Edificios de culto
- Torino (TO)
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Parrocchia di Trasfigurazione del Signore
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Diócesis
Torino
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Región eclesiástica
Piemonte
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Ambito culturale
- architettura contemporanea (costruzione)
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa della Trasfigurazione del Signore
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La titolazione della parrocchia fu scelta dal cardinale Pellegrino per "trasfigurare" la zona delle ghiacciaie che all'epoca dell'edificazione non godeva di buona fama. Il progetto dell'arch. A. Campagnoli fu realizzato in due fasi tra il 1971 e il 1975 gli stessi anni in cui progettò e realizzò la chiesa Natale del Signore di cui ne ricorda l'architettura.
Al piano terra dispone di aule e spazi di servizio parrocchiale mentre il piano superiore è destinato al culto con la chiesa e la cappella feriale. Il sagrato prospetta su via Spoleto ed è delimitato da una cancellata dietro la quale si imposta la scalinata che conduce all'ingresso dell'aula.
Al piano interrato vi è un salone che la Parrocchia riserva alla comunità copto ortodossa per l'esercizio del culto. -
- pianta
- L'impianto planimetrico è rettangolare con sviluppo secondo l'asse longitudinale. L'organizzazione dell'aula si sviluppa sulla diagonale con gli ingressi posti in un angolo dell'aula.
- presbiterio
- L' area presbiteriale è di forma triangolare ricavata in posizione angolare; è definita da una pedana rialzata in muratura sulla quale sono collocati la sede, l'altare e l'ambone. Sovrasta l'area un grande crocifisso appeso al solaio di copertura. La luce diretta è garantita da una vetrata policroma che caratterizza la muratura di fondo. Il tabernacolo, inserito nella muratura, è il fulcro di un esteso mosaico che rappresenta la Trasfigurazione di Gesù, realizzato sulla parete adiacente al presbiterio.
- Impianto strutturale
- Struttura verticale ed orizzontale in cemento armato in gran parte costituita da elementi prefabbricati e con muratura d'ambito realizzata in mattoni a vista. La sequenza dei setti e della pilastratura è denunciata sia sui prospetti esterni che internamente.
- cappella feriale
- Si accede alla cappella feriale direttamente dall'esterno. La stessa è costituita da un vano quadrato di ridotte dimensioni; è allestita internamente con panche inlegno, un altere mobile ed un leggio.Sulla parete di fondo è collocato un quadro che rappresenta la Sacra Famiglia.
- arredi
- I confessionali lignei sono posti all'ingresso dell'aula. I banchi sono allestiti sulla diagonale.
- copertura
- La copertura è piana, i setti di cemento armato che la costituiscono disegnano una maglia reticolare regolare in cui sono posti i lucernari.
- facciata
- Un'ampia scala consente l'ingresso all'aula che si sviluppa con un taglio diagonale. L'elemento archittettonico d'ingresso risulta leggermente arretrato rispetto al volume della chiesa. Ciò che identifica l'edificio quale luogo di culto è la statua posta sull'architrave dell'ingresso e la struttura metallica che sostiene l'apparato della campane.
- organo
- Definito dalla pilastratura di una campata è collocato un organo monumentale di recente fattura.
- pianta
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- 1968 ‐ 1968 (proprietà intero bene)
- 29-07-1968 Richiesta della Curia Metropolitana al Comune di Torino per occupare in affitto l’area di 1.700 mq sita in via Spoleto e via delle Ghiacciaie per la costruzione di un centro religioso. 19-11-1968 L’area richiesta viene concessa in affitto per la durata di un anno.
- 1969 ‐ 1970 (progettazione intero bene)
- 17-10-1969 Presentazione del progetto per il nuovo centro religioso sussidiario redatto dall'architetto Armando Campagnoli alla Commissione Diocesana – Sezione Arte Sacra (CL/160-AS/43/69) che approva la proposta, restando in attesa di ulteriori precisazioni in merito all’arredo liturgico. 20-10-1969 Presentazione del progetto alla Commissione Igienico-Edilizia del Comune di Torino 05-03-1970 La Commissione Igienico-Edilizia del Comune di Torino approva il progetto con licenza precaria per l’area (n.447/P- Prot.1969 n.65).
- 1970 ‐ 1971 (progettazione intero bene)
- 16-06-1970 L’Ordinario diocesano, ricevuto l’impegno da parte del Ministero dei LL.PP. all’erogazione del contributo per la costruzione di edifici di culto, ai sensi della legge n.168 del 18-4-62- Capo II, a copertura parziale dell’ importo dei lavori. La restante parte sarà addebitata alla parrocchia stessa. 29-12-1971 Presentazione del progetto alla Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia (PCCASI) che in data 10-12-1972 approva il progetto
- 1972 ‐ 1975 (completamento intero bene)
- 1972 Consegna alla comunità 20/04/1975 Dedicazione della chiesa
- 1974 ‐ 1975 (realizzazione intero bene)
- Dal novembre 1974 all'aprile 1975, l’architetto Campagnoli comunica all’Opera Diocesana Preservazione della Fede, tramite lettere, la sua estraneità nei confronti di lavori effettuati ma non previsti dal progetto.
- 1977 ‐ 1978 (proprietà area )
- 12-12-1977 mons. Michele Enriore chiede l’annullamento della precarietà della licenza edilizia n. 447/P- Prot.1969 n.65 intestata all’OPDF relativa alla costruzione di un “complesso religioso” in quanto il terreno è diventato di proprietà dell’Opera. 20-03-1978 Il Comune di Torino accetta l’istanza di annullamento di precarietà dell’area.
- 1968 ‐ 1968 (proprietà intero bene)
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- intero bene ‐ intervento strutturale (1972)
- Edificio costruito dopo Concilio Vaticano II secondo i criteri della riforma liturgica.
- intero bene ‐ intervento strutturale (1972)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Torino)