Adeguamento liturgico
Rispetto all'area presbiteriale si segnala che è stato eseguito un organico progetto di riadattamento e trasformazione della spazio cosi come è riscontrabile con efficacia dal raffronto tra una foto storica e una attuale.
L'intervento è stato eseguito nel 1974 per volere del vescovo Mario Roatta e in collaborazione con la Soprintendenza ai Monumenti allora preposta al controllo del territorio; in questa contesto è stata eliminata tutta la sistemazione risalente alle ristrutturazioni compiute durante il XVIII secolo e in quello successivo. Per la presenza di una cripta sottostante (di epoca romanica) l'area presbiteriale risultava sopraelevata grazie a un doppio sistema di scale: il prima per l'accesso alla tribuna (attraverso una balaustra marmorea che isolava la zona dalla navata principale), e il secondo, con analoga separazione (lavorata finemente in marmi policromi e alla sommità di una gradinata convessa), di accesso specifico allo spa zio riservato alle funzioni e contiguo all'abside.
AI fine di realizzare il nuovo schema organizzativo del presbiterio, e per garantire una maggiore partecipazione dei fedeli, sono state eliminate entrambe le balaustre marmoree. II nuovo altare è stato ottenuto con gli elementi marmorei della seconda balaustra, in eleganti marmi policromi traforati, collocati in posizione orizzontale, che costituiscono il sostegno nonché una sorta di paliotto (sui fronte e sui retro) della mensa soprastante.
Nell'ambito del progetto sono stati realizzati due amboni gemelli ai lati dell'altare (rivolti verso i fedeli ed eseguiti anch'essi con materiale di spoglio della citata balaustra) costituiti da un basamento con stemmi marmorei (prima sostegno dei ceri non più esistenti nel presbiterio) e con soprastanti cherubini (di manifattura settecentesca, provenienti da un altro altare),su cui è stato appoggiato un elemento lapideo inclinato a mo' di Ieggìo.
L'attuale sede episcopale è amovibile, in legno, con decorazioni di gusto barocco, attintata in oro zecchino, collocata al centro dell'abside (davanti all'altare tridentino e dietro la mensa conciliare, rivolta verso la navata principale) con due scanni laterali, in luogo del vecchio trono marmoreo (XVI secolo) sul lato sinistro del presbiterio, a ridosso della balaustra riutilizzata e su un piano non più esistente per l'elimi nazione della seconda gradinata convessa. Mentre la sede del celebrante e nei pressi dell'altare maggiore, sulla destra, costituita da una semplice sedia lignea di servizio. La custodia eucaristica e lo spazio per l'adorazione sono nella terza cappella della navata laterale destra, dedicata appunto al Santissimo Sacramento, mentre la cappella feriale estata ubicata nei pressi della sacrestia, originaria sede del Capitolo (sul lato sinistro, tra l'abside e il transetto della chiesa), dotata di un altare-mensa perle celebrazioni e di un coro ligneo. Il battistero, non usato, è nella prima cappella della navate laterale sinistra, in prossimità dell’ingresso principale. Lo spazio, in cui era previsto il rito battesimale, è stato rinnovato nel1956: la vasca risulta costituita da un antico elemento dispoglio riadattato con soprastante custodia in rame; l'ingresso e chiuso da un cancello basso con disegni arabescati, e, sulla parete di fondo, è stata pasta una formella con un bassorilievo raffigurante il Battesimo di Gesù. II pulpito ligneo, non più in uso, è collocato in alto sulla parete del terzo pilastro destro in prossimità del presbiterio e verso la navata maggiore; mentre per la disposizione dei fedeli vi sono due file di scanni nella navata centrale e nelle ali del transetto (rivolte verso l'altare); entrambe le sistemazioni hanno un passaggio libero al centro. Per la penitenzieria si segnalano sei confessionali a parete, posti tra i pilastri delle cappelle nelle navate minori, rispettivamente in numero di tre per ciascun lato; ma lo spazio privilegiato per il sacramento della penitenza è considerato il secondo confessionale della navata destra, accanto alla sede della custodia eucaristica e della spazio per l'adorazione.
Non si registrano interventi particolari relativi all'apparato iconografico, e contestuali al progetto di adeguamento del1974 ne successivi; così come per il sagrato e gli spazi sussidiari non vi sono stati recenti interventi di rilievo, si segnala però che l'atrio (usato sino all'epoca moderna come spazio pubblico) e prospiciente la piazza Sant'Alfonso (già del Duomo),un'area ancora carrabile e di parcheggio per le auto.