Edificios de culto
- Firenze (FI)
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Parrocchia della Beata Vergine Maria Madre di Dio al Lippi
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Diócesis
Firenze
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Región eclesiástica
Toscana
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Ambito culturale
- architettura contemporanea (costruzione)
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa della Beata Vergine Maria Madre di Dio al Lippi
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La chiesa della Beata Vergine Maria Madre di Dio al Lippi si trova nel Comune di Firenze, in via Pietro Fanfani nel quartiere di Firenze Nova. Sorge entro un contesto urbano (53.90 m s.l.m). Il complesso è costituito dalla chiesa e dalla canonica che, con i locali parrocchiali, vi sorge in adiacenza destra. Sul retro è la torre campanaria. I prospetti esterni recano a vista i conci in arenaria, con ricorsi orizzontali in cotto. La facciata è a capanna, la pianta a croce latina.
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- Pianta
- La chiesa ha pianta a croce latina orientata a nord/ovest. In controfacciata si accede, sul lato sinistro, ad una cappella laterale. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 35,50; lunghezza fino alla parete tergale del presbiterio: m 31,50; larghezza totale: m 14,60; larghezza della navata: m 10,50.
- Facciata e portico
- La facciata è a capanna, rivestita in pietrame a vista, con tre risorsi di mattoni nel settore superiore; sul colmo è una croce metallica. Al di sotto delle imposte di copertura sono aperte finestrature a nastro. Il portico, con una copertura a falda unica, è tripartito, con due pilastri mediani, e lastricato in cotto. Due finestre quadrate con la mostra in arenaria sono aperte ai lati del portale, architravato e anch’esso in arenaria; il portone è ligneo e parzialmente chiodato.
- Campanile
- Il campanile è a pianta quadrata, rivestito in pietrame a vista, con la cella campanaria in cemento armato a vista, provvista di tre campane.
- Interno
- L’interno è a croce latina, con la grande aula che culmina nel presbiterio rialzato di un gradino in arenaria e recante al centro l’altar maggiore in arenaria con la mensa poggiante su un basamento costituito da sei lastre accostate in verticale. A tergo è il tabernacolo, in pietra serena e con uno sportello in ottone, posto sotto la pregevole edicola voltata a crociera ove si trova l'affresco attribuito a Pietro Nelli e raffigurante "La Madonna del Latte tra Santi". Due setti murari sono ai lati dell’edicola, dove sono aperti due accessi verso il retro; la parete reca a vista i conci in arenaria, con inserti in alberese. Addossati ai due setti murari sono due altari laterali in arenaria, con bassorilievi a parete in terracotta raffiguranti la "Crocifissione" e la "Pentecoste". Sul lato sinistro del presbiterio la croce dipinta è lignea. Addossato alla parete laterale sinistra dell’aula è un altare che, a guisa di arredo di successiva realizzazione, ha la mensa in legno, elementi a parete in metallo e un frontone ligneo a foggia di capriata; su tale altare si trova un quadro con l'"Immacolata Concezione". In controfacciata, sul lato destro, è il fonte battesimale in arenaria con la vasca circolare su un basamento troncoconico. Il vestibolo è separato dalla chiesa mediante un infisso ligneo vetrato. Le due acquasantiere sono in pietra serena. I rivestimenti interni dell’aula sono ad intonaco tinteggiato in bianco. La chiesa prende luce dalle finestre a nastro poste in controfacciata, da due finestre rettangolari aperte nelle pareti laterali in prossimità della controfacciata e da due finestre di forma analoga ubicate nelle pareti del transetto. L'altezza massima della navata è m 12,40, la minima m 10,70.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è in cotto, con mattoni rettangolari disposti a spina.
- Coperture
- La copertura della chiesa poggia su otto capriate, con orditura primaria e secondaria lignee; lo scempiato è ligneo. Il manto di copertura è in coppi e tegole piane. Il vestibolo è voltato a botte.
- Pianta
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- 1956 ‐ 1956 (costruzione intero bene)
- Per l'aumentata popolazione del nuovo quartiere, la chiesa di Maria Mater Dei al Lippi viene voluta dall'arcivescovo Elia Dalla Costa (1872-1961) come succursale di S. Maria Regina della Pace. Progettata dall'architetto Guido Morozzi (1909-2002) - che dal 1964 diverrà sovrintendente ai Monumenti di Firenze - è costruita nel 1956. L'antica denominazione della zona deriva dal nome di una villa (demolita nel 1956 per lasciar posto alla mensa del Nuovo Pignone) posseduta dai Lippi di Ninozzo, che l'avevano comprata nel 1470 dai Bartoli. Il Morozzi è qui evidentemente attratto dal fascino del Romanico, che aveva già reinterpretato nella chiesa di S. Maria Regina della Pace nel 1953. La chiesa entra come elemento centrale nella formazione del nuovo abitato. L'accenno di transetto permette di dare un senso di misura all'immagine dell'interno, divenendo percettivamente meno allungato. Il campanile viene realizzato in maniera alquanto tradizionale, eccettuata forse la cella.
- 1957 ‐ 1957 (consacrazione chiesa)
- La chiesa viene consacrata il 19 maggio del 1957 dall'arcivescovo coadiutore Ermenegildo Florit (1901-1985).
- 1959 ‐ 1959 (cenni storici carattere generale )
- Nel 1959 è elevata a parrocchiale con decreto arcivescovile del 24 dicembre di quell'anno, sottraendo parte del territorio della parrocchia di S. Maria Regina della Pace. All'interno è inserito l'affresco staccato dal tabernacolo del Lippi, raffigurante "La Madonna del latte tra San Giovanni Battista, San Pietro, Sant'Jacopo, Santo Stefano e San Lorenzo, con Dio Padre ed Angeli". Secondo un'iscrizione del 1716 riportata in un'epigrafe, l'opera sarebbe stata eseguita nella cappella eretta nel 1416, al tempo dei Bartoli, da un giovanissimo Paolo Uccello (1397-1475), ma in realtà nel 1975 è stato ascritto da Miklòs Boskovitz all'attività tarda di Pietro Nelli (1365?-1419). Il Carocci, invece, aveva dato l'opera alla scuola dell'Orcagna, Raimond Van Marle alla scuola di Jacopo di Cione, Klara Steinweg al Maestro di S. Verdiana e Federico Zeri ad un anonimo pittore fiorentino del Trecento. Le sinopie si trovano presso il Centro Congressi di Villa Vittoria a Firenze.
- 1963 ‐ 1972 (cenni storici carattere generale)
- Dal 1963 è parroco don Alberto Mercantelli (1930-2021) da Lastra a Signa. Nel 1970 la parrocchia conta 3.500 anime. Nel 1972 don Mercantelli è trasferito alla chiesa di S. Pietro a Monticelli.
- 1983 ‐ 1993 (cenni storici carattere generale)
- Dal 1983 diviene parroco don Giampiero Sartini (1945-2018), in seguito, dal 1996, parroco di S. Romolo a Colonnata. Nel 1993 la parrocchia conta 2.300 anime.
- 1956 ‐ 1956 (costruzione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1957)
- Già con la costruzione della chiesa, consacrata nel 1957, la disposizione del presbiterio fu realizzata secondo modalità in seguito conformi alle esigenze liturgiche della riforma conciliare. L’altare maggiore in arenaria è posto al centro del presbiterio e consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni indicative cm 242 x 123 x 95 (h). Il tabernacolo in arenaria, con sportello in ottone, è posto su basamento in arenaria al centro dell’edicola nel presbiterio. L’ambone in arenaria è collocato sul lato sinistro del presbiterio. La sede lignea, mobile, è posta al centro del presbiterio dove è in uso un leggio mobile in ferro battuto. Il fonte battesimale in arenaria, con vasca circolare su basamento troncoconico, trova sede presso la controfacciata, sul lato destro Un confessionale ligneo è addossato alla parete sinistra, presso la controfacciata.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1957)
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Data di pubblicazione
20/06/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Firenze)