Edificios de culto
- Biella (BI)
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Confraternita della Santissima Trinità
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Diócesis
Biella
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Región eclesiástica
Piemonte
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Tipología
chiesa
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Cualificación
confraternale
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Denominazione principale
Chiesa della Confraternita della Santissima Trinità
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facciata in pietra gialla di Vicenza con volute e timpano a coronamento. Internamente si presenta ad unica navata con sei cappelle laterali, volte a botte affrescate e decorate
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- Impianto strutturale
- muratura portante con volte affrescate e decorate
- Impianto strutturale
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- 1459 ‐ XV (preesistenza cappella originaria)
- la cappella di S. Sebastiano fu la prima sede della Confraternita. Sorgeva accanto all'antica chiesa di S. maria Maggiore (attuale Duomo) all'altezza del Battistero rmanico e occupava l'area adibita a entrata laterale e a sacrestia della cattedrale. Essendo posta in continuità con il portico che in antico fiancheggiava l'attuale cattedrale per tutta la sua lunghezza, l'altare era rivolto verso la piazza del Duomo e la cappella non aveva facciata, ma si accedeva ad essa traminte lo stesso porticato. Il portico che fiancheggiava la chiesa e culminava nella cappella era completamente aperto e sorretto da colonne di mattoni. Nei lavori di restauro eseguiti nel 1961 venne in luce un frammento di una di queste colonne e venne ripulito e isolato nel muro.
- 1590 ‐ XVI (lavori interni cappella)
- vennero realizzati alcuni lavori di notevole importanza quali il rifacimento a bifore delle finestre, un nuovo assestamento del coro e degli stalli e la costruzione di una nuova sacrestia nella chiesa di S. Maria Maggiore. A seguito dei lavori la Confraternita richiede la possibilità di avere a disposizione la vecchia sacrestia esistente che venne quindi acquisita e incorporata alla cappella di S. Sebastiano
- 1600 ‐ XVII (completamento chiesa)
- a seguito dell'acquisizione della sacrestia vecchia non si parla più di cappella ma di chiesa. Essa si presentava ad unica navata con un solo altare, elevato di quattro gradini e la facciata che dava sul portico di S. Maria era ancora in parte chiusa da una semplice inferriata. La chiesa era dedicata ai SS: Fabiano e Sebastiano
- 1606 ‐ XVII (realizzazione secondo altare)
- nel 1606 venne edificato un nuovo altare dedicato alla Madonna e a S. Rocco
- 1626 ‐ XVII (realizzazione nuova chiesa)
- inizio dei lavori della nuova chiesa. I lavori furono eseguiti dai mastri Antonio Negro di Pralungo e Simone Ponchia o Punta di Graglia.
- 1639 ‐ XVII (abbellimento interno)
- nel 1639 si iniziarono i lavori di rifinitura e abbellimento con la costruzione del cornicione del coro, eseguito con le offerte spontanee di diversi confratelli. Il cornicione ricco di stucchi e simboli venne poi esterso a tutta la chiesa e nel coro si completa a forma di grande ancona murale con angeli e cherubini attorno al quadro centrale, con due piccole ancone attorno a due quadri raffiguranti il B. Amedeo e la B. Margherita di Savoia, attribuibili al pittore Giov. Francesco Allasina
- 1640 ‐ XVII (ornamento coro)
- nel 1640 le pareti del coro furono ornate di sei grandi affreschi, dovuti al pittore biellese Vincenzo Costantino. Rappresentano episodi dell'infanzia di Gesù, l'Annunciazione, la Nascita, la Circoncisione, l'Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio e la Fuga in Egitto.
- 1643 ‐ XVII (realizzazione affreschi)
- il Costantino lasciò anche altre opere nella chiesa, tra cui la tela di un altare laterale raffigurante la Madonna di Oropa con i SS. Romolo e Giuseppe a destra e i SS: Gioacchino e Anna a sinistra e anche la grande Annunciazione dipinta sul muro della facciata interna della chiesa, coperta in parte dalla cassa dell'organo.
- 1661 ‐ XVII (realizzazione cappelle laterali)
- la chiesa venne decorata di sei cappelle laterali con altrettanti altari, quasi tutti eretti da famiglie biellesi
- 1678 ‐ XVII (realizzazione porta)
- la porta principale della chiesa venne intagliata in legno dal mastro Giacomo Antonio Guzzino
- 1682 ‐ XVII (rifacimento altare maggiore)
- l'altare maggiore fu rifatto nella forma attuale di una grande macchina lignea ricca di statue, colonne, fregi e dorature dallo scultore Giovanni Antonio Vaglio di Pettinengo. L'opera fu compiuta in due anni di lavoro. Il gruppo centrale rappresenta la SS. Trinità in atto di coronare la Vergine; tra le snelle colonne tortili le quattro virtù cardinali e Angeli con i simboli della Passione. Ai due lati, sopra le due porte, che dividono il coro dal presbiterio, le statue dei due Santi Patroni della Chiesa, Fabiano e Sebastiano.
- XVIII ‐ XVIII (modifica cappelle)
- le cappelle mutarono il loro titolo originale. La cappella della Madonna della Neve è ora dedicata al Sacro Cuore di Gesù, l'altare fu rifatto in marmo mentre l'ancona è ancora in stucco con Angeli e cornici. L'altare di S. Maurizio fu sostituito da un altro dedicato a S. Rita: la cappella conserva ancora alcuni affreschi del secolo XVII il tutto inquadrato in finissime cornici di stucco della stessa epoca. Nella cappella di S. Filippo Neri si conservano due dipinti murali raffiguranti l'incontro del santo con S. Carlo, mentre l'altare, pur conservando l'antica ancona in stucco, fu dedicata a S. Gaetano. La Vergine Addolorata fu sostituita con S. Giuseppe. Non ha ancona, l'altare è di marmo ma sono scomparsi i dipinti eseguiti nel 1762 dal pittore biellese Giuseppe Maria Auregio. L'altare della cappella della Madonna di Oropa venne trasportato nella cappella a fianco nel 1879 e viene collocata la statua della Madonna di Lourdes. La cappella di S. Agata muta invece in S. Zita.
- XVIII ‐ XVIII (completamento facciata)
- si effettuarono lavori di completamento e abbellimento della facciata e del piccolo portico, ancora mancanti. Le colonne e i lavori in pietra furono eseguiti dal mastro Giacomo Guglielminotti del Favaro e le opere murarie dai mastri Alessio Cucco, Giovanni Benna e Gaspare Antonio Boglietti di Cossila, il tutto su disegno dell'ing. Beltramo. Sotto il portico si formò una lunetta all'altezza del portale che fu ornata di una scultura in legno raffigurante la SS. Trinità scolpita da un Auregio-Termine e dorata da Bartolomeo De Fabianis.
- 1706 ‐ XVIII (decorazione altare)
- l'altare fu poi dorato e dipinto nel 1706
- 1762 ‐ XVIII (modifiche cantoria)
- nel 1762 viene affidato il disegno dell'orchestra in legno ai mastri Antonio Boglietti e Francesco Peverario, che con l'orchestra costruirono anche una nuova cassa per l'organo il quale venne adattato dall'organaro Giovanni Michele Ramasco. Per la cantoria si affidò l'impresa ai Giovanni Pietro Latore.
- 1771 ‐ XVIII (passaggio chiesa S. Sebastiano)
- la chiesa antica di S. Sebastiano non fu abbattuta ma fu conservata per oltre un secolo e mezzo fino al 1771 quando venne ceduta al Capitolo di S. Stefano per diventare sacrestia della chiesa di S. Maria Maggiore, elevata a Cattedrale (in seguito divenne entrata laterale e ripostiglio del Duomo).
- 1791 ‐ XVIII (rifacimento pavimento)
- il pavimento della navata venne sostituito perchè rotto in più punti e in cattivo stato. Viene rifatto in cotto provenienti dalle fornaci di Ternengo
- 1835 ‐ XIX (realizzazione organo)
- nel 1835 si acquista un nuovo organo, opera dell'organaro Giacinto Bruna di Miagliano con una nuova cassa scolpita dal minusiere Lorenzo Masserano. Questo strumento venne usato fino al 1891 quando venne sostituito dall'attuale proveniente dalla ditta Trice di Genova.
- 1877 ‐ XIX (rifacimento pavimento )
- il pavimento in cotto rimase fino al 1877 quando fu rifatto in tessere marmoree da Francesco Campiglio
- 1956 ‐ XX (rifacimento facciata)
- nel 1956 la facciata viene rifatta e modificata in pietra gialla di Vicenza su disegno dell'arch. Nicola Mosso
- 1459 ‐ XV (preesistenza cappella originaria)
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- altare ‐ aggiunta arredo (1975)
- altare a mensa in legno con gambe decorate
- altare ‐ aggiunta arredo (1975)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Biella)