Edificios de culto
negli appunti
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- Volpago del Montello (TV)
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Parrocchia di Santa Maria del Rosario
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Diócesis
Treviso
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Región eclesiástica
Triveneto
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Ambito culturale
- architettura razionalista (costruzione)
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria del Rosario
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Nel 1917 il vescovo di Treviso monsignor Andrea Giacinto Longhin fa voto alla Madonna di erigere, in caso di vittoria, una chiesa a lei dedicata sulla cima del Montello. Terminata la guerra, nell'autunno del 1923, le autorità diocesane salgono sul Montello e scelgono per la costruzione della chiesa il Collesel della Val dell'acqua, la cima più alta. Qui viene collocata una baracca militare che sarà sostituita dall'attuale chiesa di Santa Maria del Rosario, su progetto dell'architetto Fausto Scudo, nel 1935.
La pianta della chiesa è ad aula unica, con abside semicircolare a nord e facciata semicircolare contornata da pronao sormontato da loggia. La parte absidale è inserita in un corpo più basso che ospita anche la sacrestia e i locali accessori.
La facciata curva è caratterizzata dalla presenza di un pronao con pilastri dipinti in bianco e da una loggia superiore ospitante una statua di Maria al di sotto della quale è collocata l'iscrizione "Venite a me". La facciata è coronata da una croce. -
- Pianta
- La pianta della chiesa è ad aula unica, con abside semicircolare a nord e facciata semicircolare contornata da pronao sormontato da loggia. La parte absidale è inserita in un corpo più basso, con tetto inclinato e manto in coppi, che ospita la sacrestia e altri locali accessori. A sinistra della navata si apre la cappella battesimale, a pianta ovale; simmetricamente è collocato il campanile. Quattro altari laterali sono inseriti in cappelline absidate. Si accede al presbiterio attraverso una gradinata curva, alle cui estremità sono situati l'ambione e la sede del celebrante.
- Coperture
- La struttura di copertura è costituita da una serie di capriate con travature trasversali, listoni e soprastante tavellonato. Il manto è realizzato in coppi in laterizio. Il controsoffitto è costituito da un struttura in legno leggera che sostiene arelle intonacate. Parte del soffitto è ornato di affreschi monocromatici stilizzati.
- Fondazioni
- La chiesa poggia su un basamento rialzato di circa 55 cm dalla quota di calpestio esterna, diislivello che va incrementandosi verso sud a causa del naturale declivio del terreno.
- Struttura
- La struttura è edificata in un'unica soluzione in blocchi di puddinga con malta cementizia ed interposti tre cordoli in calcestruzzo armato.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La chiesa è pavimentata con lastre di marmo rosso Verona e bianco Asiago.
- Facciata
- La facciata curva è caratterizzata dalla presenza di un pronao con pilastri dipinti in bianco e da una loggia superiore ospitante una statua di Maria al di sotto della quale è collocata l'iscrizione "Venite a me". La facciata è coronata da una croce.
- Campanile
- Il campanile presenta angoli curvi ed è caratterizzato da tre aperture per lato, rettangolari e sovrapposte. Al di sopra è collocata una croce.
- Pianta
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- 1917 ‐ 1923 (costruzione preesistenze)
- Nel 1917 il vescovo di Treviso monsignor Andrea Giacinto Longhin, intravedendo il grave pericolo che incombe su tutta la pianura veneta, fa voto alla Madonna: in caso di vittoria, ereggerà sulla cima del Montello una chiesa a lei dedicata. Terminata la guerra, nell'autunno del 1923, le autorità diocesane salgono sul Montello e scelgono per la costruzione della chiesa il Collesel della Val dell'Acqua, la cima più alta. Qui viene collocata una vecchia e rustica baracca militare. All'interno si costruisce con sassi e pietre un altare sul quale vengono posti un crocefisso e quattro vecchi candelieri. Il vescovo invia un suo quadro in tela raffigurante la Madonna del Rosario. Sopra due pali in legno vengono collocate due campane. La baracca viene benedetta e dedicata alla Madonna del Rosario, con il titolo di Santa Maria della Vittoria. Il vescovo stesso chiede che il paese si chiami Santa Maria della Vittoria. Nell'ottobre 1923 si celebra la prima messa.
- 1929 ‐ 1929 (costruzione preesistenze)
- Nel 1929 generose offerte permettono l'erezione di una nuova cappella.
- 1934 ‐ 1935 (costruzione intero bene)
- La costruzione della chiesa viene intrapresa, su progetto dell'architetto Fausto Scudo, nel 1935 e completata l'anno successivo.
- 1937 ‐ 1937 (costruzione campanile)
- Il campanile viene eretto, a completamento del progetto, nel corso del 1937.
- 1970 ‐ 1970 (manutenzione copertura)
- Nel 1970 sono eseguiti interventi di ripassatura del manto di copertura.
- 1998 ‐ 1998 (manutenzione campanile)
- Nel 1998 sono eseguiti interventi di dipintura delle superfici esterne del campanile.
- 1998 ‐ 1998 (manutenzione intero bene)
- Nel 1998 sono eseguiti interventi di rifacimento serramenti esterni, con l'esclusione delle porte in legno. Sono effettuate opere di dipintura delle superfici esterne.
- 2002 ‐ 2002 (costruzione servizi igienici)
- Nel 2002 sono realizzate partizioni interne leggere per ottenere un servizio igienico con annesso impianto di smaltimento acque reflue.
- 2005 ‐ 2005 (ricollocazione organo)
- Nel 2005 l'organo viene ricollocato dallo spazio retrostante l’altare maggiore alla cantoria sulla controfacciata.
- 2008 ‐ 2008 (completamento opere marmoree statua esterna)
- Nel 2008 viene posta in opera la statua della Santa Vergine Maria realizzata in pietra leccese. Viene collocata sulla loggia soprastante il pronao, come previsto nei disegni originali dell’architetto Fausto Scudo.
- 2016 ‐ 2016 (manutenzione serramenti)
- Nel 2016 le porte esterne in legno vengono riverniciate.
- 1917 ‐ 1923 (costruzione preesistenze)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (2020)
- Il nuovo altare è un parallelepipedo realizzato in puddinga, con un inserto metallico che disegna un “tau”. Il presbiterio contiene l’altar maggiore originario, due amboni lapidei posti in posizione simmetrica, la sede presbiterale lignea, parte delle balaustre preconciliari.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2020)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Treviso)