalinata si può accedere alla cripta (ex cisterna d’acqua). Il chiostro, la cripta ed alcuni locali annessi ospitano il Museo Capitolare. La cattedrale di Atri non è stata ancora adeguata alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

15 agosto:
Solennità dell’Assunta con apertura annuale della c.d. Porta Santa.
08 dicembre:
Solennità dell’Immacolata
Festa di Santa Reparata V.M. Patrona (lunedì dopo la domenica in albis – 9 giorni dopo la Pasqua).

CULTO DEI SANTI

Reliquiari
(Museo capitolare)

EVENTI PARTICOLARI

Concerti di musica sacra.

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Layout

1. altare celebrato

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. fonte battesimale

5. cappella del Santissimo

I. portale principale gotico

II. portali laterali gotici

III. cappella votiva degli Acquaviva

IV. affreschi del De Litio

V. ciborio ligneo seicentesco

Data del rilievo: 2015

SOURCE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Teramo-Atri

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30/06/2017

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