Edificio ad aula rettangolare, in ambiente alpino, di cromia giallina, orientato a Nord, su sedime a quota stradale leggermente in pendenza; presbiterio parallelepipedo di volume inferiore rastremato nella connessione con la torre campanaria ubicata in asse. Prospetto principale a doppia falda con lo sporto perimetrale all’edificio, portale lapideo con architrave affiancato da due finestre rettangolari lapidee con architrave, lungo l’asse superiore una nicchietta, la finestra ad oculo e una fessura di areazione. Interno dal soffitto piano con fascia grigia inferiore, pareti lisce e piane con una finestra termale per lato in mezzeria nella partizione superiore; presbiterio sopraelevato di un gradino, prospettante con arcosanto murario a tutto sesto, soffitto interno a crociera e abside trilatera ad unghioni; lungo il lato destro una monofora all’ingresso e una nell’abside. In controfacciata la balconata del coro su due pilastrini lignei. Pavimentazione in cotto.

• Coperture
  • In pianelle di cotto.
• Prospetto principale
  • Prospetto principale a doppia falda con lo sporto perimetrale all’edificio, portale lapideo con architrave affiancato da due finestre rettangolari lapidee con architrave, lungo l’asse superiore una nicchietta, la finestra ad oculo e una fessura di areazione.
• Pavimenti e pavimentazioni
  • Pavimentazione in cotto.

• 1938 ‐ 1938 (edificazione intero edificio)
  • La cappella di S. Antonio è sorta per volere del parroco G. B. Boria, con finalità di semplice cappella votiva. Esisteva una semplice cappella all'incrocio della strada con il sentiero per Studena Alta e, nel 1936, quando fervevano i lavori per le nuove strade per la Val Aupa e Passo Pramollo, tale manufatto fu distrutto e sorse nell'attuale sito la nuova cappella che fu inaugurata e benedetta nel 1938.