Eretta la provincia della Massa Trabaria da Ottone IV nel 1209, come dominio della basilica di San Pietro in Vaticano, Sant’Angelo ne divenne il portus, refugium et cor, prima sotto il governo dei Brancaleoni, vicari pontifici, poi dei Montefeltro, duchi d'Urbino. Spiritualmente fu soggetta al vescovo urbinate ed eretta in arcipretura con quattro curazie rionali. Quando, nel 1403, i Brancaleoni ottennero da Bonifacio IX la trasformazione in abbazia nullius dell'ex monastero benedettino di San Cristoforo in Castel Durante, anche Sant’Angelo fu a essa incorporato e, nonostante le proteste dei vescovi urbinati e la revoca dei provvedimento disposto da Martino V nel 1437, la situazione rimase immutata fino al 1635. Arcipreti insigni di Sant’Angelo furono, in quel tempo, i cardinali Antonio e Cristoforo Del Monte. Urbano VIII, dietro preghiere dei cittadini vadesi, il 18 febbraio 1635, con la bolla Pro excellenti praeminentia concedeva a Sant’Angelo il titolo di città e alla chiesa di San Michele arcangelo il titolo di cattedrale. Contemporaneamente Castel Durante veniva eretta in diocesi, chiamata dal nome del papa, Urbania, e unita aeque et principaliter alla diocesi vadese il 18 febbraio 1636; le sedi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado furono unite il 30 settembre 1986. Sebbene piccola per estensione territoriale e per popolazione, Sant’Angelo in Vado si è nei secoli contraddistinta per fervore di vita religiosa, per arti e industrie, quali la lavorazione in filigrana d'oro, i manufatti di lana e la concia delle pelli. Nei numerosi monasteri maschili e femminili della città vissero in santità i beati Girolamo Ranuzzi, Bartolo Vagnarini. Vadesi furono anche Gianfrancesco e Prospero Fagnani, insigni canonisti; i pittori Taddeo e Federico Zuccari, Francesco Naldini e Francesco Mancini; i capitani di ventura Matteo e Gianpaolo Griffoni e Niccolò Braccio della Stella. Oriunda di Sant’Angelo in Vado fu anche la famiglia Ganganelli, dalla quale, in Sant’Arcangelo di Romagna, nacque il futuro Clemente XIV, munificentissimo verso la diocesi vadese e in onore del quale fu innalzata una statua nella piazza comunale.
Diocese
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SOURCE
Le diocesi d'Italia, a cura di L. Mezzadri, M. Tagliaferri, E. Guerriero, Torino, San Paolo edizioni, 2007-2008, 3 volumi.