Il primo vescovo di Ficocle è presente ai sinodi romani del 495 e 501. Questa è la prima notizia certa dell’esistenza della diocesi cervese che, posta a poche miglia da Ravenna, fu creata per controllare la potente metropoli stornando probabilmente il territorio dalla diocesi di Cesena. La piccolezza di questa realtà ecclesiale dava modo ai papi di servirsi di quel vescovo come visitatore delle varie diocesi limitrofe. Nel 948, essendo talmente forte il potere politico degli arcivescovi di Ravenna, il papa Agapito II trasferì il vescovato cerviese dalla metropolia romana a quella ravennate. Pur avendo avuti vescovi notevoli che difficilmente restavano lunghi anni in diocesi o non vi andavano affatto, Cervia restò sempre, per l’esiguità del suo territorio e la povertà dei suoi proventi, una diocesi marginale. Unico ricordo attuale dell’antica presenza vescovile è il solenne Sposalizio del Mare introdotto dal vescovo Pietro Barbo (poi papa Paolo II, 1464-1471) che, come in Venezia, viene celebrato dall’arcivescovo di Ravenna con il clero e il popolo il giorno dell’Ascensione con corteo di barche in Adriatico, relativa benedizione del mare e lancio dell’anello. Ristretta l’antica diocesi al solo comune di Cervia, dopo lo storno a favore di Comacchio dell’antico territorio ducale, e assorbita dall’arcidiocesi di Ravenna, oggi è luogo di grande turismo estivo e di scambio culturale tra le due coste adriatiche.
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SOURCE
Le diocesi d'Italia, a cura di L. Mezzadri, M. Tagliaferri, E. Guerriero, Torino, San Paolo edizioni, 2007-2008, 3 volumi.