Edificios de culto
- Nichelino (TO)
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Parrocchia di Santissima Trinità
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Diócesis
Torino
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Región eclesiástica
Piemonte
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Tipología
chiesa
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Cualificación
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa dei Santi Matteo e Rocco
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La chiesa è ubicata in prossimità della parrocchia settecentesca della SS. Trinità di cui è sussidiaria, sorgono infatti sul terreno di uno stesso isolato. La costruzione risale al 1969, ad integrazione del fabbricato barocco quando diventò insufficiente. Lo spazio antistante al sagrato è pavimentato con autobloccanti cementizi e trattato con alberature e aiuole. La costruzione poggia su un basamento gradonato che la eleva dal piano di calpestio stradale. Scalinata e sagrato sono in pietra di luserna con elementi di taglio rettangolare e quadro. La chiesa ha tre navate di cui quella centrale conclusa con un sistema di travi in cemento armato che intersecandosi generano una maglia strutturale a losanghe che si incontrano sul colmo. Lo stesso disegno strutturale conclude le navate laterali mantenendosi piano. Il disegno planimetrico dell'abside è triangolare ed è raccordato alla pedana presbiteriale mediante un piano inclinato in cemento. La muratura dell'abside nello spigolo di incontro tra le due grandi pareti si interrompe per lasciare spazio ad una vetrata policroma che dal piano pavimento raggiunge la copertura. Il piano di pavimentazione dell'aula ha un rivestimento in lastre marmoree rettangolari; l'area presbiteriale è ben definita. A lato dell'area presbiteriale il tabernacolo con la custodia eucaristica e dalla parte opposta il coro. La muratura d'ambito è in mattoni faccia a vista ed i pilastri in cemento armato sui quali appoggia la copertura seguono tutto il perimetro della pianta. Contribuiscono all'ingresso di luce le finestrature poste sulla falda del tetto e che la diffondono attraverso il reticolato strutturale.
La facciata principale è simmetrica con una buona leggibilità dell'impostazione volumetrica interna, le linee riprendono infatti i profili della navata centrale e di quelle laterali.
Tetto a falde in cemento armato con impermeabilizzazione a vista in guaina bituminosa.
ll cemento armato risente di fenomeni di degrado profusi soprattutto sulle superfici esterne dove l'armatura è esposta. Si segnalano inoltre infiltrazioni di acqua dalla copertura negli ambienti interni dell'aula.
La chiesa è utilizzata per tutte le messe festive. -
- pianta
- Tre navate di cui quella centrale molto ampia
- navate laterali
- Terminano con delle absidiole a cuspide identiche a quella centrale di cui una è occultata da un diaframma murario che genera la sacrestia.
- Impianto strutturale
- La struttura è in cemento armato, leggibile nella sequenza dei pilastri interni all'aula e dal sistema di travi della copertuta. La copertura delle navatelle laterali è in piano, quella della navata centrale è a due falde che si uniscono sull'asse longitudinale. Contribuiscono all'ingresso di luce le finestrature poste sulla falda del tetto e che la diffondono attraverso il reticolato strutturale. I livelli realizzati sono quello della chiesa e quello sottostante utilizzato come salone parrocchiale. Con i mattoni a vista sono realizzate tutte le murature esterne ed interne.
- presbiterio
- L'area presbiteriale è ben definita dal rialzo di un'ampia pedana rivestita pietra in Rosso Verona sulla quale sono collocati l'altare, la sede, l'ambone. A lato dell'area presbiteriale, sulla parete d'ambito, il tabernacolo con la custodia eucaristica e dalla parte opposta il coro organizzato con sedute mobili e organo. L'altare è in marmo, costituito da un basamento lapideo sopra al quale è appoggiata la mensa. Le due pareti di fondo della navata centrale sono collegate da un vetrata policroma che di fatto costituisce il fondale luminoso del grande crocifisso. Altare, sede e crocifisso sono collocati su un unico asse. A fianco della sede sono poste, sul limite della pedana, molte sedute mobili.
- pianta
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- 1966 ‐ 1966 (progetto intero bene)
- 04/10/1966: il progetto della nuova chiesa e locali del ministero pastorale, redatto dall'architetto Luigi Pratesi, viene inviato alla PCCASI (Pontificia Commissione Centrale dell'Arte Sacra) 22/06/1966: PCCASI approva il progetto.
- 1968 ‐ 1968 (inizio lavori intero bene)
- 1968: inizio lavori di costruzione.
- 1971 ‐ 1973 (completamento presbiterio)
- 17/12/1971: CL/AS (Commissione Liturgica Diocesana/ Sezione Arte Sacra) nell'esaminare il progetto richiede una diversa sistemazione dell'assemblea intorno al presbiterio 09/02/1973: CL/AS (Commissione Liturgica Diocesana/ Sezione Arte Sacra) approva il progetto per l'altare dell'architetto Luigi Pratesi. 15/04/1973: dedicazione
- 1966 ‐ 1966 (progetto intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1973)
- La chiesa realizzata dopo il Concilio Vaticano II, in conformità alle disposizioni della riforma liturgica.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1973)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Torino)