Edificios de culto
- Visso (MC)
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Parrocchia di Maria Santissima
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Diócesis
Camerino - San Severino Marche
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Región eclesiástica
Marche
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Collegiata di Maria Santissima
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La collegiata di Visso della prima metà del XIV secolo, sorta come oratorio nel XI secolo e poi rinnovata nel XIII secolo, è il risultato di un processo storico terminato solo nel XVIII secolo con il rifacimento degli interni. Situata nella piazza principale di Visso offre al visitatore il prospetto longitudinale, poichè l'edificio è orientato sull'asse nord-sud. Il nucleo originale corrispondeva all'incirca con l'abside odierna. Il portale in stile romanico è ritmato da alternanza di colonnine tortili e fasce piatte di archi in pietra. Nella lunetta è raffigurata l'Annunciazione. Un secondo ingresso con arco acuto è aperto sulla sinistra del prospetto. Tre alte monofore gotiche danno luce alla navata. L'abside a pianta ottagonale è scandita da lesene sulle quali insistono archi a tutto sesto.
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- Interno
- L'interno a navata unica è ricondotto alle forme attuali da importanti interventi di rifacimento eseguiti tra il XVII ed il XVIII secolo. Della chiesa trecentesca rimane l'abside poligonale e la cappella aperta sul lato sinistro della navata, davanti all'ingresso secondario. L'aula si sviluppa su pianta rettangolare alla quale sono aggiunti i vani delle cappelle feriali. A sinistra del presbiterio è costruita la cantoria con l'organo. Il soffitto in legno e stucco fu realizzato nel XVIII secolo. La chiesa è illuminata dalle monofore gotiche aperte sulla parete rivolta a sud-ovest e nell'abside.
- Impianto strutturale
- Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra.
- Coperture
- Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
- Campanile
- Oltre il muro perimetrale rivolto a nord-est si eleva il campanile. Questo è costruito su tre ordini diviso da cornici aggettanti. Nel secondo ordine si aprono tre bifore rette da colonne provviste di semplici capitelli trapezoidali. Il terzo ordine è illuminato da trifore sostenute da duplice serie di tre colonnine. La guglia è posta sopra una cornice ornata di archetti pensili di derivazione lombarda.
- Elementi decorativi
- La collegiata è ricca di opere d'arte: l'abside è ricoperta di affreschi di ambito giottesco dove sono raffigurati episodi della vita della Madonna separati da cornici ad intreccio. Sulla parete a sud-ovest è raffigurato un San Cristoforo a dimensioni colossali che riprendono il medesimo soggetto già dipinto nella chiesa di Fematre e nell'eremo della Madonna del Sasso di Serravalle di Chienti. Ultimo in ordine cronologico è l'ornamento a stucchi e dipinti del soffitto. La struttura fu realizzata nei primi decenni del Settecento, mentre i dipinti furono realizzati tra il 1741 e il 1743 da Giuseppe Manzoni di Camerino.
- Interno
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- XI ‐ 1143 (preesistenze intero bene )
- Fin dal secolo XI è attestata la presenza di un oratorio dedicato a Santa Maria, situato accanto ad un mulino azionato dal fiume Nera. Secondo la tradizione dal 1143 si custodiva e venerava la statua lignea della Madonna Bruna. Nel XVII secolo uno scavo riportò alla luce l'originale tracciato dei muri dell'oratorio, collocato sotto il presbiterio odierno.
- XIII ‐ 1256 (preesistenze intero bene)
- Nel XIII secolo per le esigenze di culto e dopo la deviazione del corso del Nera, fu costruita una seconda chiesa che fu consacrata nel 1256 ed ebbe titolo di pieve. La chiesa aveva due navate e al tempo era parte della diocesi di Spoleto.
- 1300 ‐ 1332 (costruzione intero bene)
- L'attuale chiesa fu iniziata nel secondo decennio del XIV secolo e conclusa nel corso della prima metà dello stesso secolo. Al 1324 risale il portale aperto verso la piazza principale nel 1332 fu completato il rivestimento in pietra del prospetto.
- 1350 ‐ 1980 (decorazione pittorica intero bene )
- L'abside venne affrescata intorno alla metà del XIV secolo da pittori di ambito giottesco, forse originari del riminese. Gli affreschi narrano episodi della vita della Madonna. Coperti nel XVII secolo vennero riportati alla luce nell'ultimo quarto del XX secolo.
- XV ‐ 1650 (rifacimento degli interni intero bene)
- Nel corso dei secoli XV e XVI la chiesa venne radicalmente mutata al suo interno: infatti vennero realizzati ben quindici altari e tre edicole. Nel Seicento alcuni di questi altari vennero rimossi e furono eseguiti nuovi altari per la Madonna della Pietà e per la Madonna Bruna. A metà del '600 venne infine realizzato l'altare del Gallo.
- 1517 ‐ 1517 (elevazione a collegiata intero bene)
- Nel 1517 la chiesa fu insignita del titolo di collegiata.
- 1700 ‐ 1743 (rifacimento del soffitto intero bene)
- Il pregevole soffitto venne eseguito nella prima metà del XVIII secolo da Domenico Pietrangeli da Norcia. Tra il 1741 e il 1743 Giuseppe Manzoni di Camerino eseguì gli affreschi nelle specchiature.
- 1997 ‐ 2000 (restauro intero bene)
- A seguito del sisma del 1997 la chiesa fu sottoposta ad interventi di consolidamento e restauro.
- 2016 ‐ 2018 (danni sismici intero bene)
- Il sisma del 2016 e le seguenti scosse telluriche hanno decretato la chiusura precauzionale della chiesa, dichiarata inagibile dalle competenti autorità.
- XI ‐ 1143 (preesistenze intero bene )
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970-1979)
- Al centro del presbiterio è posizionato un altare in legno. Persiste ancora l'altare preconciliare così come la balaustra.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970-1979)
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Data di pubblicazione
19/04/2023
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Camerino - San Severino Marche)