Edificios de culto
- Calice Ligure (SV)
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Parrocchia di San Nicolò Vescovo
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Diócesis
Savona - Noli
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Región eclesiástica
Liguria
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Ambito culturale
- maestranze liguri (costruzione)
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Tipología
cappella
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Cualificación
sussidiaria
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Denominazione principale
Cappella di Santa Libera
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L'edificio è contraddistinto da un portico che racchiude la parte bassa del prospetto e il portone d'ingresso. La parte alta della facciata, conclusa con il timpano, è scandita da lesene che incorniciano una finestra polilobata. Sul lato sinistro è addossato il campanile con lesene e capitelli alla base che sorreggono la torre. All'interno dell'aula, le lesene sono sovrastate da capitelli corinzi che sorreggono il cornicione sagomato su cui si impostano le volte in muratura. Sul fondo si apre una cappella per lato (stucchi); l'abside racchiude l'altare principale sovrastato da cornici e sculture di angeli in stucco in stile rococò.
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- Pianta
- Sulla pianta quadrata dell'aula, si inserisce una stretta zona presbiteriale, che contiene le cappelle esterne alla muratura, conclusa dall'abside.
- Struttura
- Le strutture verticali sono elevate utilizzando grossi blocchi di pietra e mattoni. Le volte sono realizzate in muratura. Sull'estradosso delle volte è disposta una struttura realizzata in mattoni (gattaiolato) posta perpendicolarmente al loro asse per sostenere il manto di copertura.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento del porticato è realizzato in mattoni compreso il terrazzo soprastante. All'interno dell'aula è in opera un pavimento in cementine quadrangolari bianche e nere
- Coperture
- Il tetto a due falde è realizzato in ardesia. Un primo piano di abbadini costituisce la base su cui sono posati tre strati di lastre fissate con calce e chiodi.
- Impianto strutturale
- Corpo della cappella costituito da un involucro delle strutture in muratura continua portante; strutture orizzontali costituite da volte a botte unghiata in muratura.
- Pianta
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- 1585 ‐ 1585 (costruzione intero bene)
- In antico l'edificio è conosciuto come Cappella di Nostra Signora della Rocca. Nel 1585 è documentata la visita di Nicolò Mascardi, Visitatore Apostolico, che prescrive le migliorie da attuare. La data di costruzione del monumento non è nota. Nel 1661, sul lato sinistro dell'aula è realizzato, fuori dallo spessore di muro, un vano per la collocazione di un secondo altare dedicato a Santa Liberata.
- 1722 ‐ 1723 (demolizione aula, presbiterio)
- Nicolò Sasso, cittadino calicese emigrato a Cadice (sponda atlantica della Spagna), lascia un'eredità alla Cappella. Giò Batta Cesio, esecutore testamentario, attua la volontà di Nicolò Sasso e commissiona la costruzione di una nuova e più ampia cappella. L'antica cappella, che versa in precario stato conservativo, viene demolita (escluso il porticato).
- 1722 ‐ 1723 (costuzione aula, presbiterio)
- La progettazione della nuova cappella è commissionata all'architetto ticinese Francesco Bagutti. I lavori iniziano nel novembre del 1722 e si concludono nel giugno 1723 come è riportato anche sulla lapide conservata all'interno del portico. Dell'antico edificio rimane in opera la sacrestia, parte del portico e del campanile. Gli stucchi dell'aula saranno commissionati a Bartolomeo e Domenico Bagutti di Rovio (Canton Ticino) tra il 1740 e il 1743.
- 1725 ‐ 1726 (costruzione portico)
- L'antico portico è demolito e ricostruito in forme più ampie per corrispondere meglio al nuovo volume dell'aula.
- 1732 ‐ 1732 (cantoria aula)
- Addossata alla controfacciata della cappella è realizzata da Nicolò Tacchi la cantoria lignea.
- 1844 ‐ 1844 (costruzione campanile)
- Il campanile settecentesco, già decorato con stucchi (paraste e capitelli), è rialzato da Giuseppe Andreoni. Sul fronte della torre è possibile individuare la precedente cella campanaria con terminazione a cuspide.
- 1966 ‐ 1967 (restauro coperture)
- Documentato l'intervento di sostituzione del manto di copertura sempre utilizzando abbadini in ardesia.
- 2014 ‐ 2016 (restauro coperture)
- Viene demolito il manto di copertura precedente e, attraverso il montaggio di una tensostruttura, vengono restaurate le strutture portanti del tetto che sono realizzate con muricci di mattoni pieni posati a gattaiolato e disposti perpendicolarmente alla volta in muratura. Nella zona absidale i muricci sono disposti a raggiera. Le strutture portanti ristrutturate sono collegate tra loro da ardesie a formare un piano di copertura che è ricoperto da ardesie sfalsate in triplo strato e fissate con calce e chiodi. I lavori hanno previsto anche il restauro del timpano del prospetto principale. L'intervento è stato finanziato in parte con i contributi 8xmille alla Chiesa Cattolica.
- 1585 ‐ 1585 (costruzione intero bene)
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- altare ‐ aggiunta arredo (2014)
- Per adeguare il piccolo presbiterio al Concilio Vaticano II, la mensa è stata realizzata anteponendo, all'altare settecentesco, un semplice tavolo in legno chiaro (in corrispondenza del gradino)
- ambone ‐ aggiunta arredo (2014)
- L'ambone è costituito da un leggio impostato su un piedritto metallico.
- altare ‐ aggiunta arredo (2014)
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Data di pubblicazione
07/12/2023
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Savona - Noli)