Edificios de culto
- Cantagallo (PO)
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Parrocchia di San Michele a Luicciana
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Diócesis
Prato
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Región eclesiástica
Toscana
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Michele
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La chiesa di San Michele a Luicciana sorge sul piccolo rilievo dominante l'abitato nell'area di uno scomparso castello del XII secolo. Fu ampliata e notevolmente trasformata intorno al 1760; questi interventi hanno conferito agli interni, ornati da altari, nicchie e confessionali, un aspetto garbato e unitario.
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- Facciata
- La semplice facciata è forata da un portale in pietra con timpano e da una finestra mistilinea; le si addossa sulla sinistra un'ala della canonica costruita nel 1750 (con tetto ricollegato al colmo di quello della chiesa, in modo da formare due sole ampie falde). Lungo il fianco destro sporge il piccolo volume della sacrestia, e dietro a questo il campanile a torre, a pianta rettangolare allungata, con cella forata da monofore e tetto a padiglione. Alla zona posteriore, come al fianco, si addossano canonica e locali collegati.
- Interno della chiesa
- L'interno mantiene un assetto unitario e di una certa eleganza, derivante dai lavori intrapresi nel Settecento e soprattutto negli anni Sessanta dello stesso secolo. La chiesa ha navata unica coperta da tetto a capriate lignee; le pareti sono intonacate. In controfacciata è una finestra mistilinea con cornice rettangolare; a destra dell'ingresso è inglobata per metà nella muratura un'acquasantiera in arenaria, secentesca, con fusto a balaustrino e tazza semicircolare. All'inizio delle pareti laterali sono due armadi a muro (1765 circa) in pietra serena, conclusi da timpano spezzato con cartiglio, che contengono le statue lignee policromate (1938 circa, di Ortisei) di Sant'Antonio da Padova e della Madonna del Rosario.
- Altari laterali
- Gli altari laterali in pietra serena, realizzati nel 1763, hanno mensa su volute, e mostra (ornata superiormente da un cherubino con festone) conclusa dal timpano spezzato nel quale si inserisce un cartiglio; è dispersa la tela che ornava l'altare di destra, dedicato ai santi Antonio da Padova, Macario e Giuseppe, mentre quello opposto, dedicato alla Madonna del Rosario, ha un'incorniciatura particolare: dalla pietra emergono piccoli rilievi a corolla nei quali si inseriscono rosoncini in legno dorato, a simboleggiare i misteri del Rosario; nella nicchia è collocata una statua vestita della Madonna col Bambino, settecentesca.
- Elementi decorativi
- Proseguendo, in altre due incorniciature in pietra uguali a quelle descritte all'inizio delle pareti si inseriscono eleganti confessionali lignei (1765 circa, con gradino mistilineo in pietra), coronati da piccolo fastigio con stemma, opera di maestranze fiorentine o pratesi. Sul timpano del confessionale di sinistra sporge il parapetto ligneo del pulpito ornato da lesene ioniche e da stemma, sul pannello frontale. Alla porticina di ingresso sul pulpito corrisponde sulla parete opposta una finestra, nelle stesse forme.
- Sacrestia
- Sul lato destro della chiesa, dopo il confessionale, è l'ingresso alla sacrestia, che contiene mobili del XVIII secolo, tra i quali un interessante bancone ligneo del primo Settecento; di fianco è un tabernacolino a parete per gli oli santi (già ciborio), con lesene sormontate da timpano e goccia sottostante, in forme semplificate del primo Cinquecento.
- Presbiterio
- Un parapetto a balaustrini sagomati in pietra serena (1786) chiude il presbiterio, introdotto da un arco trionfale con bordi in pietra scanalati e, nel sottarco, pannelli a scanalature e cartigli alternati. Il presbiterio è coperto da una volta a vela, ed è illuminato da una finestrina settecentesca sulla parete destra. II grande altare a edicola, con mensa su volute divergenti, del primo Settecento (la data sottostante, 1785, si riferisce alla nuova collocazione dell’altare) e gradino in parte trasformato, ha mostra fiancheggiata da semicolonne con capitelli compositi, conclusa da timpano spezzato con cartiglio. Vi è collocata una tela con san Michele che scaccia Lucifero, copia da Guido Reni eseguita nel 1938. Dalla parete sinistra si entra in un piccolo ambiente (dove è conservato un Crocifisso ligneo policromato, del primo Novecento) che costituiva parte della Compagnia del SS.mo Sacramento soppressa nel 1784. In alto, entro un arcone, si affaccia l'organo a canne, opera dei Tronci di Pistoia (1876).
- Fonte battesimale
- Sul lato destro accosto al presbiterio è il robusto fonte battesimale, con compresso fusto a balaustro e vasca ovale con bordo ottagonale.
- Facciata
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- 1147 ‐ 1241 (committenza carattere generale)
- Il territorio di Luicciana, nel Medioevo, era formato da piccole comunità sparse fra boschi e castagneti tramezzati da piccoli campetti coltivati, ciascuna con la propria chiesa. Vi si trovavano la chiesa di Santo Stefano (1147), la chiesa di San Giusto a Sezzana (1241), la chiesa di Santa Maria in castello Averardi (1217), la chiesa di San Michele a Torricella (1199), e a mezza costa del poggio Cattarelle sulla strada che porta a Gavigno e a Fossato sorgeva l’antico spedale di San Bartolomeo di Rotì, confermato al vescovo di Pistoia da una bolla del papa Pasquale II (1105). La chiesa di San Michele sorge tuttora sul piccolo rilievo dominante l'abitato di Luicciana, nell'area di uno scomparso castello del XII secolo.
- 1199 ‐ 1560 (committenza intero bene)
- Il prete della «ecclesia de Torricella», che in seguito fu chiamata «de Luicciana» o «a Luvicciana a Torricella», e un suo chierico , nel 1199 erano testimoni a un atto col quale alcuni affittuari si obbligavano a pagare ogni anno a due fratelli «in castello Torricella ad habiturium fratrum predictorum» dodici denari pisani e due pani. Il «presbiter Ubertinus rector de Torricella»parteciò al Sinodo del 1313, indetto dal vescovo di Pistoia Ermanno. Nel XVI secolo nel territorio di Luicciana restavano solo la parrocchiale di San Michele, allora sotto il patronato dei conti Bardi di Vernio, e la chiesa di Santa Maria in Castello. Quest’ultima, come risulta dagli atti della visita pastorale del 31 luglio 1560, era «perpetuo unita et annexa» alla parrocchiale di San Michele alla Torricella.
- 1749 ‐ 1770 (ristrutturazione intero bene)
- Nel 1749 il vescovo Federigo Alamanni innalzò la parrocchia di San Michele al titolo di prioria. Nel 1750 il novello priore Lodovico Corsini ricostruì «con notabil dispendio» la casa canonica, e negli anni seguenti mise mano all’ampliamento e alla ristrutturazione della chiesa, fino allora di modeste dimensioni. Nel 1763 fece costruire in pietra lavorata i due altari laterali, dedicati alla Madonna del Rosario e a sant’Antonio da Padova; in seguito realizzò «nella sopradetta chiesa, nella parte inferiore degli altari laterali, due belli armadi con ornato di pietra, ove si conservano delle reliquie ed arredi sacri», «due bellissimi confessionari di noce intagliato, con ornato di pietra che fa disegno e ricorre con quello degli armadi inferiori», e il nuovo pulpito (1770).
- 1784 ‐ 1785 (ristrutturazione intero bene)
- In seguito alla soppressione della compagnia del SS.mo Sacramento di Luicciana (era addossata alla chiesa sul lato sud), disposta dal vescovo Ricci e dal granduca Pietro Leopoldo (1784), l’altare della compagnia fu abbattuto e rimontato nel nuovo e più ampio presbiterio della chiesa costruito «in volta» nel 1785. Fino allora la chiesa era conclusa da «una piccola tribuna all’uso antico, sotto la quale è l’altare maggiore che è alla romana, cioè discosto dalla muraglia, e perciò non vi è né ornamento né tavola, ed ha la mensa di mattoni con superficie di pietra».
- 1785 ‐ 1876 (rifacimento campanile)
- La chiesa era dotata di un campaniletto «scempio», che fu abbattuto durante l’ampliamento del presbiterio della chiesa nel 1785. Nella visita pastorale del 1806 il notaio vescovile notava infatti che mancava «a questa chiesa il campanile, tenendosi le campane sospese ad una trave in faccia alla porta della canonica». Nel 1836 fu costruito il campanile a torre, sul fianco destro della chiesa, dietro la sacrestia. Nel 1876 la chiesa fu dotata di un organo meccanico a canne, realizzato dai Tronci di Pistoia.
- 1975 ‐ 1975 (passaggio di diocesi intero bene)
- Con decreto della sacra Congregazione dei vescovi, del 7 ottobre 1975, sono state separate dalla diocesi di Pistoia ed unite alla diocesi di Prato le parrocchie situate nell'ambito dei Comuni di Cantagallo e di Vernio, compresa la chiesa di San Michele a Luicciana.
- 1982 ‐ 1985 (restauro intero bene)
- La chiesa e la canonica sono state restaurate tra il 1982 e il 1985.
- 1147 ‐ 1241 (committenza carattere generale)
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- fonte battesimale ‐ intervento strutturale (1983)
- L'antico fonte battesimale è stato collocato sul lato destro della navata presso il presbiterio.
- fonte battesimale ‐ intervento strutturale (1983)
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Data di pubblicazione
21/10/2023
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Prato)