Edificios de culto
- Empoli (FI)
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Parrocchia dei Santi Giovanni Evangelista e Lorenzo a Monterappoli
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Diócesis
Firenze
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Región eclesiástica
Toscana
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Lorenzo a Monterappoli
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La chiesa di S. Lorenzo si trova a Monterappoli, frazione del Comune di Empoli. Sorge su un poggio al centro dell’omonimo borgo. Il complesso è costituito dalla chiesa e dalla canonica, che vi sorge in adiacenza destra, intonacata e tinteggiata di bianco, con due finestre inginocchiate. A tergo è l’abside sopra alla quale è impostato, in posizione ortogonale, il campanile a vela. Addossati sul fianco sinistro sono alcuni volumi, in uno dei quali era un tempo la sede dell’ex Compagnia (ed oggi adibito a centrale termica). I prospetti laterali e tergale recano mattoni a vista. La chiesa è receduta da un sagrato lastricato in laterizio. La facciata è a capanna, la pianta ad aula.
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- Pianta
- La chiesa ha pianta ad aula. Il presbiterio e l’abside hanno una pianta rettangolare. Nella parete laterale destra del presbiterio è l’accesso alla canonica, nella parete opposta quello alla sagrestia. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 25,300; lunghezza fino all'arco absidale: m 21,00; lunghezza fino all’arcone della serliana: m 16,50; larghezza della navata: m 6,90.
- Facciata
- La facciata è a capanna, inquadrata da due lesene angolari tuscaniche. Il frontone triangolare è tinteggiato in grigio, come le mostre dell’occhio centrale (cieco) e delle due nicchie centinate laterali. Sul colmo è una croce metallica. Il rivestimento della facciata è ad intonaco tinteggiato in giallo. Il portale trabeato ottocentesco è in arenaria, il portone è ligneo, con specchiature quadrangolari nelle ante.
- Campanile
- Il campanile è a vela, terminante a cimasa orizzontale, provvisto di tre campane azionate elettricamente.
- Interno
- L’interno è costituito da una singola aula, che culmina, oltre due scalini, nel presbiterio, introdotto da una serliana tuscanica, con pitture murali ottocentesche nel soprarco (“Angeli”) ed i cui elementi costitutivi sono in muratura tinteggiata in grigio, come anche tutte le scansioni architettoniche del presbiterio (cornicioni, imposta della cupola, lesene tuscaniche, nicchie centinate laterali). Il presbiterio reca al centro la mensa in arenaria, poggiante su un basamento a pianta rettangolare. Il tabernacolo, in metallo argentato, è posto nel presbiterio su un pilastrino in arenaria, a sinistra dell’arco absidale; il coro è ligneo, il Crocifisso a parete è in legno. Presso la parete laterale sinistra si trova la lapide sepolcrale in arenaria settecentesca di don Bartolomeo Bonelli e presso quella destra la lapide memoriale del 1777 apposta da don Pietro Santi Bonelli. I due altari addossati alle pareti laterali dell’aula, in posizione speculare, hanno la mensa in arenaria, poggiante su mensole a voluta e dossali con frontoni centinati, spezzati e risaltati su semicolonne corinzie, dipinti in grigio; nell’altare lungo la parete destra si trovano gli affreschi del Botticini e del Ferroni; nel dossale dell’altare di sinistra è la tela settecentesca dell’“Annunciazione”. A sinistra dell’altare di destra è apposta la lapide in arenaria del 2021 che ricorda don Mugnaini Le stazioni della Via Crucis sono in terracotta. Il dipinto affisso nella parete destra presso il confessionale è su tela e raffigura l’“Immacolata Concezione”, più oltre si trova la tavola con la “Madonna con il Bambino” del Vaiani. In controfacciata la bussola è lignea, le due acquasantiere a parete sono in marmo, il quadro in alto di moderna fattura. I rivestimenti interni della chiesa sono ad intonaco tinteggiato in bianco avorio. La chiesa prende luce da due finestre rettangolari aperte nella parete sinistra, recanti vetrate a rulli piombati, da una analoga posta nella parete destra e dalla finestra centinata di tipo termale romano con vetrata policroma esistente nella parete absidale. Le due ulteriori finestre (una rettangolare nella parete destra e l’occhio in controfacciata) sono cieche. L'altezza massima della navata è m 9,30.
- Elementi decorativi
- Affresco primocinquecentesco; altari laterali settecenteschi; monumento funebre settecentesco in arenaria; lapide memoriale settecentesca in arenaria; pitture murali ottocentesche.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è in bardiglio e marmo bianco, con quadroni disposti per file parallele.
- Coperture
- La navata è coperta con una finta volta a botte fortemente ribassata verosimilmente in incannicciato, con le raffigurazioni ottocentesche della “Gloria di san Lorenzo” e di otto Santi entro tondi e poligoni perimetrali; il presbiterio ha una cupola ribassata e decorata con pitture murali, al pari dei pennacchi; l’abside reca una copertura piana. Il manto di copertura è in coppi e tegole piane.
- Pianta
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- XII ‐ 1288 (origini carattere generale)
- A Monterappoli (Montrappoli, Monte Trappoli, toponimo che rammenta il promontorio di un longobardo o germanico Ratpald o Ratpert, latinizzato in Rappulo, Rappizio), dove si trova un castello dei conti Guidi, esiste la chiesa intramuraria di S. Lorenzo, suffraganea della pieve di S. Giovanni Evangelista. L’edificio sacro, sebbene risalente forse alla fine del XII secolo (epoca alla quale risalgono due bacili ceramici islamici), è documentato per la prima volta nel 1255, allorché il castello di Monterappoli viene venduto da Guido Guerra, da Ruggero, da Guido da Rumena e da Guido Novello da Modigliana dei conti Guidi alla Repubblica di Firenze per 28.700 libbre di moneta pisana; vi è compreso anche il patronato della chiesa di S. Lorenzo. Nel 1260 il ‘popolo’ di S. Lorenzo contribuisce al mantenimento dell’esercito guelfo fiorentino. Nel 1288, medesimo piviere e nella stessa località, sono citate anche le chiese di S. Jacopo e di S. Andrea.
- 1368 ‐ 1395 (cenni storici carattere generale)
- Nel 1368 i Fiorentini riedificano il castello di Monterappoli ed il patronato della chiesa di S. Lorenzo è tenuto dai Capitani di Orsanmichele. Nel 1382 Lippo di Stefano di ser Giovanni, del ‘popolo’ di S. Lorenzo, fa un lascito testamentario all’altare di S. Paolo, posto nella chiesa. La chiesa viene nuovamente citata nel 1395 all’interno degli statuti del Comune di Monterappoli.
- 1433 ‐ 1433 (cenni storici carattere generale)
- Nel 1433 Luca di Dato da Monterappoli lascia alcuni beni immobili posti nel ‘popolo’ di S. Lorenzo allo Spedale fiorentino di S. Maria Nuova.
- XVI inizi ‐ 1598 (cenni storici affreschi)
- Agli inizi del Cinquecento sono eseguiti alcuni affreschi di ascendenza botticelliana entro nicchie illusorie, tra i quali uno raffigurante “San Sebastiano”, più recentemente attribuito a Raffaello Botticini (1474-1520), che nel 1504 è attivo nella Collegiata di Empoli. Nella seconda metà del secolo Lorenzo Vaiani detto lo Sciorina (circa 1540-1598) dipinge una tavola raffigurante la “Madonna con il Bambino e due Santi”.
- 1545 ‐ 1565 (cenni storici carattere generale)
- Nel 1545 la chiesa viene restaurata e nel 1565 è costruita la sede della Compagnia di S. Antonio Abate.
- 1754 ‐ 1777 (cenni storici rifacimento barocco)
- Nel 1754 il priore di S. Lorenzo e protonotaro apostolico don Bartolomeo Bonelli (m. 1759), dopo aver eseguito le necessarie riparazioni ai fondi ed agli edifici di proprietà della chiesa e dopo aver eretto l’altare dedicato alla Vergine, fa realizzate, sempre in chiesa, il proprio sepolcro, recante il suo stemma familiare (leone rampante). I lavori definitivi di rifacimento interno in forme barocche si concluderanno nel 1777, per volontà del priore successore, di don Bartolomeo Bonelli, don Pietro santi Bonelli. In quell’occasione viene demolito il vecchio altare di S. Paolo e la sua effigie, a memoria, è dipinta presso il coro. Nel Settecento viene dipinta su tela anche un’“Annunciazione”.
- 1784 ‐ 1784 (cenni storici carattere generale)
- Secondo talune fonti, alla soppressione in Toscana dei Cistercensi nel 1784, il patronato di S. Lorenzo passerebbe da questi ultimi al Granduca.
- 1833 ‐ 1847 (cenni storici carattere generale)
- Dal 1838 diviene parroco di S. Lorenzo don Ferdinando Lotti. Il patronato spetta al Granduca “per le ragioni del popolo” (notizia dalla quale risulterebbe che precedentemente il patronato fosse stato del ‘popolo’ e non dei Cistercensi). Nel 1833 il ‘popolo’ della prioria di S. Lorenzo conta 430 anime e nel 1847 sono 400.
- 1865 ‐ 1865 (cenni storici ampliamento della chiesa, pitture murali )
- Nel 1865 il parroco don Giuseppe Cantini fa ampliare la chiesa e decorarla di pitture murali. In quel medesimo anno Egisto Ferroni (1835-1912) affresca un “Sant’Antonio Abate” a destra di quello del Botticini e, superiormente, la “Tentazione di Sant'Antonio Abate“.
- 1886 ‐ 1892 (cenni storici carattere generale)
- Nel 1886 risulta esserne parroco don Francesco Carboncini; allora la parrocchia conta 530 anime. Dal 1892 diventa parroco don Ferdinando Cambi.
- 1943 ‐ 1943 (cenni storici carattere generale)
- Nel 1943 la chiesa subisce alcune modifiche e, fra l’altro, è rifatta la pavimentazione.
- 1969 ‐ 1979 (cenni storici carattere generale)
- Dal 1969 diviene vicario economo di S. Lorenzo don Vincenzo Mugnaini (1937-2021) da Scandicci, parroco da quell’anno di S. Giovanni a Monterappoli e che vi rimarrà per oltre cinquant’anni. Nel 1970 la parrocchia conta 660 anime. Nel corso degli Anni Settanta avviene l’adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare.
- 1986 ‐ 1986 (cenni storici carattere generale)
- Nel 1986 la parrocchia di S. Lorenzo è unita a quella di S. Giovanni Evangelista e quest’ultima assume la duplice dedicazione.
- 2002 ‐ 2003 (vicende conservative affreschi)
- Nel 2002-2003 vengono restaurati l’affresco attribuito al Botticinini e quello del Ferroni.
- XII ‐ 1288 (origini carattere generale)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1975)
- Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare completato nel corso degli anni ’70. La mensa liturgica posta al centro del presbiterio consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni cm 231 x 84 x 90 (h). Altare maggiore in arenaria, con la mensa che poggia su basamento a pianta rettangolare. Tabernacolo in metallo argentato posto nel presbiterio su pilastrino in arenaria a sinistra dell’arco absidale. Sede lignea posta al centro del presbiterio, dietro all’altare maggiore. Leggio ligneo, mobile, attualmente collocato nel presbiterio a sinistra dell’altare maggiore. Fonte battesimale: in uso un bacile mobile in rame. Due confessionali lignei sono inseriti nelle pareti laterali, in posizione speculare.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1975)
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Data di pubblicazione
30/09/2023
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Firenze)