Edificios de culto
- San Benedetto Belbo (CN)
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Parrocchia di S. Giorgio e Madonna della Neve
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Diócesis
Alba
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Región eclesiástica
Piemonte
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Tipología
oratorio
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Cualificación
confraternale
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Denominazione principale
Chiesa di San Bartolomeo
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Edificio di discrete dimensioni, che ricorre a modelli piuttosto comuni nell'area a partire dai primissimi anni del sec. XVIII, con riferimento soprattutto agli oratori di confraternite. Esso mostra un impianto longitudinale, concluso da un profondo presbiterio absidato, che non rinuncia tuttavia a sottolineare un accentramento dello spazio, dilatandolo trasversalmente a circa metà del suo sviluppo con due cappelle laterali e ponendo, nel punto in cui esse intersecano l'aula, una copertura a volta a vela che simula una cupola su pennacchi.
La facciata, intonacata, si sviluppa su due livelli sovrapposti, ognuno dei quali risulta tripartito da quattro lesene doriche su piedistallo, sorreggenti una trabeazione. Il primo ordine ospita, nell'intercolumnio centrale, l'unico portale d'ingresso, mentre il secondo è occupato, nella medesima posizione, da una finestra centinata, la cui sagoma, ridimensionata, ritorna in una finta apertura collocata nella specchiatura del timpano sommitale, poggiato sulla trabeazione superiore.
Un campanile sormontato da una cella campanaria definita agli angoli da fasci di lesene affianca sulla sinistra, in posizione lievemente arretrata rispetto al filo strada, il prospetto. -
- Impianto strutturale
- Edificio in muratura portante di pietra a spacco, presenta internamente una ricca serie di lesene sormontate da una trabeazione continua che assolvono al duplice compito di irrobustire la muratura e segnare i nodi strutturali in corrispondenza degli spigoli e delle ricadute degli elementi strutturali del sistema di copertura. Questo si articola in una serie di campate definite da sottarchi e coperte nell'ordine, dalla controfacciata verso il presbiterio, da una volta a botte unghiata, da una volta a vela che simula una cupola su pennacchi, da una seconda volta a vela rettangolare e dal semicatino absidale, costolonato e unghiato. Porzioni di volte a botte coprono anche le due cappelle laterali, cui è affidato il compito, oltre che di ospitare altari sussidiari, di sottolineare la centralità dello spazio dell'aula.
- Impianto strutturale
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- 1574 ‐ 1574 (prima menzione intero bene)
- La chiesa, descritta come "oratorium disiplinatorum sub titulo Sancti Bartolomei", è menzionata per la prima volta in occasione della visita pastorale del vescovo albese Vincenzo Marino.
- 1643 ‐ 1643 (descrizione intero bene)
- L'oratorio è menzionato, ancora con la titolazione a S. Bartolomeo, in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Brizio.
- 1698 ‐ 1698 (descrizione intero bene)
- La chiesa è menzionata in occasione della visita pastorale del vescovo albese monsignor Roero.
- 1730 ‐ 1730 (descrizione intero bene)
- L'oratorio è sommariamente descritto in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vasco. A giudicare dalla sua articolazione architettonica e, soprattutto, dal fatto che da quella data in poi l'edificio ricorra con la titolazione a S. Sebastiano (coerente, peraltro, con la presenza di una più tarda raffigurazione del santo nell'area presbiteriale), si direbbe ricostruito negli anni immediatamente precedenti.
- 1772 ‐ 1772 (descrizione intero bene)
- Nuovamente menzionato con la dedicazione a S. Sebastiano, l'oratorio è sommariamente descritto in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vagnone.
- 1869 ‐ 1869 (dignità intero bene)
- L'edificio risulta interdetto nell'indagine sulle chiese non parrochiali della diocesi di Alba.
- 1574 ‐ 1574 (prima menzione intero bene)
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Data di pubblicazione
19/10/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Alba)