Edificios de culto
- Firenze (FI)
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Parrocchia di San Paolo a Soffiano
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Diócesis
Firenze
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Región eclesiástica
Toscana
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Paolo a Soffiano
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La chiesa di S. Paolo si trova a Soffiano, moderno quartiere del Comune di Firenze. e sorge isolata entro un contesto urbano. L’edificio è in cemento armato ed ha pianta ottagonale; sul retro è un campanile a vela e sulla destra la canonica. Sotto la chiesa è ricavato un ampio salone parrocchiale. La fronte è preceduta da una gradinata e da un portico tripartito.
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- Pianta
- La chiesa ha pianta centrale ottagonale e tutto si struttura attorno al numero simbolico 8. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza longitudinale totale: m 31,50, lato dell'ottagono: m 10,30; larghezza totale: m 24,70.
- Facciata
- La fronte, costituita dal lato dell'ottagono rivolto a nordest, qualificato (come gli altri lati) da superfici intonacate e tinteggiate di bianco avorio entro strutture portanti in cemento dipinte di grigio e da una cimasa triangolare a capanna, con nove finestroni quadrati, è preceduta da una gradinata in marmo e da un portico tripartito da pilastri in cemento e definito ai lati da due corpi di fabbrica quadrangolari speculari, ove i conci a vista di rivestimento sono in arenaria; i dodici altorilievi, posti sotto il portico e a definire lateralmente i quattro stipiti dei tre portali d'ingresso, presentano le “Storie di S. Paolo" del Biancini e sono in cemento.
- Campanile
- Il campanile è a vela, in cemento, provvisto di due campane. Il sistema campanario è elettrificato.
- Interno
- L’interno è a pianta centrale, con l'area presbiteriale, rialzata di tre gradini marmorei, a pianta quadrangolare. L'altare è posto al centro del presbiterio, con una mensa in marmo poggiante su una base parallelepipeda in cemento con motivi religiosi simbolici incisi ed un gradino in cotto con parquet. Sul retro si trova il bassorilievo in ceramica policroma esprimente l'"Ultima Cena". Al centro della parete rivolta a nordovest è un altro ingresso dall’esterno con mostra in marmo; più oltre, lungo il lato rivolto ad ovest, si trova l'accesso alla sagrestia, dotato di una mostra analoga. Nelle due nicchie ai lati del presbiterio i moderni dipinti ("Pentecoste" a destra, "San Paolo" a sinistra) sono su tela. I rivestimenti interni sono ad intonaco tinteggiato in bianco con scansioni verticali in grigio. In controfacciata le due acquasantiere sono in ceramica con base in cemento. La chiesa prende luce da numerose finestre: 42 di forma quadrata su sette lati dell'ottagono; 24 rettangolare su tutti e otto i lati del tamburo, aperte (6 e 3 per lato) su due registri, presso l’imposta delle coperture e alla base del tamburo; 18 rettangolari, aperte (nove per parte, una sopra l'altra) ai lati del presbiterio. L'altezza massima al centro del tamburo è m 14,00.
- Elementi decorativi
- Bassorilievi in cemento armato all'esterno, bassorilievo in ceramica all'interno, fonte battesimale, acquasantiere
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è in cotto, realizzata con mattoni rettangolari arrotati in opera, posati a correre in diagonale per tutta l’aula. Un motivo centrale a croce greca è definito con mattoni analoghi ma di forma quadrata.
- Coperture
- La copertura, intonacata, poggia su otto montanti a Y in cemento armato ognuno reggente uno spiovente, tra i quali s'innestano frontoncini triangolari sorreggenti otto tetti a capanna a sedici complessivi spioventi; sui montani poggia la corona del tamburo centrale finestrato. Il manto è reso tradizionalmente in coppi e tegole.
- Pianta
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- 1960 ‐ 1960 (origini carattere generale)
- La costruzione di una nuova chiesa a Soffiano si rende necessaria a causa del notevole aumento di abitanti nella zona di pianura di Firenze verso Scandicci, che aveva reso inadeguata la vecchia chiesa parrocchiale di Santa Maria posta sulla collina. Il progetto del nuovo luogo di culto, dedicato a S. Paolo per volontà dell'arcivescovo Ermenegildo Florit (1901-1985), è redatto dall'architetto Primo di Onesto Saccardi, che già nel 1949 era subentrato all'ingegner Mario Raddi nella direzione dei lavori per l'ampliamento del cimitero della Misericordia sempre a Soffiano. Il progetto originario, raffrontabile, per la centralità della pianta ed il tipo di copertura, con quello della chiesa di San Piero in Palco, sempre del Saccardi (1957-1959), prevede la chiesa con accesso da via di Scandicci.
- 1961 ‐ 1961 (cenni storici carattere generale)
- Il progetto definitivo di Saccardi prevede l'accesso da via Francesco Pesellino e dietro l'altar maggiore si ipotizza un bassorilievo artistico avente per soggetto "la conversione di San Paolo", idea che poi viene accantonata e si realizzerà un'"Ultima Cena". Saccardi, nato a Casellina e Torri (Scandicci) nel 1904, laureatosi nel 1933, assistente incaricato di Disegno Architettonico presso il Regio Istituto Superiore d'Architettura di Firenze nel 1934 su proposta di Aurelio Cetica, autore dei piani di ricostruzione di Ponte a Signa e di Firenzuola tra il 1948 ed il 1949, è stato, fra gli Anni Trenta e Settanta, un noto architetto, cui si devono anche le chiese dell’Immacolata, di Santa Lucia alla Sala a Brozzi, di San Piero in Palco, di S. Maria Assunta a Valfabbrica (Perugia) e del SS. Crocifisso a Monticelli. La prima pietra è posata il 29 giugno 1961.
- 1965 ‐ 1967 (cenni storici decorazioni )
- Lo scultore di Castel Bolognese Angelo Biancini (1911-1988) esegue sotto il porticato le "Storie di San Paolo", in cemento, e, all'interno della chiesa, la policroma "Ultima Cena" in ceramica, il fonte battesimale e le acquasantiere. Nel 1929 il Biancini si era iscritto all'Istituto d’Arte di Firenze, allievo di Libero Andreotti. Dal 1934 aveva insegnato all'Accademia di Firenze e dal 1942 all'Istituto d'Arte per la Ceramica di Faenza, esponendo negli anni alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma. Nel 1959 aveva eseguito i rilievi per la Basilica di Nazareth. Quando interviene a Soffiano, da pochi anni (1961) aveva vinto il "Bagutta" per la Scultura a Milano ed era stato premiato alla Mostra Internazionale di Arte Sacra di Trieste. Nel 1964 realizza le sculture per l'Ospedale Maggiore di Milano e quelle per la Chiesa dell'Autostrada di Michelucci. Sarà presente nelle Collezioni Vaticane proprio con le "Storia di S. Paolo" in ceramica del 1967.
- 1966 ‐ 1967 (cenni storici carattere generale)
- Dopo il decreto dell'Ordinario diocesano di Firenze del 20 giugno 1966, nel 1967 avviene il riconoscimento, agli effetti civili, del trasferimento della Parrocchia di S. Maria nella nuova chiesa di S. Paolo.
- 1996 ‐ 1999 (vicende conservative coperture e vetrate)
- Sul finire degli Anni Novanta è messa in opera una revisione complessiva delle coperture e la sostituzione delle vetrate.
- 1960 ‐ 1960 (origini carattere generale)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1967)
- Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato contestualmente alla costruzione della chiesa. Altare posto al centro del presbiterio con mensa in marmo poggiante su base in cemento, parquet e gradino perimetrale in cotto; dimensioni indicative cm 130 x 320 x 103 (h). Tabernacolo posto al centro del dossale con bassorilievo in ceramica a tergo dell'altare. Leggio ligneo collocato di fronte alla sede che è in marmo ed è posta sul lato destro del presbiterio. Fonte battesimale in ceramica su fusto in cemento. Due confessionali lignei addossati alle pareti presso la controfacciata.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1967)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Firenze)